Informazioni
Gruppo: Endless Void
Titolo: Apparitions
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: Imradio.com
Autore: Dope Fiend
Tracklist
1. R.I.P. / March Of The Dead
2. Spiritualistic Medium
3. Bereaved
4. Apparitions And The Undertaker
DURATA: 20:30
Siamo stati ormai ben abituati a veder fiorire un'enormità di one man band all'interno del panorama Metal e la stragrande maggioranza di esse risiede nella cerchia stilistica appartenente al Black Metal, mentre, al contrario, parlando di Doom e Heavy, ci si approccia di solito a gruppi veri e propri, formati quindi da almeno tre elementi.
Questa volta siamo invece di fronte al progetto Endless Void, creatura completamente gestita dal solo musicista James Owen e che ha dato vita nel 2012 alla seconda prova rilasciata sotto tale monicker, l'EP "Apparitions".
Per chiunque abbia una certa dimestichezza con i frangenti più classici del nostro amato genere non sarà di certo difficile circoscrivere il campo di azione di Endless Void ad un riferimento temporale ben preciso: "R.I.P./March Of The Dead" e "Apparitions And The Undertaker" affondano infatti le proprie radici in una corrente settantiana che faceva capo a gente come Pentagram (in particolare nel primo pezzo citato l'inflessione vocale sarà semplice da ricondurre alle tipiche esibizioni di Bobby Liebling), Bedemon e Saint Vitus, adornandosi altresì di un certo sapore proveniente dal Regno Unito degli albori della decade ottantiana incarnatosi nella NWOBHM oscura di gruppi del calibro di Witchfinder General, Cloven Hoof, Grim Reaper e Angel Witch.
"Spiritualistic Medium" è invece un episodio particolarmente incline all'accostamento con i Black Sabbath (credo che più o meno tutti sentiranno rimbombare tra le pareti craniche la celebre "Sabbath Bloody Sabbath"), anche se, esattamente come succede pure in "Bereaved", l'approccio utilizzato è in maggior misura orientabile verso un Hard Rock che porta impresso a fuoco il marchio seventies, comunque senza rinunciare nemmeno in questo caso ad una robustezza imputabile senza dubbio al retaggio dell'Heavy di estrazione classica.
"Apparitions" è un EP autoprodotto che contiene appena venti minuti di musica, ma che comunque non sarà difficile da apprezzare per chiunque sia un nostalgico e/o fedele fruitore del Metal tradizionale.
Non ci rimane che attendere l'auspicabile uscita di una prova full nei tempi futuri e, nel frattempo, goderci una breve ma piacevole immersione in quel calderone musicale che, ahimè, troppo spesso viene bistrattato dalle ultime generazioni di metallici uditori.
Thumbs up, Mr. Owen!
Gruppo: Endless Void
Titolo: Apparitions
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: Imradio.com
Autore: Dope Fiend
Tracklist
1. R.I.P. / March Of The Dead
2. Spiritualistic Medium
3. Bereaved
4. Apparitions And The Undertaker
DURATA: 20:30
Siamo stati ormai ben abituati a veder fiorire un'enormità di one man band all'interno del panorama Metal e la stragrande maggioranza di esse risiede nella cerchia stilistica appartenente al Black Metal, mentre, al contrario, parlando di Doom e Heavy, ci si approccia di solito a gruppi veri e propri, formati quindi da almeno tre elementi.
Questa volta siamo invece di fronte al progetto Endless Void, creatura completamente gestita dal solo musicista James Owen e che ha dato vita nel 2012 alla seconda prova rilasciata sotto tale monicker, l'EP "Apparitions".
Per chiunque abbia una certa dimestichezza con i frangenti più classici del nostro amato genere non sarà di certo difficile circoscrivere il campo di azione di Endless Void ad un riferimento temporale ben preciso: "R.I.P./March Of The Dead" e "Apparitions And The Undertaker" affondano infatti le proprie radici in una corrente settantiana che faceva capo a gente come Pentagram (in particolare nel primo pezzo citato l'inflessione vocale sarà semplice da ricondurre alle tipiche esibizioni di Bobby Liebling), Bedemon e Saint Vitus, adornandosi altresì di un certo sapore proveniente dal Regno Unito degli albori della decade ottantiana incarnatosi nella NWOBHM oscura di gruppi del calibro di Witchfinder General, Cloven Hoof, Grim Reaper e Angel Witch.
"Spiritualistic Medium" è invece un episodio particolarmente incline all'accostamento con i Black Sabbath (credo che più o meno tutti sentiranno rimbombare tra le pareti craniche la celebre "Sabbath Bloody Sabbath"), anche se, esattamente come succede pure in "Bereaved", l'approccio utilizzato è in maggior misura orientabile verso un Hard Rock che porta impresso a fuoco il marchio seventies, comunque senza rinunciare nemmeno in questo caso ad una robustezza imputabile senza dubbio al retaggio dell'Heavy di estrazione classica.
"Apparitions" è un EP autoprodotto che contiene appena venti minuti di musica, ma che comunque non sarà difficile da apprezzare per chiunque sia un nostalgico e/o fedele fruitore del Metal tradizionale.
Non ci rimane che attendere l'auspicabile uscita di una prova full nei tempi futuri e, nel frattempo, goderci una breve ma piacevole immersione in quel calderone musicale che, ahimè, troppo spesso viene bistrattato dalle ultime generazioni di metallici uditori.
Thumbs up, Mr. Owen!