venerdì 29 luglio 2011

VIRON - NWOGHM


Informazioni
Gruppo: Viron
Anno: 2006
Etichetta: Sonic Age
Contatt: www.myspace.com/viron1
Autore: Mourning

Tracklist
1. Sander
2. Blow The Fuse
3. Viron
4. Bound To Die
5. Winds Of Valhalla
6. For Her Majesty
7. Ride On
8. Instrumetal
9. Lucifer Arise
10.Born Out Of Light
11.Doomsday

DURATA: 55:07

L'heavy metal ha nel corso degli anni ripreso sempre più importanza, è la madre del metal, inutile negarcelo anche se le generazioni più giovani continuano troppo spesso nel fare l'errore d'iniziare dall'estremo o di disconoscere il ruolo di base a un genere che andrebbe onorato e ringraziato per i meravigliosi frutti regalati, NWOBHM in primis.
Se l'Inghilterra è stata la terra regina, la Germania gli si pone subito dietro insieme agli Stati Uniti, proprio dal territorio tedesco nei primi anni post 2000 intraprese il cammino una formazione dapprima denominata Seduction che, dopo aver prodotto solo due demo ("Ode To War" e "Winds Of Valhalla"), decise di cambiare il monicker in Viron ricevendo dei feedback positivi per l'album di debutto "NWOGHM".
Pionieri del nuovo sound teutonico? Il parafrasare l'acronimo britannico rendeva il messaggio alquanto chiaro e lo stile moderno di una band veloce, compatta, epicheggiante e soprattutto dotata di un cantante, Alex Stahl, capace di fare la differenza grazie a una vocalità a metà fra il power e l'hard rock (ascoltandolo mi son venuti in mente Ian Gillan, Kursch e Conklyn) era l'arma adeguata per affrontare una sfida heavy nel millennio dove l'estremo ha dilagato in maniera spropositata (e non sempre con risultati apprezzabili).
Momenti di furia libera in "Blow The Fuse" trovano contraltare nel classicismo ispirato manowariano di "Winds Of Valhalla" composta al tempo dei Seduction, frangenti di oscurità e misticismo incrociano il nostro orecchio in "Ride On" e "Born Out Of Light", i toni scuri aumentano nella parvenza doom di "Bound To Die" e una certa prestanza old oriented è rinvenibile nella sprezzante "Lucifer Arise"; tutto ciò vale la pena di esser gustato più e più volte a un discreto volume.
La formazione era potente, dinamica, compositivamente accurata e strumentalmente preparata in toto, le asce quanto la ritmica svolgeva il proprio compito offrendo una prestazione di alto livello e ripetermi sull'uomo che si attiva dietro il microfono sarebbe inutile.
Ciò che dispiace è che dopo aver dato alle stampe un secondo capitolo, "Ferrum Gravis", i Viron abbiano deciso di sciogliersi, sono quindi questi due dischi il piccolo patrimonio che lasciano al metal.
Vi dovesse capitare sott'occhio questo "NWOGHM" fossi in voi non scarterei a priori l'acquisto, è un platter che da soddisfazioni anche sul lungo termine.

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