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lunedì 7 marzo 2011VIVID REMORSE - The Seed Of MalaiseInformazioni Gruppo: Vivid Remorse Anno: 2010 Etichetta: Autoprodtto Contatti: www.myspace.com/vividremorse Autore: Mourning Tracklist 1. May (If You Can?t Find A Friend) 2. World Of Plasticine 3. Sammy 4. Lizzy's Rain 5. Inside 6. Mental Disorder 7. Mind Killers 8. The Bed You Lie In 9. Myself And Nothing Else 10. Slave Of Freedom 11. That Moment Is Now 12. (The Culture Of) Malaise 13. Ocean's DURATA: 40:57 In Spagna il thrash va e alla grande, non ci sono forse band che fanno miracoli ma tante realtà operaie che omaggiano lo stile con delle prove soddisfacenti, penso a gente come Angelus Apatrida, Steelgar, i neonati Desecration, sono questi i primi nomi che mi vengono in testa e girando il sito ne troverete anche altri recensiti in un 2010 ricco di album discreti. Si aggiunge a questa schiera l'ennesima nuova formazione che coniuga lo stile old school con il moderno groove, è il turno dei Vivid Remorse con il debutto "The Seed Of Malaise" tentare di dir la loro. Ascoltando il platter di questi ragazzi mi è sembrato di avere on air in certi momenti i Lazarus A.D., altra band giovane e che sta andando per la maggiore, le influenze in entrambi i casi sono disparate, gli iberici vanno dall'intensità profonda del groovy Machine Head e Pantera a varianti che tirano in causa nomi come Death Angel, la velocità degli Slayer e la prestanza affidata ad alcuni richiami di matrice Sepultura. E' un prodotto imbastardito, hardcore e derive al limite col death metal si fanno largo, è nelle situazioni più spinte che i Vivid Remorse danno il meglio, ve ne renderete conto incrociando "Mental Disorder", "Mind Killers", "The Bed You Lie In" (l'assolo è molto old Metallica) e "Slave Freedom", quest'ultima il pezzo più scapocciante e interessante del lotto soprattutto grazie alla buonissima prestazione del cantante Joel Repiso. Provano a dare all'album una sorta di varietà che non sempre fa centro, se il cantato in lingua madre di "Sammy" in fin dei conti è piacevole, una nota non proprio inaspettata, capita spesso di sentire soprattutto nelle release proveniente dai paesi di lingua ispanica eseguire i testi usando l'idioma nazionale, è con "Lizzy Rain" che mi spiazzano. Il pezzo è carino però alquanto fuori contesto, una ballad poco indovinata con la voce che quando evita di andare i territori metal ne asseconda la natura malinconica e che quando forza perde contatto, le chitarre stesse non convincono appieno, è una via di mezzo che mostra più indecisione che altro, un attimo di rock metallizato dalle buone melodie ma non efficace inserito in una tracklist ricca di episodi mordi e fuggi dall'impatto fugace che la riduce al ruolo secondario di filler. Sono in fase di maturazione i Vivid Remorse, non hanno la minima intenzione di standardizzarsi e seguire un filone preciso ma pur mettendoci del proprio non è stato ancora trovata la quadratura del cerchio, "The Seed Of Malaise" possiede picchi elevati e qualche caduta, nulla di cui preoccuparsi in realtà, la formazione dal punto di vista formale è compatta e vanta un singer che tranne nell'occasione del "lento" fa la differenza in positivo alternando le classiche linee ficcanti di stampo thrash a parti tendenti al growl e qualche strana reminiscenza System Of A Down. Buono anche il sound: sia la batteria ma soprattutto le chitarre godono parecchio della cura in fase di produzione offerta da Mr. Ax e per un autoprodotto come il loro è manna dal cielo. In definitiva se amate la corrente più contaminata del thrash un ascolto a questi spagnoli dovreste proprio darlo. |
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