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lunedì 1 agosto 2011CHILDREN OF DOOM - Doom, Be Doomed Ör Fuck OffInformazioni Gruppo: Children Of Doom Titolo: Doom, Be Doomed Ör Fuck Off Anno: 2011 Provenienza: Lille, Francia Etichetta: Emanes Metal Contatti: www.myspace.com/childrenofdoom62 Autore: Mourning Tracklist 1. Mr Nasty 2. Tecnophobia 3. 1916 4. Bottle Ben In The Streets 5. Doom, Be Doomed, Or Fuck Off 6. ...Mia's Desert... DURATA: 42:06 I Children Of Doom agli attenti lettori del nostro sito non saranno sfuggiti, nel periodo estivo del 2010 avevo infatti già trattato questo combo francese scrivendo del demo "Rider Over The Green Valley" (2009) mentre le acque continuano a essere tutt'altro che chete tanto da sfornare uno split a inizio del 2011 con i The Bottle Doom Lazy Band dal titolo "Doom Freaks" e ad aprile tramite la label connazionale Emanes Metal regalarci la prima gioia full "Doom, Be Doomed Ör Fuck Off", già dal nome affibiatogli si capisce che l'ascolto sarà tutto un programma. Sono ortodossi e incazzosi, alcolici e fottutamente diretti, lo stoner/doom dei tre transalpini continua ad omaggiare la natura heavy oriented del sound attingendo vocalmente dallo stile Danzig, presta il fianco all'animo verace dei Motorhead e si fa carico della pesantezza old school fregiandosi di influenze quali Saint Vitus e la visione più odierna (se così la vogliamo considerare) degli ormai splittati Reverend Bizzarre. "Doom, Be Doomed Ör Fuck Off" è il naturale prosieguo di quella demo, i sei brani potrebbero e sottolineo potrebbero avere come pecca unica quella di "soffrire" di un già sentito perdurante ma che sarebbe come il cercare il cosiddetto "pelo nell'uovo". La parte centrale del platter da "Tecnophobia" sino alla titletrack esalta la muscolarità che "puzza" dannatamente di whisky d'annata, le strutture non hanno varianti particolari che ne segnino il passo, non vi sono però momenti di pausa, buchi o attimi in cui la testa non trovi il modo di scuotersi invogliata dalle note emesse, è però con le due tracce poste in apertura e chiusura del disco che i Children Of Doom ci offrono le prestazioni migliori. "Mr. Nasty" è il classico pezzo adrenalinico, robusto, possiede quella marcia in più che ti fa alzare i giri del cervelletto, mette in moto la situazione preparandoti mentalmente a ciò che affronterai al suo finire, "...Mia's Desert" invece nei dodici minuti di durata che ne compongono l'estensione ha modo di trasportare all'interno del sound anche una deriva psichedelica sino a quell'istante pervenuta sì in "Bottle Ben In The Streets" ma che in quest'ultimo episodio viene rafforzata grazie a scelte più decise che svoltano in tale direzione e un inaspettato inserto di sassofono ad aumentare notevolmente l'effetto "goduria". La produzione è un altro aspetto che ha ricevuto una cura più adeguata ed efficace, se quella del demo era infatti inficiata da volumi non bassi, di più, che costringevano a metterlo su a palla per ottenere una resa nella norma, "Doom, Be Doomed Ör Fuck Off" possiede per fortuna un buon equilibrio, più che discrete potenza e definizione del suono, stavolta ci siamo. I Children Of Doom sono energia pura, non ci sono vie di mezzo, passaggi per educande o benpensanti, vanno dritti per la loro strada, se avete amato "Rider Over The Green Valley" farete festa con quest'album che li segnala agli appassionati del genere come un porto sicuro, un acquisto per cui vale la pena metter mano al portafogli, DOOM ON!!! |
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