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lunedì 4 luglio 2011SINSTORM - SinstormInformazioni Gruppo: Sinstorm Anno: 2011 Etichetta: Satanica Products Contatti: www.myspace.com/sinstorm - Captainnoor153@hotmail - www.sinstorm.com Autore: Akh. Tracklist 1. Celestial Extinction 2. Transcending Dimensions 3. Beneath A Star Long Fallen 4. Infernal Conflagrations 5. Storms Of The Heretic Millenium 6. Into The Crypt Of The Damned 7. Immortal Revelations 8. WinterSiege 9. Outro 10. I Don't Wanna Be Me (Type O Negative cover) 11. The Trooper (Iron Maiden cover) DURATA: 42:28 Giungono dalla California L.A. questi Sinstorm, quindi U.S.A., devo francamente dirvi che l'U.S.B.M. non mi ha mai colpito eccezionalmente, anzi trovo spesso sopravvalutate certe realta' provenienti da quella fascia (con le debite eccezioni s'intende), quindi partendo dal presupposto che ho appena detto, che mi dicevano facessero Symphonic BM, che ho trovato menzioni a Dark Funeral e Marduk, c'erano tutti i prerequisiti per creare un'insalata musicale alquanto ambigua. Mi è stato inviato un cdr (dato che le copie in loro possesso erano terminate) dalla band stessa, con artwork (molto curato), buona qualita' degli mp3 e soprattutto info dettagliate, la cosa quindi almeno parzialmente mi ha fatto pensare di trovarmi davanti un gruppo volenteroso e professionale; ed effettivamente il primo colpo d'occhio e d'orecchio non ha tradito tale idea. Cosa rimane dei tre presupposti iniziali? Non suonano U.S.B.M. se non per rimarcare l'approccio ferale e tecnico delle loro composizioni, ma questa è piu' una variante accostabile a tutto il movimento "extreme" statunitense; non suonano sinfonico, le tastiere sono veramente un accenno nel missaggio generale, una miscela detonante di BM dalle venature melodiche ma non troppo e certo DM nell'utilizzo di certe ritmiche come ci svela anche "Immortal Revelations"; terzo: dimenticatevi Dark Funeral e Marduk, i giri dei gruppi scandinavi affiorano veramente molto di rado, ma se voleste un approccio piu' veritiero citerei indubbiamente una forte venatura canadese tendente ad act come Veneficium ed Hak Ed Damn. Si pone il cd nel vano e si è immediatamente investiti da tutta la devastante furia dei Sinstorm, "Celestial Extinction", "Transcending Dimensions", "Beneath A Star Long Fallen" sono tre badilate nei denti, questa è l'unica cosa che possa far accostare i nostri ai gruppi svedesi menzionati in precedenza, la voglia di metter su musica un inferno senza concessioni di sorta; soprattutto la terza traccia mi fa intuire certe soluzioni vicine agli ultimi Limbonic Art (solamente che in questo caso i Sinstorm suonano per davvero, dando l'impressione di poter insegnare qualcosa alle ultime produzioni del combo norvegese, in pratica i L.A. si sognano di scrivere brani come "Beneath A Star Long Fallen" e "Infernal Conflagrations"). I brani confluiscono tutti nel organizzare un assalto all'arma bianca verso le alture celesti, ed anche le armonizzazioni ricreate ed il turbinare di note espresse indicano tale volonta', basti ascoltare "Into The Crypt Of The Damned" per convincersene pienamente. Pian piano pero' un difettuccio esce fuori e lo trovo nell'effettistica utilizzata per le vocals; effetti che portano indubbiamente verso le linee di Shagrath dei Dimmu Borgir e trovo la cosa alquanto penalizzante, dato che i Sinstorm cercano in toto una propria vena stilistica ed una propria identita', quindi consiglierei di limare quest'unica concessione al "commerciale". Il riffing di tutto questo "Sinstorm" è intricato, ad alto voltaggio, tecnico, appassionante, furioso, a tratti scuro e maestoso con qualche lieve accenno di chitarra acustica, insomma un bel modo per intendere il MBM; in chiusura di album troviamo due cover ben eseguite ma di cui non capisco la scelta almeno nel primo caso (Type O Negative), per quanto sia valida l'interpretazione forse abbassa un po' troppo i bpm e la tensione rispetto alle atmosfere precedenti, mentre per "The Trooper" degli Iron Maiden è il riffing che per quanto celebre, forse mal si accosta alla furia cieca finora proposta, ma credo che siano due tributi a due grandi act e molto piu' probabilmente ai fans del gruppo, che gia' immagino spezzarsi la testa e le costole all'esecuzione di tali cavalli di battaglia in sede live. I Sinstorm sono stati una valida scoperta lo devo ammettere, non posso che caldeggiarli a tutti gli amanti di sonorita' "fast and furious" e di certa scena nord americana, ma anche a chi rimpiange una degna uscita dai Limbonic Art e questo perche' i californiani ci sanno fare, tirando fuori dal cappello un album onesto e cazzuto; arrivando alle porte del "Paradiso"... con ira funesta! Una chance se la sono ampiamente guadagnata, non ve ne pentirete! |
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