Informazioni
Gruppo: Drift Of Genes
Titolo: Excruciating Severe Laceration
Anno: 2012
Provenienza: Debaltseve, Ucraina
Etichetta: Eclectic Productions
Contatti: facebook.com/pages/Drift-of-Genes/104353449667481
Autore: Bosj
Tracklist
1. Stimulation
2. Raped By A Zombie
3. Pus Injection System
4. Dildo Torpedo
5. Excruciating Severe Laceration
6. Cunt From Outer Space
7. Out Of Blood Slut And The Banana
8. Dead Flesh Devourers
9. Alcoholic Hallucinosis
10. Killing Time [cover Obituary]
11. Uniformity
12. Box Of Pain
13. Liquefactive Necrosis
DURATA: 40:38
Ultimamente siamo sommersi da uscite provenienti da Oriente; pare che dalla Polonia in avanti di recente l'underground musicale si sia dato una scossa non indifferente, e gli ultimi anni hanno visto un proliferare imperterrito di piccole realtà musicali di varia ed altalenante qualità. Non fanno eccezione i Drift Of Genes, band ucraina capitanata dal giovane (molto, a giudicare dalle foto) e attualmente unico membro Spasm e dedita a un brutal death metal che più classico non si può.
Edito da Eclectic Productions, etichetta di Donetsk (a meno di 100km di distanza dal Nostro) dal roster in espansione, "Excruciating Severe Laceration" è il debutto ufficiale del progetto; prima di questo, solo un demo datato 2009, "Ultra Social Album", che online riscosse discreti consensi nella ristrettissima cerchia in cui venne distribuito.
La descrizione dell'album è presto fatta: mid-tempo imperanti, chitarre abbastanza grosse ma non a sufficienza per rimanere particolarmente impresse, accelerazioni piacevoli ma "telefonate", cantato da suino sgozzato d'ordinanza, produzione onesta. A questo si aggiungano le balzane e sempre trendy tematiche sessuali, con un paio di simpatiche trovate a livello di titoli ("Dildo Torpedo e "Cunt From Outer Space" un sorriso ve lo strappano, dai) e una piacevole cover degli Obituary.
Ok. E poi? E poi basta. Nulla che rimanga veramente impresso o faccia davvero colpo. Un disco brutal come tanti, troppi altri. Mi trovo in difficoltà, non so davvero cosa aggiungere a queste poche parole, perchè il lavoro in esse inizia e finisce. Onesto, compatto, senza fronzoli, sì, ma carente di "appeal", privo di qualcosa che faccia premere "play" una seconda volta a riproduzione terminata.
La scusante è che il buon Spasm ha davanti a se un'infinità di tempo per migliorare, per affinare il proprio songwriting e "personalizzarlo".
Va da sé che l'album non ha difetti che possano definirsi tali, assolutamente, anzi, è un ottimo esempio di come fare brutal death metal con gli elementi di sempre. L'altra faccia della medaglia della globalizzazione: quindici anni fa sarebbe stato un ottimo disco, oggi "Excruciating Severe Laceration" è "solo" un disco come tanti, tanti, tanti altri. A voi decidere se sia abbastanza.
For fans only.