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lunedì 18 aprile 2011THE UNBORNInformazioni Autore: Mourning Traduttore: Dope Fiend Formazione Astaroth - Voce, Chitarra Dissaor - Chitarra Storax - Basso, Voce Asmodeo - Batteria Elodia - Tastiere Do il benvenuto ai The Unborn, band argentina di Gothic Doom che in questo 2011 festeggia i suoi quindici anni d'attività, come va ragazzi? Come ci si sente ad essere in giro da così tanto? Ciao a tutti, prima di tutto vi ringrazio per questa intervista e per la vostra attenzione verso di noi. Siamo abbastanza contenti di essere da così tanto tempo nella scena locale, ci sono state molte cose durante questi quindici anni, molte belle e altre meno, ma sentiamo che siamo cresciuti come gruppo e come persone e stiamo vivendo il nostro miglior momento. Cosa vi ha introdotti al mondo metal? Cos'è che vi ha fatto decidere che era la strada giusta per voi? Penso che una delle cose migliori del metal sia la possibilità di mescolare stili differenti di musica, è possibile esprimere ogni singola emozione, dalla rabbia alla tristezza, in una canzone, il che mi rende sicuro della mia scelta. Diamo un po' di notizie sulla formazione, sulla sua storia e sulle release già pubblicate? (Troverete la recensione di "The Second Birth Pt. III" girando per il sito). La band si è formata nel 1996 prima soltanto come un progetto da studio, poi abbiamo deciso di iniziare a suonare dal vivo tutte quelle canzoni, quindi l'idea di una live band si è concretizzata. La trilogia di "The Second Birth" (Pt. I, II e III) è stata pubblicata in maniera indipendente e si può scaricare totalmente gratuitamente dal nostro sito www.the-unborn.com. Negli anni si è verificata una girandola di cambi in line-up notevole, com'è che non si riesce a mantenere una situazione stabile? Divergenze d'idee o caratteriali? E' così difficile portare avanti un progetto in maniera coesa? Sì, è piuttosto difficile gestire personalità differenti, ci sono grandi musicisti, ma a volte ci sono cose come il lavoro regolare, magari una famiglia che non permettono di rimanere nel mondo della musica, non viviamo di musica, oggi è molto difficile gestire i tempi e il denaro che servono per suonare in una band come piace a noi e inoltre ci sono state alcune rockstar fallite che non si adattavano alla nostra idea. Siete già una squadra numerosa (sei musicisti), la scelta di rimpolparla ulteriormente con delle guest a cos'è dovuta? C'è la volontà continua di provare a offrire all'ascoltatore album che siano più completi e sfaccettati possibile? Nei live ci piace fare quello che facciamo in studio, più qualche atteggiamento più aggressivo, e con solo quattro membri non avremmo potuto produrre tutte quelle atmosfere che potete trovare nel nostro album, questo è il motivo principale per cui siamo una band numerosa. Tra l'altro non è molto pratico perché per i produttori di spettacoli è un po' costoso pagare il viaggio e il soggiorno per tanti musicisti, ma a noi piace così. Il blocco massiccio della vostra discografia è composto dalla trilogia denominata "The Second Birth", è legata alla figura dell'Anticristo? Qual è il filo conduttore dei tre capitoli ed è un caso che per ogni disco le traccie siano nove (999 è il numero che viene considerato usuale alla figura già nominata ndr)? Il concetto che sta dietro alla trilogia "The Second Birth" è un po' più profondo dell'immagine comune dell'Anticristo, quella del tipo rosso con le grandi corna sulla testa. E' una trilogia dedicata agli Angeli Caduti e all'arrivo del Messia, è l'oscurità contrapposta alla luce, alle menzogne imposte, è completamente dedicata alle anime libere e ribelli che non vogliono appartenere ad un branco. Questo è il nostro modo di vedere l'immagine dell'Anticristo, è la bellezza dell'Umanità in tutta la sua purezza, la ribellione. Sull'argomento di tre capitoli di nove brani... nulla è stato lasciato al caso. Non ho avuto il piacere d'ascoltare "Principhia Mathematica", l'album si distacca completamente dal trittico di "The Second Birth" o vi è un legame? Su cosa è incentrato? In qualche modo hanno un legame, dal momento che la trilogia è dedicata agli angeli caduti e in "Principhia Mathematica" i testi sono dedicati alla liberazione delle anime umane dei veri ribelli, quelli considerati eretici come Galileo, Copernico e altri scienziati, matematici e astrologi che erano alla ricerca della verità al di sopra della mediocre cecità dei manipolatori religiosi. La religione è la più grande arma di manipolazione al mondo e quindi business. Abbiamo ancora molti modelli comportamentali limitanti ereditati da insegnamenti religiosi, ma che ancor più ci separano come esseri umani. In un mondo metal che visualizza odiernamente il termine gotico con signorine che cantano in lirico, più o meno svestite e con un supporto sonoro che varia dal pop al power, il sound dei The Unborn si contraddistingue per una visione old oriented, molto melancolica, dolciastra ma totalmente priva di sputtanamenti pro-vendita, al contrario è molto bella l'aggiunta di fraseggi folk. Quali sono stati gli ascolti che vi hanno formato? C'erano dischi che giravano continuamente nel vostro stereo e sono diventati i vostri masterpiece? Beh, non possiamo mentire. I Tiamat sono stati un'influenza enorme per noi, poi ci sono stati Pink Floyd, Black Sabbath, The Third And The Mortal e così via, le parti folk provengono dalla musica celtica, un po' dalla musica medievale e dalla musica tradizionale argentina. Cerchiamo di concentrarci sulla fase artistica piuttosto che sul semplice compra-il-mio-disco comunque, oltre al fatto che siamo troppo brutti per posare nudi e cercare di vendere i nostri album in questo modo! Sentiamo il bisogno di esprimere noi stessi attraverso la nostra musica, più che di vendere la nostra musica, se fossimo destinati a fare i soldi con la musica saremmo sul sentiero sbagliato. Come potreste sintetizzare l'evoluzione compositiva nei testi e nella musica dei The Unborn? Quali ne sono stati i passaggi chiave e a chi attribuirne i meriti? Penso che sia stata una progressione logica nel tempo, nel corso di quindici anni e in quattro album abbiamo acquisito un modo per lavorare insieme, anche se il principale compositore della band è Astaroth che costruisce veramente lo scheletro delle canzoni. Lui è una persona con un'ispirazione unica e un'enorme capacità compositiva e ci rende molto facile e divertente il lavoro di arrangiamento delle canzoni. Siete da sempre autoprodotti, devo dire che è strano, data la qualità dei lavori mi sarei aspettato che una label, almeno in passato, vi avesse supportato. Non è mai arrivata una proposta soddisfacente? In realtà non abbiamo mai ricevuto una proposta! Se conosci qualche label interessata per favore dalle il nostro contatto! Un'etichetta locale ha fatto uscire "Principhia Mathematica", ma il risultato non è stato quello che ci aspettavamo quindi abbiamo deciso di gestirci in modo indipendente fino a quando non avremo un'offerta concreta. Non vi è un serio sostegno da parte delle label qui in Argentina, o comunque non sono disposti a dare quello che chiediamo e che non è molto in effetti. Quali sono i traguardi che vi sentite d'aver raggiunto in questi tre lustri d'attività? I momenti più alti che hanno contraddistinto la storia dei The Unborn? Penso che quindici anni a fare musica siano uno degli obiettivi principali che abbiamo raggiunto, ma tutto è così effimero e tuttavia c'è così poco tempo. I momenti migliori sono stati, senza dubbio, quando abbiamo finito la trilogia e abbiamo pubblicato quattro album. Quando abbiamo avuto la possibilità di condividere il palco con band che sono state le nostre influenze come Tiamat, The Gathering, Moonspell è stato un momento molto bello, che ci ha aiutato come band osservando il modo in cui quei gruppi lavorano a un livello più professionale e con più risorse, abbiamo imparato molto guardando queste band che facevano il soundcheck, le loro attrezzature, parlando con i loro ragazzi, comunque è stata un'esperienza eccellente sia musicalmente che personalmente. Com'è la scena metal argentina? Ci sono band con cui avete legami e come funziona dal punto di vista della promozione e dei live la vostra nazione? In effetti abbiamo un ottimo rapporto con altre band. C'è una scena in crescita che è fortunatamente di ottima qualità, gruppi come Lumine Criptica, Solskinn, Tengwar, St. Grial e di molti stili diversi. E' un peccato che non ci sia nessuna promozione da parte dei produttori statali o locali, il pubblico che ama il metal pesante riempie gli stadi con i Metallica e con i Rammstein, quindi credo che sia mancanza di promozione, non si vuole rischiare nulla, fanno più affari portando gruppi internazionali piuttosto che producendo una scena locale. Potete controllare i siti web di queste band e vedrete che professionisti sono. Cosa bolle in pentola per il futuro prossimo? C'è in lavorazione un nuovo disco? Ora stiamo celebrando i nostri quindici anni con alcuni live e stiamo già pensando a ciò che ci aspetta il prossimo anno. Ci sono nuove composizioni, ma per ora siamo più concentrati sul goderci la festa, per quanto possibile. Vi ringrazio per il tempo concessoci, l'intervista è finita, vi lascio la parola per concluderla come meglio credete. Grazie mille dell'interesse per la band, ci auguriamo che tutti coloro che leggeranno questa intervista possano visitare il nostro sito e ascoltare la nostra musica e lasciarci la loro opinione. Auguri a tutti voi e sostenete gli artisti indipendenti. |
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