Informazioni
Gruppo: Thee Muthandas
Titolo: Son Of A Bitch
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: (R)esisto
Contatti: facebook.com/TheeMutandas
Autore: Mourning
Tracklist
1. 1234
2. Asganaway
3. I'M Not Stupid
4. Son Of A Bitch
5. Burning My Head
6. I Don't Like You
7. My Girlfriend
8. Everybody Dances With Is Granny
9. Fake
10. Tokio Fuck You
11. Chicken In The Kitchen
12. I Die Today
13. No Trip For Cats
DURATA: 27:03
Musica e divertimento; musica è divertimento. Entrambe le espressioni sappiamo quanto siano reali, eppure a volte della seconda ci dimentichiamo, poi incroci band totalmente fuori e ti ricordi che per passare del tempo e vivere l'attimo basta davvero poco.
I Thee Mutandas, duo composto da James Johnson e John Jameson (mancava solo Jenna Jameson), non la tirano per le lunghe, non rientrando nella categoria "pulitini e perfettini", anzi a loro non frega un cazzo di possedere una pronuncia inglese approssimativa, così presentano un disco che è puro istinto.
Già il titolo "Son Of A Bitch" sembra una dichiarazione d'intenti, devono aver ascoltato molto i Sex Pistols, in più di una circostanza infatti la band di Johnny Rotten e Sid Vicious pare essere uno dei molteplici riferimenti. Il genere del resto è un garage-punk privo di qualsiasi fronzolo, sfrontato, sfacciato, sia nella semplicità dei testi che nell'ironia con la quale vengono presentati alcuni pezzi come "Everybody Dances With Is Granny" o "Chicken In The Kitchen"; di quest'ultima lascio a voi l'interpretazione del vero significato del nome, di quali "galline" staranno parlando?
I ragazzi sono semplicemente scanzonati in "My Girlfriend", riflessivi e disturbati nella melancolica "I Die Today", mentre giocano con l'ambito alternativo del rock, fortunatamente evitando di farsi adescare dalle sonorità più pop. La proposta insomma rimane ancorata a quella scia di strafottenza che li contraddistingue.
E cosa dire di "No Trip For Cats"? Potrebbe anche ricordare qualcosa dei primissimi Red Hot Chili Peppers, quelli in cui Anthony Kiedis era un cantante.
Ventisette minuti di musica che volano via in un nonnulla, "Son Of A Bitch" è rapido, animato e leggero, una dose unica che può far piacere di tanto in tanto inserire nel lettore e che consiglio dopo una giornata stressante e pesante, sbattersene in certe occasioni è fondamentale e i Thee Mutandas vi daranno una mano a risollevare il morale.
Gruppo: Thee Muthandas
Titolo: Son Of A Bitch
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: (R)esisto
Contatti: facebook.com/TheeMutandas
Autore: Mourning
Tracklist
1. 1234
2. Asganaway
3. I'M Not Stupid
4. Son Of A Bitch
5. Burning My Head
6. I Don't Like You
7. My Girlfriend
8. Everybody Dances With Is Granny
9. Fake
10. Tokio Fuck You
11. Chicken In The Kitchen
12. I Die Today
13. No Trip For Cats
DURATA: 27:03
Musica e divertimento; musica è divertimento. Entrambe le espressioni sappiamo quanto siano reali, eppure a volte della seconda ci dimentichiamo, poi incroci band totalmente fuori e ti ricordi che per passare del tempo e vivere l'attimo basta davvero poco.
I Thee Mutandas, duo composto da James Johnson e John Jameson (mancava solo Jenna Jameson), non la tirano per le lunghe, non rientrando nella categoria "pulitini e perfettini", anzi a loro non frega un cazzo di possedere una pronuncia inglese approssimativa, così presentano un disco che è puro istinto.
Già il titolo "Son Of A Bitch" sembra una dichiarazione d'intenti, devono aver ascoltato molto i Sex Pistols, in più di una circostanza infatti la band di Johnny Rotten e Sid Vicious pare essere uno dei molteplici riferimenti. Il genere del resto è un garage-punk privo di qualsiasi fronzolo, sfrontato, sfacciato, sia nella semplicità dei testi che nell'ironia con la quale vengono presentati alcuni pezzi come "Everybody Dances With Is Granny" o "Chicken In The Kitchen"; di quest'ultima lascio a voi l'interpretazione del vero significato del nome, di quali "galline" staranno parlando?
I ragazzi sono semplicemente scanzonati in "My Girlfriend", riflessivi e disturbati nella melancolica "I Die Today", mentre giocano con l'ambito alternativo del rock, fortunatamente evitando di farsi adescare dalle sonorità più pop. La proposta insomma rimane ancorata a quella scia di strafottenza che li contraddistingue.
E cosa dire di "No Trip For Cats"? Potrebbe anche ricordare qualcosa dei primissimi Red Hot Chili Peppers, quelli in cui Anthony Kiedis era un cantante.
Ventisette minuti di musica che volano via in un nonnulla, "Son Of A Bitch" è rapido, animato e leggero, una dose unica che può far piacere di tanto in tanto inserire nel lettore e che consiglio dopo una giornata stressante e pesante, sbattersene in certe occasioni è fondamentale e i Thee Mutandas vi daranno una mano a risollevare il morale.