lunedì 8 marzo 2010

FROSTBITTEN KINGDOM




Siamo qui oggi con una band finlandese: i Frostbitten Kingom.
Salve ragazzi, benvenuti su Aristocraziawebzine.
Come state?

H: Grazie, amico, stiamo bene. Siamo agli ultimi giorni di registrazione del nostro prossimo album "Infidel Angel", quindi penso che tutti siano più rilassati, tranne me. Oggi devo ancora incidere alcune tracce di voce e di tastiera, ma dopo l'album è pronto. Inoltre questa sessione è anche il motivo per cui ho avuto difficoltà a trovare il tempo per rispondere all'intervista.


Come è nata la band?

H: Nel 2003 io, Kim e un altro paio di anime senza valore avevamo questa thrash metal band.
Io mi ero stufato del progetto e quindi ho voluto formare il mio, i Frostbitten Kingdom.
Anche se ho suonato con qualche bassista e batterista la situazione non era la stessa.
Non sono mai stato molto nel thrash metal, e, a differenza della prima band, io scrivevo tutti i pezzi. Quindi se i pezzi facevano cagare non potevo far altro che guardarmi allo specchio e dare la colpa a me stesso.
Oggi la situazione è la stessa. O così o niente. Comunque il nostro sound è nato il giorno che il nostro batterista Sami Vainio è entrato nella band.


Da dove avete preso il monicker Frostbitten Kingdom?

K: Descrive bene la musica e rappresenta la misantropia che credo alberghi nel cuore di ognuno.


Sono venuto a contatto con la vostra musica tramite "Obscure Visions Of Chaotic Annihilation" un gran bell'album, gelido e ben composto.
Qual è il vostro background musicale?

K: Sono un bassista autodidatta con un passato da chitarrista. Assorbo influenze da tutto e cerco di diventare un musicista originale.

H: Chitarrista autodidatta anch'io. Ho comprato la mia prima Les Paul a 17 anni, ovvero troppo tardi. Ho suonato le tastiere per un po' quando ero piccolo, cosa che mi ha aiutato per avere le basi per imparare la chitarra. Un anno dopo ho formato i Frostbitten Kingdom, anche se al tempo suonavo da schifo. Ho sempre fatto più prove possibile. A differenza di Kim, ho sempre suonato metal estremo, metal classica e hard rock, e credo che ci sia molto da imparare ancora da questi generi, almeno per me.


Siete abili nel comporre canzoni melodiche come "Embraze The Frozen Oceans" e altre come la titletrack fredde, sembra sia facile.
Chi compone i pezzi e chi scrive i testi?

H: Io. Su "Obscure..." c'é un riff del chitarrista originale Petri mentre il resto è tutto mio, a parte "Serene Closure", scritto dal nostro produttore Artturi Laukkanen e da me. Comunque oggi è meglio. Petri per fortuna è fuori dalla band e abbiamo una persona che si occupa della band a tempo pieno. Il nostro nuovo chitarrista Juffe Hakala spacca. Abbiamo creato una traccia spettacolare che si chiama"The Conqueror's Rise" per "Infidel Angel". Spacca di brutto. Il resto del nuovo album è tutta roba mia, ma spero si possa scrivere più cose insieme in futuro, cosa che mi renderà il lavoro molto più semplice.


Quali temi trattate nelle liriche?

H: Scrivevo testi sul fantasy, il gore e la guerra, ma alla fine era troppo noioso e anche un po' da ritardati. Quindi mi sono messo a sedere con Kim un anno fa, visto che anche lui voleva fare cose diverse dal punto di vista di testi su "Infidel Angel". Quindi adesso abbiamo testi molto più profondi. Vedrete quello che ne è venuto fuori.


Usate i sintetizzatori per far crescere il mood traccia dopo traccia, chi è Artturi Laukkanen?

K: Artturi è un nostro amico, produttore e un vero genio con le tastiere. Volevamo avere le tastiere come supporto dei pezzi e siamo stati fortunati ad avere l'uomo migliore per questo lavoro.


Perché avete scelto Petri Salmio come guest per gli assoli?

K: Me lo domando anch'io. Haha. Petri ha partecipato perché é molto preparato negli assoli.


Nella musica estrema ci sono molti cloni, cosa ne pensate?

K: Ci sono anche molti cloni nel rock, punk, goth e in molti altri generi musicali. La gente non vuole che la musica cambi, anche se dovrebbe. Sembra che le persone siano sempre più orientate al genere. Si vede anche nelle 'zine, dove si tende a etichettare band per genere senza soffermarsi sull'originalità della musica etc.


Perché avete scelto di suonare questo genere?

H: Non l'abbiamo scelto, è solo successo. Io scrivevo quello che mi veniva. A qualcuno a quanto pare è piaciuto. L'idea nel 2004 era di fare brutal old school death metal tipo Bolt Thrower, ma per qualche ragione non ci siamo riusciti e questo è un bene. Oggi non vorrei proprio suonare come i Bolt Thrower.


Cosa ne pensate della scena metal?

K: E' diventata grande e attiva grazie al supporto della gente. Però sembra che sia anche divisa per gente che ama/odia alcuni sottogeneri.


Conoscete personalmente altre band della vostra nazione?

H: Ecco una domanda fottutamente stupida, senza offesa. La prossima, per favore!


Ci potete dire qual è stata l'esperienza più memorabile sul palco?

H: Mi ricordo un sacco di cose brutte. Penso sia la mia natura. Una notte che non scorderò mai a Stoccolma, in Svezia. Suonavamo tardi ed eravamo di corsa per andare sul palco, quando il proprietario del club venne da noi dicendoci che il fonico era fuori per una pizza. Ci siamo scazzati e abbiamo deciso di suonare ugualmente, senza fonico e senza intro. Dopo che avevamo suonato un pezzo il ciccione se ne arriva al mixer con la sua pizza.
Il tipo mette la intro mentre eravamo alla fine del primo pezzo. Lui ha capito che non ce ne fregava un cazzo, bastava che si togliesse di torno. La sua reazione è stata di alzare al massimo il volume dell'intro in modo da non farci sentire nulla. E quando suoni a tutta velocità death metal in un club, stiamo parlando di volumi davvero alti. Dopo pochi secondi abbiamo dovuto smettere perché ci sentivamo le orecchie sanguinare. E anche la gente stava male, visto che non aveva protezioni per le orecchie. E noi ce ne stavamo sul palco aspettando che la fottuta intro terminasse e abbiamo suonato di nuovo la prima canzone. L'unica cosa che non ricordo è perché non gli abbiamo spaccato il culo dopo, forse è solo scappato.


C'è una band che vi piacerebbe avere con voi sul palco?

K: Non mi dispiacerebbe avere le Pussycat Dolls, però senza starcene lì a suonare e basta.

H: Haha, buona questa, amico! Secondo me dovremmo aprire per le Gallhammer.



I Social Network (Myspace, Facebook, Twitter), il file Sharing e altri problemi. Qual è la vostra opinione?

K: Il File sharing è sicuramente un problema per l'industria musicale. Ma è inevitabile, non lo puoi fermare. Nemmeno se fai causa a tutti quelli che scaricano. Dobbiamo solo reinventarci e dare alla gente quello che più gli piace, così saranno loro a decidere se meritiamo i soldi o no.


Pensate che ci sia una differenza tra questo e il vecchio tape-trading?

K: E' sicuro che la differenza tra l'underground e il mainstream non è più così marcata. La gente non deve andare in giro a cercare nuove band. Sono ovunque. Band sconosciute possono essere mainstream e altre underground possono essere popolari. Dall'altra parte le multinazionali non hanno più il controllo della musica e questo è un bene.


Cosa distruggereste della scena metal di oggi?

H: Molta della scena black metal. Se fate un salto in Finlandia capirete perché.


Vi vedremo mai live in Italia?

H: Spero un giorno. Comunque non entro l'anno.


L'intervista è finita, un grazie a voi, concludetela come preferite:

H: Dovevo dirlo prima, ma vabbé, pace. Quel che è fatto è fatto. Se non avete di meglio da fare che leggere un'intervista di una coppia di ratti che vengono da un posto lontano dovreste riconsiderare la vostra vita. Buonanotte e vaffanculo!

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