Informazioni
Gruppo: Forge Of Clouds
Anno: 2011
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/forgeofclouds
Autore: Mourning
Tracklist
1. 151
2. Queen On The Garbage Throne
3. Ten
4. Epinephrine
5. Boot
6. Shame
7. Manual
8. Blind Run
DURATA: 52:06
C'è chi cerca la novità a tutti i costi, c'è chi per un primo disco si poggia su basi solide come mattoni per poi chissà magari puntare in un futuro a espandere il proprio lato personale, i polacchi Forge Of Clouds seguono la seconda corrente di pensiero e con l'omonimo album hanno rilasciato una gran bella prova anche se molto più che semplicemente derivativa.
Impossibile negare che act noti come Cult Of Luna, Isis, Neurosis, Pelican e i connazionali Blindead e Tides From Nebula siano più di un riferimento, sono cinquanta minuti che mostrano volti duri, aspri, corrucciati dalle piaghe del tempo alternati ad altri distesi, riflessivi e quasi sognanti in alcuni passaggi.
Le parti più profonde e ancorate alla natura sludge scavano dei solchi considerevoli, possenti e robusti mentre la combinazione del post hardcore/rock con le scelte di sound che suggeriscono una visione tendente al progressivo donano dinamismo, acidità e un ampio spettro emotivo alle tracce.
L'ambiente varia dal fangoso opprimente al ricercato altamente denso d'atmosfera psych, una sorta di duello continuo fra spada e fioretto con la prima delle due armi a tenere ben salde le redini della situazione, è per lo più greve e struggente il mood delle canzoni che fornite di una vocalità che si rifà alla cattiveria primordiale dello stile difficilmente molla la presa.
I brani cadendo in pasto a fruitori abituali del genere saranno magari catalogati come "già sentiti", è vero però che sia come produzione, sia come impegno dal punto di vista melodico sanno offrire una quantità non indifferente di ganci che porteranno a loro favore l'opinione, canzoni come "Queen On The Garbage Throne", "Ten", "Boot", Shame", "Blind Run" sono classici esempi di come i Forge Of Clouds abbiano appreso la lezione impartita dalle formazioni più rodate riuscendo a riproporla con la verve e il fascino che contraddistinguono le grandi prove del genere.
Questo debutto omonimo segna il prepotente arrivo sulla scena di una realtà in più da seguire con attenzione, "Forge Of Clouds" è uno di quei platter che mi sento di consigliare vivamente agli appassionati, non dice nulla di nuovo ma alle volte "repetita iuvant", in questo caso ha anche il suo perché, non è poco.
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