Informazioni
Gruppo:Hysterica
Anno:2009
Etichetta:Crongrecor
Autore:Mourning
Tracklist:
1. We Are the Undertakers
2. Halloween
3. Bless the Beast
4. Girls Made of Heavy Metal
5. Louder
6. Metalwar
7. Wreck of Society
8. The Bitch Is Back
9. Got the Devil in Me
10. Heavy Metal Man
11. Pain in the Ass
DURATA: 39:59
La Svezia regala alle pupille maschili questa all female band dedita ad uno stile che definire a tutto eighties sembra il minimo.Iron Maiden, Judas Priest, Manowar, Accept sono le influenze che fondano il sound della band, quintetto di ragazze scatenate che cerca di ritagliarsi un piccolo angolo nel cuore dei metallari.
Non vi aspettate esibizioni funamboliche o tecnica da vendere, fanno il minimo necessario ma eseguito in maniera più che gradevole e divertente.
Se il passato ci ha donato le Vixen, RockGoddess e le Crucified Barbara sono l'anima nuova al femminile che ha più risalto in questo momento, loro oltre strappare un sorriso sono di compagnia.
Se i pezzi non sono di qualità strabordante poco importa, la carica e la voglia che la band dimostra d'avere sopperiscono a tale mancanza.
Per certi versi si può trovare collegamento con una formazione come i Chastain di David T. Chastain dell'epoca Leather Leone quella più graffiante anche se ancora la singer delle Hysterica non può vantare la personalità della sua illustre collega.
Brani come "Girls Made Of Heavy Metal" che fa il verso ai Manowar, "Halloween", "Metal War" o "The Bitch Is Back" (quest'ultima sembra distanziarsi leggermente dagli standard del lotto restante) risultano piacevoli e briosi. Ci sono ancora una "Got The Devil In Me" dal chiaro gusto Priest, una "Heavy Metal Man" irriverente e "Pain In The Ass" la migliore prova come esecuzione e composto a rallegrare l'orecchio dell'ascoltatore.
La prova complessiva del combo non è male, certo il richiamo a realtà blasonate è istintivo ma qui si parla di un'opera nata come genuino, puro e fottutissimo heavy metal.
La pecca forse è proprio quella accennata antecedentemente, la vocalità immatura e a tratti troppo frivola: con una Veronica Freeman dietro al microfono per intenderci, i pezzi avrebbero guadagnato uno spessore superiore.
Per la produzione ecco spuntare come il prezzemolo il signor Peter Tägtgren e c'è poco da dire. E' uno che sa come si fa il suo mestiere, i suoni risultano ben delineati, non vi sono contrasti, i volumi sono bilanciati per un lavoro praticamente perfetto.
Nulla di nuovo all'orizzonte e ogni tanto va anche bene così, le Hysterica non inventano nè modificano la fisionomia dell'heavy dando il loro contributo al femminile alla scena, chissà se in futuro sapranno stupirci?