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lunedì 1 agosto 2011RITUAL OF ODDS - God Is An AtheistInformazioni Gruppo: Ritual Of Odds Titolo: God Is An Atheist Anno: 2010 Provenienza: Patra, Grecia Etichetta: Autoprodotto Contatti: www.myspace.com/ritualofodds Autore: Mourning Tracklist 1. God Is An Atheist 2. Haunt 3. Deliverance 4. Nightmare On Elm Street 5. Mist Covers Everything 6. Masterplan 7. Boomerang 8. Crocodile Tears 9. Leftovers Of My Faith 10. 3rd Side Of The Coin DURATA: 40:55 I Ritual Of Odds si muovono internamente al panorama underground ellenico, si autoproducono dopo un inizio difficile nel 2003 e la scelta in prima battuta del monicker Existence Edge. Due nuove entrate in line-up e la crescente voglia di mettersi alle spalle il recente passato portarono a una metamorfosi che prese corpo iniziando proprio dal nome della band. Due album rilasciati nello stesso anno, il 2010, hanno fatto sì che il mio orecchio prestasse attenzione soprattutto all'ultimo dei due, "God Is An Atheist", contenente dieci brani di metal moderno, melodico, veloce e che strizza l'occhiolino al catchy ma non disdegna il serrare i ranghi quando serve. L'opener e titletrack del disco e la successiva "Haunt" in pratica forniscono un quadro generale della situazione sonora messa in piedi dal combo di Patra, avrete a che fare con le derive svedesi di formazioni quali In Flames e Dark Tranquillity, la mole dei Machine Head odierni, e quindi anche quelli più "commercialmente appetibili", e le scelte tendenti al metalcore dei Chimaira a cui vanno sommati lievi inserimenti di stampo gotico, si veda a esempio il ritornello e la prestazione melancolica che fanno assumere in corpo alla costruzione di "Deliverance" tale additivo. Con "Nightmare On Elm Street", la traccia più varia e dinamicamente prorompente contenuta in "God Is An Atheist, che proprio di quell'alternarsi di sensazioni core/cattive e posizioni emotive che fanno salire a galla quello strato sottile di melancolia si fa fregio, il cerchio sembrerebbe completo. Di lì in poi il platter rimane godibile seppur cada più di una volta nel proporre sia come tempistiche, sia come approccio ai brani una gamma di opzioni e variabili alquanto conosciute, sfruttando l'intensità groove di "Masterplan", il piglio alt metal di "Boomerang", il dolciastro appeal di "Crocodile Tears" e la conclusiva sfumatura atmosferica che con "3rd Side Of The Coin" conduce al termine il disco. Non è un lavoro imprescindibile, c'è impegno e una band europea che suona più come una statunitense che ha drogato il sound con influssi della vecchia Europa, "God Is An Atheist" è però discretamente composto e ben eseguito, la produzione un pelo più pulita avrebbe donato una maggiore densità ai pezzi e le parti più tirate con un po' più di spazio a disposizione avrebbero potuto dare una mano aggiungendo quel cambio di marcia di cui in alcuni momenti si percepisce il bisogno. I Ritual Of Odds hanno piantato le basi, possiedono delle buone carte da giocare e risulteranno più che piacevoli all'ascolto di chi ama il metal post 2000 evolutosi in direzioni meno canoniche ed estreme, sicuramente dopo l'ultima ciofeca di casa In Flames un platter simile potrà solo risollevarvi il morale. |
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