lunedì 22 marzo 2010

BIANCA PAGANA (GABRIELE CERRUTO COSTA)


Informazioni
Autore: M1

È con immenso piacere che do il benvenuto sulle nostre pagine ad un amico, collega, disegnatore, blackster, nonchè "boss" di una propria etichetta musicale: Gabriele Cerruto Costa. Man mano che vi immergerete nella lettura capirete per quali motivi questa intervista compaia su di una webzine metal. Ho dimenticato di aggiungere qualcosa alle tue attività Gabriele?

Eh eh eh, detto così, Simone, mi dipingi come una sorta di umanista rinascimentale tuttofare! In realtà, posso dire di essere semplicemente un vero appassionato di dischi e un cultore di tutto ciò che è immagine. Da queste due passioni scaturiscono tutti i miei interessi e, di conseguenza, anche la mia principale espressione artistica: il fumetto.


Inizierei col presentare ai nostri lettori la figura di "Bianca", fulcro di tutte quante le tue attività e passioni: i fumetti, la musica, con una predilezione per il black metal, la Natura e il Paganesimo. Chi è Bianca? Da dove nasce? Quale messaggio vuole portare?

Bianca è la misteriosa creatura che percorre a piedi nudi i sentieri di Lamina, un mondo da me immaginato e disegnato apposta per lei. Dopo vari anni di incubazione, Bianca si è infine manifestata in una forma assai singolare: lunghi capelli bianchi, corporatura minuta, grosse caviglie e movenze animalesche. Soprattutto, Bianca non ha bocca, ed è per questo che le mie storie sono prevalentemente mute. Nel mondo di Lamina Bianca pare essere l'unica creatura con queste caratteristiche fisiche, poiché tutti gli altri abitanti sono umanoidi dal volto animale. Su Lamina convivono paesaggi immacolati e civiltà tecnologicamente avanzate, e nel regno dell'Imperatore Gibbone, dove tutte le prime storie (o "rituali") sono ambientate, è in vigore un ferreo e rassicurante regime teocratico, che dona una pace oppiacea ai popoli e, in segreto, prosciuga le energie del pianeta stesso. Bianca, che è una creatura silvestre strettamente legata alla terra, non si trova affatto d'accordo con i dogmi dell'Imperatore e della sua Chiesa, e possiede oscuri poteri che le torneranno molto utili per arginare lo strapotere del Gibbone... Bianca è un fumetto piuttosto atipico che, come ho avuto modo di constatare, mette spesso in difficoltà gli appassionati di fumetto "classico", ma viene tuttavia immediatamente recepito e apprezzato senza sforzi da musicisti e cultori di suoni underground. C'è il trucco: ho infatti creato Bianca partendo dalla mia collezione di dischi, più che dalle pagine dei miei fumetti. Il mondo di Lamina prende vita dai suoni e dai booklets dei miei dischi black metal, ed è per questo che Bianca è un fumetto che lascia ampio spazio alla natura e al paesaggio, che richiede interpretazione e predisposizione a tematiche decisamente "non allineate", che propende al simbolismo occulto e pagano. Tutte caratteristiche, queste, che dovrebbero suonare piuttosto familiari al vero seguace della cultura black metal, ma che, ho notato, disorientano non poco l'appassionato medio di fumetto. Probabilmente perché, tra le righe, Bianca si spoglia di molti consunti e molli valori propri della nostra forma mentis. Bianca non porta messaggi, e men che mai vuol far proselitismo (come fanno da secoli certe decadenti congreghe), però ha un'idea chiara di ciò che rappresenta: True Underground Pagan Comic!


Dove possiamo rintracciare il black metal nelle pagine di "Bianca"? Quali sono i gruppi che ritieni più adatti per "musicare" le avventure del tuo personaggio?

Il black metal è insito in ogni pennellata stesa per realizzare una tavola di Bianca, permea ogni macchia ed ogni tratto, almeno rispetto alla mia idea più intima e pura del concetto di "black metal". Ovvero, espressione di rifiuto alle molte ridicole brutture concepite dal pensiero umano nei secoli, l'idea stessa di religione in primis. Black metal è il suono primitivo e selvaggio degli elementi che si schianta sulla miseria di divinità vecchie e sofferenti. É contemplazione della maestosità perfetta e pericolosa della natura, è il rifiuto di una logora divisione della realtà in rassicuranti concetti di "bene e male", è il necessario ridimensionamento e ripensamento della figura stessa dell'uomo negli equilibri del pianeta. Tutti questi concetti, così mirabilmente e perfettamente musicati dal black metal, sono stati da me sintetizzati in una semplice e misteriosa figura dall'aspetto silvano: Bianca. Detto ciò, all'interno delle mie storie non troverete fiumi di sangue, massacri e gente sodomizzata, in quanto giudico cose simili semplicemente accessorie alla cultura black. E neppure troverete riferimenti satanici poiché, pur non disdegnando questa filosofia sul piano simbolico, credo che anche il satanismo sia solo una aspetto accessorio del black metal. Questo ve lo potrà confermare pure un certo Varg Vikerness...I gruppi più indicati ad accompagnare le immagini di Bianca? Bè, intanto ogni volume si conclude con la pagina dedicata agli ascolti di Bianca, dove vengono suggerite quelle band che mi hanno ispirato la storia in questione. Se devo citare quelle formazioni che stanno alla base dell'essenza stessa del personaggio, invece, cito senza dubbio alcuno Striborg, Paysage d'Hiver, Drudkh e Burzum.


So che hai una passione smodata per un musicista tanto originale quanto ostico da affrontare, sto parlando di Striborg. Vorresti spiegarci perchè dovrebbe valere la pena di ascoltare le sue opere? Che cosa te lo rende così affascinante?

Perché dovrebbe valere la pena ascoltare Striborg? Il black metal è profondo individualismo, e Striborg è l'epitome dell'individualismo. Nel BM poco conta la perizia tecnica, sostituita da attitudine ed istintività, e Striborg suona pessimamente, pur dipingendo atmosfere ineguagliabili. Il BM sa indagare come poche altre musiche il lato nascosto della natura, e Striborg ha dedicato un'intera e nutrita discografia all'indagine della foresta. Quello che mi chiedo io è, semmai, come un vero cultore del black metal possa prescindere dall'ascolto di Striborg! Striborg è l'essenza stessa del black metal, così ostico ed intransigente da essere costantemente rifiutato pure dai "tecnici" stessi del black metal! Invisibile, brutto, approssimativo, ripetitivo, statico, iper produttivo... Con Striborg il "metal" marcisce sotto una coltre impenetrabile di radici, e rimane solo il "black", nero come la pece. Statene lontani!!


Oltre al black metal cos'altro mastichi musicalmente parlando?

Ahahaha, Simone, quanto spazio hai nella pagina virtuale che ospita questa intervista? Potrei partire con una sfilza di nomi e generi mostruosa... Ma saprò trattenermi e, giusto per dare un'idea, ti elenco alcuni gruppi di svariata provenienza che mi hanno accompagnato negli ultimi mesi, diciamo dalle ultime tavole di "Eisprinzessin" (il secondo volume di Bianca) in poi. Tolta la costante colonna sonora black metal quotidiana, le mie giornate sono state dunque allietate da:
- molto doom/stoner, specie i sempiterni Cathedral ma anche Jex Thoth, Blood Ceremony e Boris;
- un po' di metal, Skyclad (era Martin Walkyier), The Gates Of Slumber, Cirith Ungol e Judas Priest (sino a "Britsh Steel");
- qualcosa di seventies tipo Van Der Graaf Generator, Roxy Music, Hawkwind...;
- parecchio indie rock, pure, in particolare i fantastici Grizzly Bear, Fever Ray, Xiu Xiu, Arctic Monkeys...



Che tipo di ascoltatore sei? Amante del vinile, cercatore di rarità, oculato...?

Sono un vero e proprio maniaco del DISCO, manufatto antico e misterioso in grado di fondere singolarmente suono, parole e immagine. Sono legato indissolubilmente alla percezione del disco, e dunque della musica, come qualcosa di fisico, qualcosa da manipolare, aprire, curiosare, leggere, trasportare. Non prediligo un formato rispetto ad un altro, con l'unica discriminante del famigerato mp3, colpevole di essere volatile e senza volto. Intendiamoci: non sono contro la musica digitale, né voglio fare il matusa che non comprende il naturale evolversi della tecnologia sonora, anzi, attendo trepidante il giorno in cui non verranno più stampate tonnellate di dischi pattume. Sono sicuro che quando l'ennesimo strazio di Jovanotti o dei Metallica verrà venduto solo tramite download il pianeta tirerà un sospiro di sollievo per le risorse di carta e plastica salvate, e il mio occhio pure gioirà dell'assenza di ulteriori copertine obbrobriose. Tuttavia, quando quel giorno verrà, sono sicuro che potrò ancora recarmi da Soundcave, qui a Milano, ad acquistare il nuovo disco di Striborg col suo booklet traboccante di foreste sfocate, oppure il digipack a tiratura limitata di Xasthur e lo split rigorosamente in vinile di Drowning The Light. Questo perché il black metal, così come tante altre sottoculture musicali, è ancora fortemente legato alle immagini e sono certo che, tra appassionati e musicisti stessi, sono ancora in molti a pensarla come me circa la valenza del disco come oggetto/manufatto. Quando esco di casa, scelgo un disco dalla mia (nutrita) discografia, infilo il cd nel mio scalcagnato lettore portatile, e porto con me pure custodia e artwork, da sfogliare. Ho bisogno di idee per il prossimo volume di Bianca? Detto fatto: prendo la busta nera della mia edizione in A5 di, ad esempio, "Die Festung" dei Paysage d'Hiver, sfilo con attenzione il digipack in cartoncino opaco dalla busta, lo apro e... L'immaginazione inizia a correre!


Da poco hai creato una tua piccola etichetta personale, la Corvus Corax, con quale scopo? Quali sono le uscite che hai supervisionato? Con quali musicisti ti piacerebbe invece un giorno collaborare?

Corvus Corax è un'etichetta nata dell'esigenza di ospitare e pubblicare musiche e suoni, di estrazione black/dark ambient/folk, ispirati a Bianca e ai suoi rituali. Il bello è che, per quanto riguarda le uscite che ho curato e pure per i progetti futuri, non sono io ad aver interpellato i musicisti e proposto loro di realizzare qualcosa per Bianca, ma sono piuttosto loro ad aver spontaneamente scritto musica ispirati dalle mie storie!! In Corvus Corax, dunque, la parte sonora è interamente a carico del musicista, mentre io mi occupo dell'artwork e della realizzazione del disco stesso. Unico elemento indispensabile, la musica deve necessariamente essere ispirata a Bianca. Le uscite Corvus Corax, caratterizzate da tirature limitate e packaging ricercati e realizzati a mano, si presentano sempre come uno split tra Bianca e l'artista coinvolto. Due sono le uscite già pronte:
- "Luna", mini album di black metal primitivo e silvestre scritto da Atrocious Depression (ora Anima Infernalis). Edizione in cd box classico e cover stampata su carta pergamena;
- "Il Regno d'Inverno", mastodontica opera dark/ambient magistralmente musicata da Suffocating In A Mantle Of Leaves che ripercorre il primo volume di Bianca passo a passo, dedicando una scheggia di suono per ogni vignetta dell'albo, per un totale di 82 brani. L'opera è disponibile in download gratuito sulla pagina Myspace di Corvus Corax, oppure su 3 Cdr racchiusi in box realizzato a mano da me, solo su richiesta.
É in preparazione lo split con Fenice Nera (purtroppo in ritardo causa impegni miei e di Fearbringer), e voglio assolutamente segnalare la pubblicazione, imprescindibile per ogni fan di Bianca, dello split Absum/Bianca "Li Onger Onrevni'd", mostruoso album drone/black metal interamente strumentale scritto dal mio compare di malefatte Azazel, nuovamente ispirato a "Il Regno d'Inverno". Il disco è pubblicato in dvd case da DarkEyes S.P., l'etichetta personale di Azazel. Date un'occhiata a www.myspace.com/absumdrone. Su Corvus Corax, insomma, non sono io a decidere con chi collaborare... Sono i musicisti stessi che, ispirati da Bianca, devono proporsi a me! Tutte le informazioni sulle uscite Corvus Corax sono alla pagina www.myspace.com/corvuscoraxlabel e, per chi è interessato, i dischi possono essere richiesti a biancapagana[at]gmail.com oppure con un messaggio direttamente sul Myspace.



Lo scorso autunno abbiamo potuto apprezzare il secondo "rituale" Bianchesco intitolato "Eisprinzessin", a quando il futuro volume? Puoi anticiparci a quali altre avventure andrà incontro il tuo personaggio?

Il prossimo volume di Bianca, "Microcosmo", verrà presentato, come da tradizione ormai, in occasione della storica fiera del fumetto Lucca Comics, e dunque sarà pronto per la fine di Ottobre 2010. "Microcosmo" abbandonerà le atmosfere invernali dei precedenti episodi di Bianca, e si immergerà tra boschi frondosi e valli montane. Due grossi eserciti si mettono in marcia: gli inquisitori della Chiesa Iridescente, e la fiera milizia dei Piccioni. Si contendono un misterioso artefatto... Il volume, auto conclusivo, sarà costituito nuovamente di 64 tavole in rigoroso bianco e nero, e conterà ovviamente di una tiratura limitata a 50 esemplari curata a mano da me, questa volta in confezione molto speciale. A grandi linee, la mia idea è di riservare d'ora in poi le storie più "avventurose" per la serie principale, pubblicata da Absoluteblack, e le vicende più spirituali e meditative per i racconti brevi tipo "Mond" (volume presente solo nell'edizione limitata di "Eisprinzessin"). Il tutto, ovviamente, sempre imbevuto di pensiero e cultura pagana e fieramente anti religioso e anti clericale. Mentre realizzo "Microcosmo", proprio in questi giorni, sto già abbozzando pure la storia per il futuro quarto volume che si intitolerà, senza alcuna possibilità di ripensamento, "I Mangiatori di Cenere"!


Allontaniamoci un momento dal mondo delle sette note (o dodici che dir si voglia), quali altre forme artistiche apprezzi fra letteratura, cinema, teatro, arte?

Uhmm... Il teatro, pur avendo conosciuto gente "praticante" e pur avendo assistito ad una manciata di spettacoli d'avanguardia, proprio non mi prende. Il cinema contemporaneo, e per contemporaneo intendo un arco di venti anni e più, mi annoia mortalmente: sterile intrattenimento fatto di attori senza personalità, registi senza volto e carattere, storie trite e inconsistenti, fotografia senza gusto e personalità. Costosissima immondizia, ecco cos'è il cinema, per quanto mi riguarda. Parlo del cinema dei grandi numeri, ovviamente, ma neppure quello indipendente suscita il mio interesse. Non mi si parli nemmeno, poi, di agghiacciante "cinema d'autore"! Il fatto che da anni la "settima arte" cerchi goffamente di attingere al fumetto e al videogioco (due media invece vitali ed in continuo aggiornamento) per tirare avanti, la dice lunga sulla ricchezza di idee in campo... L'arte, quella con la A maiuscola, l'ho studiata per anni, e forse proprio per questo mi riesce difficile considerarla una vera e propria passione. Detto ciò, Bianca non sarebbe così com'è senza i grandi pittori del rinascimento tedesco, gli artisti del surrealismo e dell'Art Nouveau, i maestri della pittura cinese e giapponese. Infine, non sono proprio un lettore onnivoro, ma i miei classici preferiti della narrativa e della saggistica me li tengo stretti e li rileggo spesso. Negli ultimi mesi mi sono avventurato nel ciclo di romanzi dedicati alla figura di James Bond (in lingua inglese, anche perché in italiano sono fuori catalogo), ovvero le avventure originali di 007 scritte tra gli anni cinquanta e sessanta da Ian Fleming: libri immersivi, affascinanti, divertenti!


Cosa preferisci fra questa serie di coppie: birra/vino, pasta asciutta/pizza, calcio/altri sport?

Conta che gli unici sport dei quali capisco qualcosa sono quelli di Wii Sports, conta che sono totalmente e rigorosamente astemio, e guarda un po' cosa rimane...


Hai citato i videogiochi come forma artistica "vitale ed in continuo aggiornamento", devo dedurne che tu sia un appassionato? Meglio l'intuitività dei un Mario Bros. o il realismo delle grafiche di nuova generazione?

Sì, sono un grande appassionato di videogiochi, e sono un Nintendo fan al 99%! Non sono un nintendofilo dell'ultima ora: seguo infatti le gesta degli eroi Nintendo sin dai lontani tempi del NES! Come per tutti i campi dell'espressione artistica (e sottolineo "espressione artistica", perché questo sono i videogiochi), anche nel videogioco non apprezzo particolarmente abbondanza a tutti i costi ed effetti speciali, preferendo di gran lunga pulizia formale, cura per il dettaglio, intuitività, studio del game design... Caratteristiche, queste, rintracciabili in ogni produzione Nintendo! Sono un Nintendo fan al novantanove percento, dicevo, perché non è che tutti gli altri sono brutti e cattivi e rifiuto categoricamente di guardare altrove, anzi, molti dei giochi più belli che ho giocato si trovano su Playstation: Ico, Shadow Of The Colossus, Siren, Project Zero, Katamari Damaci, Metal Gear... Hai mai fatto caso, invece, a quale sia la caratteristica principale dei più grandi personaggi Nintendo, e mi riferisco a Link, Samus Aran e Mario? Sono tutti muti...


Piccolo gioco, chi butteresti giù dalla torre fra: DarkThrone/Mayhem, Satyricon/Immortal, Dimmu Borgir/Cradle Of Filth e Berlusconi/Beneddetto XVI?

Butterei giù la torre, senza dubbio alcuno, e starei in silenzio a contemplare la natura che fa il suo corso mentre pian piano inghiotte e cancella le rovine delle fragili costruzioni dell'uomo. Però Ted e Fenriz (i Darkthrone, of course) me li tengo, perché, anche se non sono un grande estimatore della loro espressione artistica odierna, li reputo persone degne di rispetto. E poi Fenriz rilascia interviste sempre strepitose e deliranti, ricche di spunti di riflessione, ed è un appassionato verace di dischi e cultura underground. Ad averne...


Grazie mille Gabriele per il tempo che ci hai concesso, a te la parola per chiudere la nostra chiacchierata.

Intanto ringrazio sinceramente te e Aristocrazia Webzine per il supporto bianchesco, e poi avrei piacere a chiudere con una citazione che sento mia in modo particolare:

Un tempo si esitava a togliere la vita a creature non umane, e questa esitazione poi è sparita. É così che l'intera società è cambiata. Man mano che l'uomo diventava più forte, sono andate sparendo quelle sofferenze che erano viste come inevitabili, e l'effetto è stata un'incredibile arroganza. Credo che nell'essenza della civiltà ci sia il tentativo di raggiungere il maggior benessere possibile togliendo la vita agli altri esseri viventi.

É di Hayao Miyazaki.

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