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lunedì 18 luglio 2011DAEDALUS - MotherlandInformazioni Gruppo: Daedalus Anno: 2011 Etichetta: Galileo Records Contatti: www.myspace.com/progdaedalus Autore: Mourning Tracklist 1. What A Challenging World 2. Your Lies 3. Until You're Here 4. Perspective Of The Moon 5. For Aye 6. Motherland 7. Sand 8. Weather The Storm 9. Underground 10. A Tale 11. Empty Rooms DURATA: 57:25 I Daedalus sono una formazione genovese ormai avviata, i due dischi donati al panorama prog nostrano, "Leading Far From A Mistake" e "The Never Ending Illusion", avevano già fatto notare come questi ragazzi avessero le doti per spiccare, se ne attendeva quindi la definitiva conferma. 2011, terzo album, "Motherland", è giunta la riprova di valore. Se l'annunciare guest importanti come Roland Grapow, uno che non ha bisogno di presentazione e che coprirà il doppio ruolo di musicista con una partecipazione solistica e figura dietro il mixer, Trevor dei Sadist ed Elisa Montaldo de Il Tempio Delle Clessidre e Museo Rosenbach sarebbe potuto essere una carta importante da giocare ma anche un'arma a doppio taglio se non supportata da una prova di qualità, è proprio con quest'ultimo punto che i Daedalus sbancano. L'album è maturo, è il frutto dell'evoluzione di tanti anni e per quanto figure del calibro di Dream Theater e Symphony X, quest'ultimi legati solo in parte alla visione ambientale del sound, rimangano ancora inserite nel comparto che ne influenza il sound, la virata che dirige il songwriting in direzioni più power con gli Helloween e Stratovarius a fare comparsa evidente ha potenziato e reso maggiormente appetibile il suono anche a chi non è abituato a doversi confrontare con dischi di tale tipologia. La tracklist offre frangenti prettamente metallici ("Your Lies"), rimembranze vintage seventies ("Until You're Here"), dimostra quanto valga la coesione d'intento strumentale messa in atto per giungere a uno scopo che produca buona musica ("For Aye" e "Weather The Storm", questa "only instrumental") e alterna l'anima più spinta e "aggressiva" ("A Tale") con quella più intima e riflessiva ("Empty Rooms"). Un lavoro completo, un ennesimo passo in avanti per una formazione, i Daedalus, che oggi più che mai sembra aver trovato la strada, è giunta l'ora per i genovesi di andare ben oltre i nostri "limitanti" confini nazionali. Prodotto con attenzione, Grapow è uno che sa fare il suo mestiere e non c'è bisogno che ve lo dica io, con una prestazione particolarmente interessante di Davide Merletto capace di dare una propria impostazione al cantato. "Motherland" è dedicato a tutti coloro che vogliono far girare nel lettore buona musica, siate amanti del prog o meno poco importa, dare la possibilità ai ragazzi di stupirvi non vi costa davvero nulla. |
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