Ciao ragazzi, benvenuti su Aristocrazia Webzine. Potete presentarci in breve la band?
Zoltan: Hei, grazie. Certo. Ho formato la band 2006 in Inghilterra, poi ci siamo trasferiti in Ungheria, poi a New York e poi in Olanda, adesso sono tornato in Ungheria, haha. Non ce la faccio nemmeno a seguirmi da solo a volte. Dopo vari cambi di lineup i membri attuali sono: M - voce, Gabor Schiller - chitarre, Tibor Papp - basso, Pete Christopher – batteria e me alla chitarra. Abbiamo suonato in Nord America, abbiamo aperto per i Thanatos in Olanda e suonato qualche show in Ungheria. Il nostro full length "Purulent Reality" è uscito su Paragon Records il 9 Marzo. Stiamo già lavorando sul nostro secondo album, che sarà più pesante di questo.
Ho ascoltato la vostra musica per la prima volta sul myspace e sono rimasto molto impressionato. Come è nata la band e qual è il vostro background musicale?
Zoltan: Grazie fratello, sono contento che ti piaccia. Sono totalmente autodidatta, ho solo iniziato a suonare con amici e ho sempre rifiutato di imparare la teoria perché non mi serve. Vado a orecchio e questo mi basta. Non sto dicendo che imparare la teoria sia sbagliato. Se uno vuole farlo che lo faccia, a me non serve. Le mie band precedenti: suonavo in una band black metal chiamata Frost in Ungheria. E’ diventata una barzelletta in poco tempo, quindi ho deciso di smettere e di creare un mio progetto: i Sectioned, lascio totale libertà al bassista e al batterista, possono mettere le loro idee. Voglio solo che le chitarre ritmiche siano suonate come le ho scritte e che i testi non si infognino in cagate politiche o religiose. Lavoriamo bene perché M e io andiamo d’accordo alla grande.
"Purulence Brutality” suona anni ’90 fino all’osso, il riffing è buono, ne vogliamo parlare?
Zoltan: Sì, perché tutte le band che ascolto vengono dal periodo '83 - '98. La mia influenza principale è il Death, ma ascolto band come Bolt Thrower, Morgoth, Confessor, Pestilence, Obituary, Exodus, Testament, Cancer, Channel Zero, King Diamond, Mercyful Fate tanto per nominarne alcune, insomma tutta gente di quel periodo haha. Alcune band mi hanno influenzato di più, come ad esempio i californiani Rise. Odio la scena attuale, odio il metalcore e il nu metal, merda diventata di massa, non capisco come la gente faccia ad ascoltare questo schifo... uomini che diventano simili a donne e non capisco come facciano le ragazze ad apprezzarli, hahaha. Non ho un problema con questa gente o queste band, ho un problema con i media che spacciano questo per metal. Per questo penso che gente con la mente aperta apprezzerà Purulent Reality, perché è un vero album metal. Non ti sbagliare: non sono una persona che sparla, però non capisco la scena e non capisco come ha fatto a ridursi così... non voglio ascoltare testi su come questi tizi soffrono quando le ragazza li ha lasciati o come la pioggia lavi via le loro lacrime, haha capito, no?!
Ci sono un sacco di influenze Death Metal nei vostri pezzi, hai una band di riferimento?
Zoltan: Sì, come ti ho detto prima amo il Death ma mi piacciono anche i grandi della Svezia come Entombed, Grave ecc. Tutte queste influenze mischiate assieme haha.
Chi scrive i testi e chi compone la musica?
Zoltan: Io scrivo la musica e M scrive i testi, lavoriamo veramente alla grande insieme!
Ci puoi dire qualcosa sui testi?
M: I testi parlano delle mie visioni, di certe idée che ho su certe cose. Alcuni testi parlano di un modo di vedere le cose differente da quello che uno comunemente ha. Questo è il caso di "Loneliest Man". La canzone "My Love Of Decay” si basa su una storia vera. Comunque ognuno può tirare fuori cose personali da ogni testo. Che poi è il mio modo di vedere la musica.
Il gruppo ha cambiato paese un sacco di volte, alcuni membri sono ungheresi, altri inglesi, altri vivono negli States, perché tutto questo viaggiare?
Zoltan: Sì, abbiamo tre ungheresi e due americani. C’è stato un inglese nella band, Robin Eaglestone, che mi ha aiutato e ha registrato su Purulent Reality. M e Pete sono nati a New York sono americani, non inglesi, ma è bello vedere come tutto questo diventi molto confuso dopo un po’ di tempo, haha.
Cosa ne pensate della scena metal odierna?
Zoltan: La odio. Le band schifose ricevono attenzione perché amiche dei media o di etichette grosse, quelle buone finiscono nella spazzatura. Le buone band hanno problemi a trovare show anche se suonano gratis, quelle schifose fanno un sacco di storie per le camere d’albergo, è veramente orrendo. Non sanno neanche suonare un riff e hanno paginoni di interviste sul niente nelle riviste più importanti. Ora mi fermo altrimenti mi frustro, haha.
Cos’è per te l’underground?
Zoltan: Per me underground è ciò che faccio con i Sectioned. Semplice.
Che tipo di rapporto avete con i vostri supporter? Cosa ne pensate delle comunità virtuali e dei social networks?
Zoltan: Il rapporto è molto buono. Rispondiamo sempre in un paio di giorni e tentiamo sempre di essere alla mano. Questo è il minimo che si meritano per il loro supporto. Senza di voi noi non esisteremmo e apprezziamo molto ciò che fate per noi. Non sono molto bravo con questa roba di internet, ma è meglio fare interviste così che via telefono o lettera. Le cose vanno veloce, ma ci sono anche degli svantaggi.
Cosa state facendo per preparare la promozione dell’album?
M: L’album uscirà per Paragon Records il 9 Marzo. Ci sono già pubblicità piccole e grandi sulle ‘zine underground. Abbiamo fatto anche centocinquanta promo per riviste, ‘zine, radio, webzine... la maggior parte delle recensioni è stata molto buona.
Vi vedremo mai in Italia?
Zoltan: Wow, ci piacerebbe suonare in Italia!!! Io sono stato in Italia quando avevo dodici anni e mi è piaciuta da morire! Se avessimo richieste di show e ci coprissero le spese per pernottamento e alloggio verremo di sicuro! Noi suoniamo dappertutto, quindi chi vuole prenotarci non deve far altro che contattarmi!
Grazie per il tempo trascorso con noi, a voi l’ultimo messaggio:
Zoltan: No problem, grazie a te! Supportate l’underground, comprate i cd, andate agli show, non ascoltate le chiacchiere, cercate la musica e basta! Grazie!