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lunedì 25 aprile 2011PANDEMONIUMInformazoni Autore: Mourning Traduttore: Dope Fiend Formazione Paul - Voce, Chitarra Mark - Chitarra Michael - Basso Szymon - Batteria Con noi oggi un pezzo di storia del death metal "made in Poland", i Pandemonium. La formazione ha rilasciato sul finire del 2010 un "Promo" che ci avvisa che sono pronti a infiammare il 2011 con l'arrivo di un nuovo album a quattro anni di distanza dal buon "Hellspawn". Benvenuti sul nostro sito, il primo passo riguarda solitamente la storia della band in modo che, anche chi non avesse avuto ancora il piacere di conoscervi, possa inquadrare un po' meglio la vostra realtà, vi lascio quindi la parola. Ciao a tutti, bastardi! Saluti dalla Polonia! Prima di iniziare, qualche spezzone della storia dei Pandemonium, perché abbiamo celebrato il nostro ventesimo anniversario lo scorso anno. Abbiamo preparato alcune belle cose per l'occasione, come t-shirt, felpe, adesivi e altro ancora, tutto sotto il motto comune "Due decenni di Empia Esistenza", maggiori dettagli si trovano sul sito web ufficiale della band. Ok, dunque questa storia oscura inizia nell'autunno del 1989, quando il chitarrista Paul e il batterista Peter formano una band. Le musiche composte per il primo "Reh Tape" erano lente, oscure e molto pesanti. Non c'erano band simili in Polonia e, all'estero, c'erano solo Samael, Celtic Frost e Bathory. In un tempo molto breve i Pandemonium ottengono un sacco di fans e, dopo il rilascio dell'album culto "Devilri", diventano la band più popolare in Polonia, insiame a KAT, Imperator e Vader. I Pandemonium hanno anche fatto un sacco di concerti all'estero, con gruppi come Morbid Angel, Samael e Cannibal Corpse. Nel 1994 i ragazzi registrano il loro secondo album "The Ancient Catatonia" e fu l'ultimo negli anni '90. Poi hanno inizio alcuni altri progetti interni ai Pandemonium e alla fine la band sospende la sua attività. Pochi anni dopo Paul riunisce la band sotto il nome di Domain che registrano tre album. I fan accettano le modifiche e apprezzano la musica, ma c'era il desiderio del nome Pandemonium. Poi, un giorno, alcune circostanze fortunate permettono a Paul di tornare al vecchio nome e di dare inizio a una nuova era. Mi sono unito alla band e abbiamo registrato un album sperimentale e atmosferico, "The Zonei", dopo abbiamo avuto una nuova sezione ritmica, Simon e Michael, e abbiamo pubblicato "Hellspawn", l'album più brutale della storia dei Pandemonium. Questa line-up è stabile ora. Ho avuto il piacere d'approcciare il vostro sound con il primo "The Ancient Catatonia" che rimane per il sottoscritto uno dei dischi migliori usciti dal panorama estremo della vostra nazione, come mai dopo quella tappa avete deciso per un cambio di nome (Domain) per poi tornare al primorde Pandemonium? Vita dura, haha, i ragazzi erano giovani e "Devilri" e "The Ancient Catatonia" hanno causato problemi nelle loro relazioni, ci sono state alcune discussioni tra i fondatori dei Pandemonium e infine Paul fu costretto a cambiare il nome in Domain. Ci deve essere qualcosa di magico nel nome Pandemonium, perché anche se i Domain hanno rilasciato alcune cose buone non sono stati così popolari come i Pandemonium. Comunque, il tempo passava e le circostanze fortunate hanno consentito a Paul e alla band di tornare al nome precedente. Sia "The Zonei" che "Hellspawn" offrono due prove mature dal sound oscuro e altamente blasfemo, l'ultimo "Promo" invece sembra aver intrapreso una direzione più moderna in stile Behemoth pur mantenendo quel "mantello nero" che vi caratterizza. Come si è evoluto il vostro modo di comporre e chi è l'artefice della creazione dei brani? E riguardo i testi chi ne è il curatore? Naturalmente gli antichi demoni ci hanno portato alcune idee nuove e ispirazione. Scherzi a parte, questa volta abbiamo voluto creare qualcosa di rituale e più morboso di "Hellspawn". Il risultato è stato un suono diverso, riff, batteria e voce più black metal. Ognuno di noi è impegnato nel processo di composizione praticamente, Paul e io creiamo riff e le strutture delle canzoni, poi con Michael e Simon cominciamo a pensare alla sezione ritmica e, infine, si aggiungono gli assoli e tutti i suoni che compongono le canzoni in modo per noi soddisfacente. L'ultima cosa sono i testi, scritti da Paul per farli viaggiare sullo stesso oscuro binario della musica. Parlare di musica estrema e Polonia è quasi normalità per un fruitore abituale di metal, la scena a cui appartenete è fra le più prolifiche e si è rinvigorita con l'aggiunta di una folta schiera di nuove leve agguerrite. Cosa spinge una parte così importante del movimento a puntare contro uno dei "mali" più grossi che colpiscono la società? Parlo della religione. Penso che in Polonia un sacco di giovani siano stufi della religione cattolica che vuole avere influenza su ogni aspetto della vita e che costringe le persone a vivere secondo la sua moralità malata. Il metal è una forma di ribellione e una filosofia, che esprime la libertà e il libero arbitrio. Quindi pregare o cominciare a pensare e a sperimentare la vita e l'umanità. Paul è l'unico membro fondatore rimasto in line-up, quali sono i ricordi dei passi iniziali mossi dai Pandemonium? Come era l'aria che si respirava in quel periodo e quali cambiamenti sociali e musicali (in meglio quanto in peggio) pensate ci siano stati da allora? Questo è davvero un argomento che richiederebbe molte bottiglie di whisky per discuterne, penso a questo in un modo molto sentimentale, amico. Percepisco gli anni Novanta come il periodo d'oro del death metal, è stato quando ho incontrato questa musica così aggressiva e oscura che mi ha fatto impazzire e mi ha cambiato la vita. Invece di P2P e di Internet c'erano compagni con registratori a doppio nastro e se non potevi comprare la cassetta, ti veniva copiata dai tuoi amici. A ogni concerto c'era un sacco di gente e c'era sempre occasione di incontrare nuove persone. Credo che sia stato il momento migliore per una vita sociale e per la musica, c'era qualcosa di magico, un'espressività più vera ed era necessario un qualche tipo di sforzo per apprendere notizie sulla band. In questi ultimi giorni è rimbalzato fra i vari media l'ennesimo caso di un ragazzo che avrebbe ucciso un parente a causa della musica che ascoltava. La gogna mediatica da parte dei perbenisti e delle associazioni filo-clericali sono ormai un cliché stantio ma che non molla la presa. Quali sono i valori che riconoscete alla vostra arte? E quali quelli che portate avanti nella vita? Cos'è importante per i Pandemonium come band e in qualità di uomini? Io davvero non credo che la musica possa portare qualcuno a un omicidio. Se qualcuno è in difficoltà o ha una mente deviata anche un bicchiere d'acqua potrebbe ispirarlo a fare qualcosa di stupido. Vuoi sapere cosa ci aspettiamo dal fatto di essere musicisti che toccano un'ideologia satanista? In realtà la cosa principale è la ribellione e che l'uomo sia cosciente. Religione e politica conservatrici mettono la tua mente in catene e non ti è permesso di pensare liberamente e realisticamente, la conseguenza è che non si può davvero avere un'esperienza di vita e non si può capire che l'unico senso della vita è la vita stessa. Come Pandemonium abbiamo molto in comune, idee simili, opinioni, pareri e senso dell'umorismo. Non siamo solo musicisti che suonano in una band, ma anche amici e compagni. Nel "Promo" avete inserito una bella serie di prestazioni live, un dono gradito per chi ama guardare le band suonare andando oltre l'ascolto. Ci sono stati dei live in questi vent'anni di carriera che sono stati particolarmente esaltanti per le formazioni con cui avete condiviso il palco e che vale la pena ricordare? C'è stato anche qualcuno di quei momenti in cui avete avuto la sensazione di venir ostacolati o la giornata era proprio di quelle no? Amico, la vita su una scena è qualcosa di specifico ed è sempre una specie di avventura. Sì, a volte succedono fatti di merda, per quanto riguarda gli aspetti organizzativi per esempio o se qualcuno di noi si ammala, cosa che rende impossibile per noi godersi il concerto e la sua magia, ma la maggior parte delle esibizioni vengono ricordate come fottuti grandi momenti. Abbiamo avuto modo di conoscere un sacco di band che hanno condiviso il palco con noi, per lo più sono persone fantastiche e probabilmente mai dimenticheremo l'enorme festival dove abbiamo incontrato e sostenuto band come Samael, Slayer e Celtic Frost. I concerti sono sempre grandi quando proviamo gioia e soddisfazione tanto quanto il pubblico. Qual è la vostra posizione sul file-sharing, gli mp3 in genere e la gestione della musica su internet? Onestamente, io sono un appassionato di condivisione di musica. E' il modo più semplice per trovare band e album interessanti nell'oceano attuale. Naturalmente, le band mettono le loro canzoni su Youtube o Myspace, ma a volte non è sufficiente per valutare se si vuole davvero comprare l'album. Tra l'altro, molte persone non possono permettersi di comprare tutti gli album che piacciono o non vogliono rischiare di acquistare qualcosa che non arrivi all'altezza delle loro aspettative. Nella maggior parte dei casi però se ascolti gli mp3 scaricati e li trovi interessanti potrai acquistare il cd. Quindi si ottiene l'alta qualità, cover, canzoni, foto e la soddisfazione di apprezzare il lavoro dell'artista. Altrimenti, avrai solo musica virtuale in scarsa qualità invece di un album completo con copertina, booklet e, cosa più importante, il cd originale di alta qualità. D'altra parte, ci sono un sacco di band i cui album sono quasi impossibili da acquistare in Polonia. L'unico modo per fare ascoltare la loro roba è solo il download. E in questo caso la condivisione di musica online è un aspetto piuttosto positivo per le band straniere molto sconosciute. I social network vs passaparola. I primi danno una grande esposizione ma sembrano dei "grandi magazzini mediatici" dove i prodotti vengono messi alla mercé di chiunque, il secondo era uno dei metodi classici (insieme alle riviste) con cui si veniva a conoscenza di nuove band. C'è una sorta di nostalgia per il passato, il vinile è tornato in voga e per fortuna i fedeli all'acquisto del materiale fisico non mancano. Cosa si può dire alle generazioni che si stanno approcciando adesso alla vostra musica in tal senso? Si può ancora educare il più giovane a dare il giusto peso al valore artistico? Certo, potrei raccontare migliaia di storie e lodare i bei vecchi tempi quando ogni album metal era adorato e celebrato anche se era registrato su un nastro analogico, ma non credo che le generazioni più giovani capirebbero. Oggi ci sono troppe band, la musica è molto popolare e ha perso la sua magia in molti casi. E' vero, il vinile è tornato di moda, quindi abbiamo ristampato l'album di culto dei Pandemonium, "Devilri", su questo supporto. L'unica cosa che deve essere fatta è registrare vera, buona e fottuta musica e credo che i fan del metal questo lo capiscano. Sul finire dell'anno dovrebbe uscire "Misanthropy", cosa ci dobbiamo attendere? Preferisco non parlare di aspettative. "2010 Promo" contiene due brani inediti e ha già ottenuto ottime recensioni, quindi non ho paura per il resto dell'album. Abbiamo lavorato a lungo per arrangiare canzoni che spacchino le teste e sono sicuro che i maniaci del metal e tutti i ragazzi che sono alla ricerca di qualche soffio di old school non rimarranno delusi. Progetti a breve termine? I Pandemonium sono in giro a suonare e li vedremo magari anche qui in Italia? Haha, potrebbe essere bellissimo, non abbiamo mai suonato in Italia. Abbiamo già programmato alcune date, ma ci sono ancora un sacco di date libere. Siamo invitati? Vi ringrazio per il tempo concessoci, l'intervista si chiude qui, lascio quindi a voi la parola per un ultimo messaggio. Grazie, amico! I migliori fottuti auguri a tutti i lettori e a tutti i fan del metal in Italia, ci vediamo sui profili MySpace e Facebook e, si spera, in concerto! |
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