lunedì 7 febbraio 2011

HELL IN THE CLUB


Informazioni
Autore: Mourning

Formazione
Dave - Voce
Andy - Basso
Fede - Batteria
Picco - Chitarra


Da poco è uscito il loro album di debutto "Let The Games Begin", un concentrato d'adrenalina party style anni Ottanta con tanto di lustrini e pantaloni di pelle stretti, diveranno i nostrani Motley Crue? Scopriamolo, do il benvenuto agli Hell In The Club.

Perché avete sentito il bisogno di dar vita gli Hell In The Club? In fase di recensione ho accennato a una possibile valvola di sfogo dalle band di cui siete parte integrante, è così?

Andy: La voglia di mettere in piedi un prodetto rock 'n' roll è da tempo che mi gira per la testa, io amo la musica in generale specialmente il metal e l'hard rock ma è quest'ultimo che è sempre stato un gradino più in su di tutto il resto, mi ha sempre preso fin da bambino tutto ciò che rigurdava il rock 'n' roll da Elvis all'hard rock degli anni '80 fino ad arrivare a oggi con tutta la scena scandinava e new americana. Sono molto affezionato a ciò che faccio con i Secret Sphere ma gli Hell In The Club sono una cosa a parte, la voglia di buttarsi in un genere diverso ma che mi è sempre stato dentro, è sempre stato un mio piccolo sogno che per un motivo o per un altro non sono mai riuscito a realizzare fino a oggi.


Pur essendo il primo disco che fate insieme ho percepito una grinta e un affiatamento notevole, si nota dal fatto che la tracklist scorre e prende con un piglio semplice e divertito, si intuisce che è stato piacevole lavorarci su. Come avete vissuto il periodo della registrazione di "Let The Games Begin"? Siete completamente soddisfatti di ciò che n'è venuto fuori?

Andy: Hai ragione è stato molto bello, con le sue difficoltà ma è stata un esperienza per me fantastica. L'entusiasmo è sempre stato alto e la cosa bella è il feeling che si è formato fra noi. A parte con Fede con cui suono nei Secret, con Dave e Picco è stata un'esperienza nuova ma mi sono trovato da dio fin da subito! Ho conosciuto Picco qualche anno fa e mi è sempre piaciuto un casino il suo tocco rock 'n' roll sulla chitarra, siamo diventati poi amici e per caso ci siamo messi a lavorare sulle idee che avevo nel cassetto da tempo, gli HITC sono nati così. Poi ho conosciuto Dave e ho scoperto in lui la mia stessa passione per questo tipo di musica, lui è l'ultimo che ho incontrato, non ci conosciamo da tantissimo ma mi sembra di essere compagni da sempre, oltre al lato musicale è nata una grande amicizia e credo che il clima "familiare" che si è creato fra noi lo si percepisca ascoltando il disco.

Dave: Anche per me è stata un'esperienza del tutto nuova. Vengo da una città diversa, da una realtà diversa. Con Andy c'è stata intesa dal primo momento ed è stata una cosa fondamentale per farmi scegliere di cambiare la mia vita a tutti gli effetti, dedicando anima e corpo a un altro progetto importante, con lunghi viaggi, recording sessions, prove e quant'altro. La grande musica e la grande amicizia che sono nate dagli Hell In The Club sono state le chiavi fondamentali per convincermi a condividere finalmente anche questo mio lato artistico che da anni attendeva di uscire allo scoperto! :)


Come nasce un pezzo degli Hell In The Club? Chi si occupa del songwriting e chi dei testi?

Dave: I nostri pezzi sono tutti nati in maniera molto spontanea. I maggiori compositori dei testi siamo Andy ed io mentre la musica parte da noi due più Picco, con la supervisione poi di tutti, soprattutto per quanto riguarda gli arrangiamenti. E' stato pazzesco iniziare a scrivere pezzi con i ragazzi degli HITC e trovarci con dodici canzoni in mano senza neanche esserci accorti della fatica o comunque del possibile scoglio che puoi incontrare collaborando con dei musicisti che appena conosci. Per me scrivere musica e testi è una cosa molto intima e viscerale e con gli Hell lo è stato più che mai. Abbiamo lasciato correre le nostre sensazioni, le nostre emozioni più intime e selvagge e il risultato lo si può ascoltare su "Let The Games Begin".


Quando avete scelto la cover da inserire nel disco (sempre che fosse in programma inserirla e non sia stata una mossa impulsiva) perché avete deciso di proporre "Another Saturday Night" (bellissima fra le altre cose)?

Andy: Il nostro buon Picco voleva inserire una cover all'interno del disco, voleva cimentarsi nel riarrangiare una canzone non del genere e trasformarla praticamente in un pezzo nostro. Mentre si parlava di questa eventuale idea mi sono imbattuto nella versione di Cat Stevens di "Another Saturday Night" e mi ha preso da subito, l'ho girata a Picco che già conosceva il pezzo e l'ha subito trovata perfetta! Morale della favola un paio di giorni dopo era già lì con la versione HITC del pezzo pronta. :-) Inizialmente pensavamo fosse un pezzo orignale di Cat Stevens invece abbiamo poi scoperto che si tratta anche quella di una rivisitazione, la canzone è del 1963 ed è stata scritta da Sam Cooke.


Un platter come "Let The Game Begin" possiede più brani che potrebbero finire nel circuito radiofonico nazionale (se non avessimo dei personaggi ormai lobotomizzati dietro i microfoni delle grandi emittenti), doveste sceglierne due su quale ricadrebbe la vostra preferenza e perché?

Dave: Credo che se l'hard rock fosse forte come in altri paesi, avremmo meno problemi ad emergere. Canzoni come "Rock Down This Place", "On the Road" o "Since You're Not Here" potrebbero benissimo passare in radio. Noi siamo pronti a tutto... al non andare in radio, al non vendere milioni di copie, al non suonare in stadi immensi. A noi al momento basta la passione di suonare questa musica e di farlo al massimo delle nostre possibilità. Se poi avremo la fortuna di raggiungere dei piccoli obiettivi, ben venga!


Siete musicisti che vivono la scena nazionale da un po', Secret Sphere e Elvenking sono realtà ormai rodate e consolidate, questo nuovo viaggio intrapreso ha tutte le carte in regola per far bene, quello che mi spiace è che se fossimo stati in Svezia con il rock degli Hell In The Club avreste magari scalato le classifiche, qui è cosa quasi impensabile. Quali sono secondo voi i motivi che rendono l'Italia una terra così poco affine a godersi l'arte donata dal rock e dal metal dandogli il giusto riscontro con un numero adeguato di vendite?

Andy: All'estero hanno un approcio differente oltre che una cultura rock/metal decisamente più radicata della nostra, il pubblico e i media grossi locali spingono le proprie band, qui spesso se un gruppo è italiano viene tagliato fuori proprio dai connazionali in quanto band nazionale. Prendi gli svedesi o i finlandesi ad esempio, hanno la spinta dei giornali e del proprio pubblico e quindi iniziano a crescere lì, una volta raggiunti ottimi risultati in casa hanno tutte le basi (anche economiche) per realizzare prodotti sempre più competitivi e quindi poi è più facile farsi conoscere anche fuori dai propri confini... chiamali stupidi. :-)
Qui ci sono ottime band che faticano però a stare in piedi, pochi spazi, poco supporto... Siamo tanti ad amare il rock: sosteniamolo!


Grandi etichette, distributori e organizzatori di concerti sono un male per quella che è la musica che cerca d'andare oltre la visione plastificate del "sole, cuore, amore" e dello pseudo punk da lentigginoso in rivolta che va tanto di moda? E' una sorta di mafia legalizzata quella che blocca l'evoluzione in positivo della scena underground italiana?

Dave: Mah non saprei... Il music biz è sempre stato un altro modo per fare soldi. Come qualsiasi altro mezzo redditizio. Sono anche dell'idea che se è il "sole, cuore, amore" a vendere tanto è proprio perché la gente vuole quello. Ultimamente vedo però un grande ritorno alle sonorità più dure e rockeggianti e credo che sia "merito" del fatto che il music biz si stia lentamente sgretolando di fronte alla nuova era digitale. Anche questa libertà, dove un po' tutti possono fare musica è sicuramente un'arma a doppio taglio perché sì, da un lato permette la crescita in positivo della scena, ma da anche voce a troppe realtà di cui potremmo tranquillamente fare a meno. Comunque è l'ascoltatore che ha poi la meglio e forse ha più potere di controllare il mercato, certo che se poi nessuno compra i dischi si torna da capo ed ecco allora che a vincere saranno sempre le major! :)


Quanta colpa ha chi è "capoccia" della situazione gestendo la promozione e i diritti della band e quanta delle band stesse in questo panorama ricco di potenziale ma che stenta sempre a decollare? Secondo voi esiste davvero una sorta di scena nostrana o si è ancora troppo egoisti per spalleggiarsi nel momento del bisogno?

Dave: Bella domanda... L'Italia mi spiazza sempre, all'estero vedo un sacco di band che collaborano, si fanno pubblicità a vicenda, membri di band diverse che danno vita a nuovi interessanti progetti. Qui è sempre stata dura, non lo so perché tutta questa gelosia, questa ipocrisia. Fortunatamente negli ultimi anni ho avuto modo di conoscere invece gruppi come Secret Sphere, Trick Or Treat e molte altre con le quali ho stretto amicizia e mi hanno dimostrato che anche in Italia esistono delle realtà "sane". Se non ci diamo una mano fra di noi e non ci divertiamo a condividere quella che è poi la nostra passione cosa facciamo? Le guerre dei poveri? Lasciamo stare!


Come state promuovendo il disco? Sono già arrivati i primi riscontri?

Andy: E' ancora troppo presto per tirare le somme, dovremo aspettare qualche mese ancora. Stiamo però ricevendo un sacco di complimenti, la gente ci scrive spesso e abbiamo trovato un affetto quasi inaspettato! Siamo veramente contenti di come è partita la cosa. Da qualche giorno poi è uscito il primo video e fra qualche mese arriverà il secondo. E cosa più importante di tutte da fine febbraio in avanti porteremo le canzoni di "Let The Games Begin" on the road... non vediamo l'ora!!!


Ci sarà un tour di supporto all'album e avete già date confermate che volete magari indicare? Diamo così la possibilità ai nostri lettori di presenziarvi.

Andy: Sì, abbiamo già un po' di show confermati in giro per l'Italia e presto ne arriveranno altri. Stiamo anche lavorando per le date estere, di carne sul fuoco ce n'è tanta! Invito tutti a venire a sentirci e fare festa insieme a noi! Le date e tutti gli aggiornamenti si possono trovare sul nostro sito www.hellintheclub.com e sui vari facebook, myspace ecc. ecc. Vi aspettiamo!!!!


Dove vogliono arrivare gli Hell In The Club? Progetti per il futuro?

Dave: Al momento vogliamo suonare in giro, portare queste canzoni on stage e farlo al meglio! Poi si vedrà! Abbiamo già la voglia di scrivere pezzi nuovi e parliamo dei prossimi obiettivi. Ma una cosa alla volta! :)


Ringraziandovi per la partecipazione e il tempo dedicatoci, vi lascio la parola per un ultimo messaggio diretto ai nostri lettori.

Andy: Grazie a te per la chiacchierata e lo spazio che ci stai dando! Ringrazio tutti coloro che ci stanno seguendo e che ci seguiranno! Spero di vedervi tutti sotto al palco a goderci insieme un po' di sano rock 'n' roll! Che fa sempre bene! :-)))

Dave: Se potete, date un'ascolto a "Let The Games Begin". Se vi piace il rock e avete voglia di passare tre buoni quarti d'ora allora gli HELL IN THE CLUB faranno al caso vostro! Grazie mille e ci vediamo on stage, boys and girls!!

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