lunedì 21 febbraio 2011

SCHAMMASCH - Sic Lvceat Lvx


Informazioni
Gruppo: Schammasch
Anno: 2010
Etichetta: Black Tower Productions
Contatti: www.myspace.com/schammaschch - www.black-tower.ch
Autore: ticino1

Tracklist
1. Lvx Æterna
2. He Whose Face Is Made Of Entrails
3. Chaos Reigns
4. No Light From The Fires
5. Black But Shining
6. INRI
7. The Venom Of Gods

DURATA: 42:26

Schammasch… questo è un nome oscuro per un dio dedito alla luce, è il nome DEL dio della luce babilonese. Riuscirà il disco qui discusso a illuminare le nostre orecchie e menti?

Questo trio basilese, Basilea si trova nel centro-nord svizzero al confine con Francia e Germania, è composto di musicisti esperti che parteciparono già a registrazioni con altri gruppi.

Il libercolo allegato al disco è piuttosto magro, contiene le foto del trio e i testi, ma l’esperienza dice che non sempre l’abito fa il monaco. Dopo avere schiacciato "play", mi lascio trasportare dalle note della formazione. La produzione è veramente buona, soda e robusta. Gli strumenti risaltano come mai e la ritmica martella inesorabilmente l’ascoltatore.

Notevole è l’intensità dei pezzi che sono lenti, quasi tendenti al doom. Quando il pubblico crede che sia giunta l’ora d’annoiarsi, il gruppo lascia brillare una mina per risvegliare gli animi stanchi. Lo stile è comunque death con aloni neri, cosa che non sorprende se consideriamo il curriculum vitae dei musicisti. Questi dimostrano di padroneggiare gli strumenti e le armonie, producendo ambienti, atmosfere e racconti sovente inabituali per l’ascoltatore di metal. Cito solo "No Light From The Fires" in cui l’elettrico scivola senza attrito alcuno nell’acustica ipnotica e cupa. Sono particolarmente toccato dal lavoro di batteria di Boris che tratta le pelli e piatti con tocchi perfettamente opportuni e convenienti agli altri strumenti. Le singole tracce non sono da considerare come fogli di carta ma come capitoli di un libro con un inizio, una trama e una fine.

Ricapitoliamo. Il cd è sicuramente appannaggio di un pubblico stanco di riscontrare un déjà-vu da ogni nota sentita. Mentre lasciavo ruotare il disco, fui toccato da sensazioni come le ricevo sotto l’influenza di alcuni progetti ambient. I Schammasch non sono gli ospiti ideali di una festa ma piuttosto di una seduta spiritica personale al momento giusto.

Sono sicuro che questi signori guadagneranno parecchi fan e che ci sorprenderanno con altri lavori di alta qualità.

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