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Autore: Leonard Z
Eccoci qua a parlare con il capo di una etichetta underground italiana. Come sempre ci interessiamo delle realtà che portano avanti con passione un percorso di produzione di band selezionate con lo spirito di una volta. Abbiamo con noi Matteo della fiorentina Ordo MCM.
Ciao Matteo, benvenuto su Aristocrazia Webzine. Dunque, prima di tutto la tua etichetta è tornata attiva da poco dopo un periodo di inattività. A cosa è stata dovuta questa pausa?
A motivi personali che preferirei rimanessero tali...
Cosa ti ha spinto ad aprire un'etichetta discografica?
Ho sempre ascoltato musica, quando ho potuto fare qualcosa ho deciso di dare qualcosa io per la musica cercando di farlo nella maniera migliore possibile.
Le tue prime nuove produzioni sono Dolcinian e Old Wainds, entrambe ristampe di vecchi lavori. Perchè la scelta di queste due band?
Con Dolcinian è un discorso molto lungo che va avanti da anni; la mente dietro a questa band merita ogni tipo di supporto e questo l'ho scoperto solo dopo averlo contattato per avere il loro demo. E' un piccolo gioiello che purtroppo pochi conoscono; una band che auspico possa partorire ancora qualcosa per poter dare ancora un bel contributo ad un certo tipo di black metal. Con Old Wainds invece il discorso è puramente di volontà da parte nostra di lavorare con album o band che ci hanno colpito.
Quali sono i parametri con cui scegli il materiale meritevole di pubblicazione?
I parametri sono puramente soggettivi, ci sono delle band che hanno quel qualcosa in più o che sanno trasmetterti delle sensazioni al contrario di altri gruppi che risultano alla fine troppo "piatti".
Vinili, vinili, a quanto pare una passione che ritorna. Perché hai scelto di uscire esclusivamente su questo formato?
Il vinile è la vera espressione musicale, a partire dal suono, passando dal packaging fino ad arrivare all'attenzione che si dedica quando si ascolta. Molto probabilmente nel futuro usciranno anche delle tape e magari anche dei cd, questo non posso escluderlo ma a livello personale considero il cd troppo superficiale, da macchina. E' utilissimo quando sei in coda ma se vuoi apprezzare veramente un disco, devi andare sul vinile.
La tua è un'etichetta votata al black metal più oscuro, occulto e intransigente. Cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro? Quali altri prodotti vedremo sul mercato?
Le etichette nascono e crescono dove c'è lo spazio per poterlo fare e lo spazio si trova solo nell'underground; ci sono gruppi o stili musicali che necessitano di produzioni o distribuzioni che noi non possiamo dare, è un discorso anche di onestà sapere e dichiarare i propri limiti, chi vuole un full con tiratura 10.000 copie deve rivolgersi ad altri. Il black metal è lo stile che per sua natura sposa certi canoni che sono quelli adatti e giusti per la nostra dimensione, ma l'etichetta spazierà su più generi, tra qualche mese usciranno per noi i Mournful Congregation, sono in piedi discussioni con altre band doom, death e magari presto anche thrash.
Mp3 e simili. La tua etichetta è una delle poche a non essere su Facebook o Myspace. E' un tuo odio per i nuovi network? Cosa ne pensi degli mp3 e delle persone che scaricano la musica da internet?
Io penso che chi scarica non può essere un compratore di vinili, o meglio lo sarà se quello che ha scaricato sarà di suo gradimento e va bene così, si poteva polemizzare quando ci furono i primi spacciatori di mp3 ma ora non c'è storia, è un fenomeno assodato, dato pure per scontato dai musicisti stessi che, chiedendoti un contratto, spesso ti dicono "scaricati i pezzi e poi fammi sapere". Mentre i primi li comprendo, i secondi un po' meno. Se devo andare a farmi fare un vestito su misura devo andarci di persona non mando le misure. Facebook e Myspace sarebbero sicuramente utili per vendere qualche disco in più, io però se voglio veramente qualcosa mi sbatto per cercarla e se la passione c'è noi non siamo poi così underground. Il compratore di Facebook per ora lo lasciamo ad altri. A lungo termine preferirei vedere l'etichetta solo come label e poco o nulla come distribuzione.
Anche tu sei un vecchiaccio come me. Cosa ci puoi dire del vecchio modo di essere metallari? Senti una differenza tra te da giovane e i ragazzi di oggi che ascoltano metal?
Le differenze sono abissali e ti dico che siamo stati veramente fortunati a vivere il metal "old style". Oggi è tutto decisamente più facile ma allo stesso tempo approssimativo e superficiale; eviterei generalizzazioni ma anche i numeri parlano chiaro, tutti conoscono tutti i gruppi del pianeta pur non avendo a casa neanche un cd.
Una band che, se tu potessi, vorresti produrre a tutti i costi.
Gli Slayer.
E invece la band che non produrresti mai.
Mi ricordo un disco comprato nel 1993 che ad oggi non sono mai riuscito ad ascoltare nella sua interezza ma ce ne sono tante di band che non mi piacciono...
Le tue uscite (penso al 7 pollici dei Dolcinian e al gatefold degli Old Wainds) sono contraddistinte da un bellissimo impatto grafico. Quanto è importante per te la grafica nel produrre un album?
Per me è molto importante, è ciò che vedi quando ascolti il disco però io sono convinto che la label debba solo confezionare il prodotto, è il gruppo che deve scegliere l'artwork. Io dico la mia, se però la band è convinta ok, non sono qui per farne una missione commerciale ma per cercare di diffondere un certo tipo di musica.
Lo spazio è terminato, a te, Matteo, le ultime parole.
Grazie per l'intervista e per il supporto!
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lunedì 18 luglio 2011ORDO MCM |
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