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lunedì 21 febbraio 2011SRODEK - FörfallInformazioni Gruppo: Srodek Anno: 2011 Etichetta: Atmf Contatti: www.myspace.com/srodek Autore: Mourning Tracklist 1. Echoes From The Past 2. Bleak 3. Förfall 4. Rotboskogens Djup 5. Vågtjärns Svarta Vatten 6. Ödestad 7. Outro DURATA: 37:15 Secondo album per il progetto solista di Nekrofucker aka Jon degli Svarti Loghin, la musica del talentuoso artista svedese non è molto lontana come attitudine e tipologia da quella proposta col combo che ha rilasciato nell'anno passato il buonissimo "Drifting Through The Void". E' un black metal fortemente incline all'atmosferico quello che "Förfall" ci presenta, dotato di una componente ritualistica spiccata che si cinge all'esplorazione delle lande oscure attraverso melodie intrise d'amaro e un sound ronzante non lontano dall'evocare seppur in minima parte la figura portante Burzum. I brani hanno come unica pecca, se tale la si può definire, il fatto di sembrare il più delle volte una sorta di b-sides ben riuscite del lavoro svolto con gli Svarti, le soluzioni legate all'ambientazione in cui far sviluppare l'assetto melodico, l'incastro delle voci e i suoni non sono poi così differenti. Ciò non toglie che l'ascolto di canzoni quali "Bleak" e "Förfall" mi sia alquanto gradito perché pur avvicinandosi non ricalcano a pieno titolo il percorso già segnato, mentre trovo ancor più intrigante la prospettiva offerta da "Rotboskogens Djup" in cui il riffing ampio e velato da un ulteriore strato di sofferente melancolia ne appesantisce un incedere di per sè già trascinato e dove la prestazione vocale mette in mostra una volontà celebrativa superiore. La velocità pimpante di "Vågtjärns Svarta Vatten" riporta a galla la scia sonora iniziale, il rimando è palese ma come le tracce di partenza la discreta vena compositiva di Nekrofucker fa sì che scivoli via senza troppi problemi, l'interesse cresce quando i toni diventano più grevi e la canzone si dirige verso una deriva emotiva costellata di urla disperate. Molto più ruvida e aspra si rivela "Ödestad" i cui contorni abbandonano la malinconia sostituendola con una cattiveria di fondo che ribolle nelle chitarre maggiormente fosche. "Förfall" è un album che ha i suoi perché, Nekrofucker sia strumentalmente che nelle linee di voce dimostra di avere le idee chiare e quando si può usufruire di una produzione che dia al suono una dimensione adatta (il basso ormai hanno compreso che va tenuto in conto) ciò che ne vien fuori è un disco che potrà avere riscontri positivi. I detrattori esistono ed esisteranno sempre e comunque, la similitudine con gli Svarti farà storcere il naso a qualcuno ma in fin dei conti chi se ne frega? Se avete apprezzato quelli riuscirete di sicuro a far vostro anche "Förfall" che offre una visione più black evitando il rock-oriented regalatoci in altra sede, il resto sono chiacchiere. |
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