Informazioni
Gruppo: Highgate
Anno: 2010
Etichetta: Totalrust
Contatti: www.myspace.com/therealhighgate
Autore: Mourning
Tracklist
1. Burning Venom Fire
2. Holy Poisoning
3. Of Ruins
4. Warhead Rise
DURATA: 42:16
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Nel 2010 la formazione torna all'assalto con il successore "Shrines To The Warhead", la solfa non solo non cambia ma si appesantisce ulteriormente, pensate infatti di unire gente come Burning Witch e Winter rendendola ancora più minimalista, annerita, struggente e caricandola di una malevolenza ributtante odio con una continuità sorprendente, bene, in pratica avete ottenuto il sound degli Highgate, figli legittimi anche di gente come Grief, Corrupted e Khanate. Che vogliano diventare più bastardi dei padri stessi?
Non vi sono tocchi di fino, non vi sono melodie che attirano, i quaranta e rotti minuti che caratterizzano il platter, suddiviso in quattro tracce di cui l'opener, "Burning Venom Fire", posta lì a puro scopo introduttivo, danno modo all'humus generato e nutrito da emozioni malsane, claustrofobiche ed esilianti di attecchire portando linfa a un riffato essenzialmente monocromatico che passa dal nero venato di lievi striature bluesy a un nero pece inattaccabile nel quale riflettersi o il solo provare a guardare all'interno è cosa insensata da attuare.
E' straziante il modo in cui la voce stridula serpeggiando si fa strada nella coltre scura e impenetrabile creata dai giri di chitarra minimal, è maligno lo schema ritmico talmente elementare nel proprio battere da tendere più volte ad azzerarsi per fornire via libera al basso solitario; e che dire di quelle poche note di piano messe lì a rendere ancora più gelida e distaccata l'atmosfera già tetra? Indovinate.
"Shrines To The Warhead" è lo step successivo, la svolta che ci si attendeva, quell'incattivirsi e danneggiarsi volutamente che gli Highgate avevano unicamente accennato nell'omonimo è divenuto una realtà di fatto, è doom a tutti gli effetti, un destino però che non può essere condiviso con chiunque, se siete convinti che l'estremo del genere, quello più marcio e privo di un minimo luccichio, sia davvero troppo per voi tanto da non reggerlo, evitatelo, i restanti s'immergano in questo mare d'oblio e ne ricavino godimento. "The Torture Never Stops".