Informazioni
Gruppo:Mortis Dei
Anno:2009
Etichetta:Self released
Autore:Mourning
Tracklist:
1. Last
2. Dying Freedom
3. Intoxicated
4. Last Hopes
5. the Meaning Of Life
6. Empty Space
7. Slaves
8. Sick Mind
9. Looking For Myself
10. Failure
DURATA: 32:15
Polonia patria che ha nel death uno dei suoi generi più prolifici e qualitativamente rispettabili data la classe e il fervore con cui il movimento prende ogni anno forma più sostanziosa senza scadere.
I Mortis Dei fanno parte di questo flusso di band anche se non sono dei novellini, al contrario sono una realtà (seppur underground) ben consolidata che arriva con questo "Last Failure" al traguardo del terzo disco.
Si parla sempre di autoproduzione e mi chiedo come mai.
La formazione attiva dal 1993 ha più volte dimostrato fra demo e release passate di essere di quelle che supportate possono fare la differenza.
E' quindi vero che l'industria musicale è cieca, la risposta è ancora una volta un Sì gigante come una casa che non fa che aumentare i dubbi sulla ricerca e la voglia di produrre davvero ciò che si possa definire a lettere cubitali "MUSICA".
Ma parliamo dei ragazzi che è meglio, il loro death prende spunto da act quali Morbid Angel (morbosità e ossessività dei riff), Suffocation (potenza e impatto) e i Death (melodie e progressione).
Un connubio di tutto rispetto quanto di difficile applicazione, è in questo frangente infatti che i Mortis Dei stupiscono per la facilità con cui il disco si fa ascoltare.
Si viene avvolti in maniera semplice ed efficace da brani che mettono in evidenza una forte propensione tecnico/atmosferica.
Si pongono a servizio dell'ascoltatore riuscendo a far entrare in connessione l'animo più gentile (termine da prendere con le pinze) con quello più arcigno dello stile senza mai risultare evanescenti.
Episodi come "Dying Freedom" e "Slaves" sublimano questa concettualità musicale senza negare una realtà primorde che gli scorre internamente, lo strumentale "Empty Space" è fantastico nella sua estrema scorrevolezza.
Ad "Intoxicated" e "Sick Mind" viene assegnato il ruolo di tracce pilastro di questo "Last Failure".
Il registro vocale di Miroslaw Harenda giostra fra il growl e il tratto scream ben calibrandolo, è sempre sul pezzo.
La chitarra di Piotr Niemczewski forgia riff di valore e solo di buona levatura sia per tecnica che per gusto trovando nella coppia Grzegorz Zaremba/Maciej Urbaniak rispettivamente basso e batteria due ottimi elaboratori di basi.
Il primo infatti risulta vivace e non si limita ad un lavoro lineare ma cerca altresì quella nota che faccia la differenza mentre il secondo sceglie pattern che danno una profondità e un'apertura voluttuosamente dinamica ai brani.
Produzione che rasenta la perfezione per questo disco, non ci sono sbavature, i suoni limpidi e trasparenti arrivano in maniera cristallina sia quando tendono alla violenta esecuzione sia quando è la parte più progressiva e quieta a prendere le redini della situazione.
Bilanciata la batteria al cospetto delle chitarre e di un basso che non viene trascurato come spesso succede.
"Last Failure" è un piccolo gioiellino curato con maestria da musicisti che amano e vivono con passione il loro mestiere e che come troppi rimangono relegati (spesso non per scelta) al ruolo di pedine quando non lo meriterebbero.
Se pensiate che il mercato vero lo facciano le label vi sbagliate di grosso, la vera musica è quella che spesso sta fuori dai grandi giri: i Mortis Dei ne sono un esempio lampante!
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