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lunedì 15 agosto 2011ABSTRACT SPIRIT - Horror VacuiInformazioni Gruppo: Abstract Spirit Titolo: Horror Vacui Anno: 2011 Provenienza: Russia Etichetta: Solitude Productions Contatti: www.myspace.com/abstract_spirit Autore: Mourning Tracklist 1. Za Predelami Somknutih Vek 2. Post Mortem 3. Pulse 4. Vigilae Mortuorum (Interludium) 5. Bez Menya... Mertvoe Zavtra... 6. Atrophia Mirovozzreniya 7. Horror Vacui DURATA: 01:10:59 Nel recensire l'anno passato il secondo lavoro dei russi Abstract Spirit intitolato "Tragedy And Weeds", avevo sottolineato come la band si trovasse in fase ascendente, le migliorie apportate al sound e alla produzione facevano presagire un'ennesima svolta e puntualmente gradita è arrivata Terzo album prodotto e la maturità porta con sè "Horror Vacui". La band non si discosta dalla corrente funeral doom che ha fatto da cardine al sound. I Shape Of Despair per le melodie e quelle chitarre dai solchi profondamente struggenti sono ancora presenti, così come è percettibile la pesantezza abissale degli Evoken, è però il complesso che una volta di più supera l'ostacolo di slancio innalzandosi grazie a un songwriting fluido, incredibilmente ricco e adornato sia dal punto di vista dinamico che sinfonico da una prestazione stellare del trio. La mole musicale è rimasta quantitativamente invariata, sette tracce che raggiungono l'ora e dieci minuti di durata (il precedente ne possedeva appena due minuti in meno), la prestazione ambientale è esaltante, pensate a un Danny Elfman in versione horrorifica. Grande è la capacità dei brani di incastonare nella mente immagini diluite, informi ma comprensive di tante schegge che si conficcano nel cervello acuendone le sensazioni di agonia, raccapriccio e inquietudine come in "Za Predelami Somknutih Vek". "Post Mortem" è perfetta nell'incarnare quella sensazione d'aldilà violato e astringente, una via di fuga che non esiste, una catena che t'incolla all'esistenza terrena a trapasso avvenuto, " Vigilae Mortuorum (Interludium)" è orchestralmente barocca, sontuosa, decadente e poi si potrebbe scegliere qualsiasi altro pezzo random e avere come risultato univoco una decisione indovinata, non c'è nota o avamposto sonoro che non sia schierato nella scacchiera in maniera ordinata, precisa, funzionante e soprattutto coinvolgente. Due sono ancora le motivazioni che elevano "Horror Vacui" a un livello decisamente superiore a ciò che sinora avevano proposto: la prima è legata alla prestazione del cantante I. Stellarghost esemplare nel calarsi umoralmente all'interno del mood tetro e opprimente dell'album, la seconda è invece rappresentata dalla produzione, anch'essa a opera dello stesso singer, stavolta meritevole di elogio per aver reso l'ambiente gelido e carico di fascino capace di disperdersi e concentrarsi a mo' di molla trascinando con sè l'ascoltatore attraverso un incubo che persiste e insiste nell'ingoiarlo. Per molti il monicker Abstract Spirit sarà sconosciuto o solo un vago ricordo fra i tanti sentiti nominare nell'ambito, adesso lasciate da parte il sentito dire e prendete in mano la situazione facendo vostro "Horror Vacui", il disco è un diamante nero, lucente che a pieno titolo reclama il diritto di entrare a far parte della vostra collezione collocandosi seppur di poco al di sotto delle prove dei grandi maestri nel giro che conta. Acquisto che vale. |
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