Informazioni
Gruppo: Abstract Spirit
Titolo: Horror Vacui
Anno: 2011
Provenienza: Russia
Etichetta: Solitude Productions
Contatti: www.myspace.com/abstract_spirit
Autore: Mourning
Tracklist
1. Za Predelami Somknutih Vek
2. Post Mortem
3. Pulse
4. Vigilae Mortuorum (Interludium)
5. Bez Menya... Mertvoe Zavtra...
6. Atrophia Mirovozzreniya
7. Horror Vacui
DURATA: 01:10:59
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La mole musicale è rimasta quantitativamente invariata, sette tracce che raggiungono l'ora e dieci minuti di durata (il precedente ne possedeva appena due minuti in meno), la prestazione ambientale è esaltante, pensate a un Danny Elfman in versione horrorifica. Grande è la capacità dei brani di incastonare nella mente immagini diluite, informi ma comprensive di tante schegge che si conficcano nel cervello acuendone le sensazioni di agonia, raccapriccio e inquietudine come in "Za Predelami Somknutih Vek". "Post Mortem" è perfetta nell'incarnare quella sensazione d'aldilà violato e astringente, una via di fuga che non esiste, una catena che t'incolla all'esistenza terrena a trapasso avvenuto, " Vigilae Mortuorum (Interludium)" è orchestralmente barocca, sontuosa, decadente e poi si potrebbe scegliere qualsiasi altro pezzo random e avere come risultato univoco una decisione indovinata, non c'è nota o avamposto sonoro che non sia schierato nella scacchiera in maniera ordinata, precisa, funzionante e soprattutto coinvolgente.
Due sono ancora le motivazioni che elevano "Horror Vacui" a un livello decisamente superiore a ciò che sinora avevano proposto: la prima è legata alla prestazione del cantante I. Stellarghost esemplare nel calarsi umoralmente all'interno del mood tetro e opprimente dell'album, la seconda è invece rappresentata dalla produzione, anch'essa a opera dello stesso singer, stavolta meritevole di elogio per aver reso l'ambiente gelido e carico di fascino capace di disperdersi e concentrarsi a mo' di molla trascinando con sè l'ascoltatore attraverso un incubo che persiste e insiste nell'ingoiarlo.
Per molti il monicker Abstract Spirit sarà sconosciuto o solo un vago ricordo fra i tanti sentiti nominare nell'ambito, adesso lasciate da parte il sentito dire e prendete in mano la situazione facendo vostro "Horror Vacui", il disco è un diamante nero, lucente che a pieno titolo reclama il diritto di entrare a far parte della vostra collezione collocandosi seppur di poco al di sotto delle prove dei grandi maestri nel giro che conta. Acquisto che vale.