sabato 16 aprile 2011

PUTRESCENT SECRETANCY - Reconfiguration Of Reality

Informazioni
Gruppo: Putrescent Secretancy
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/putrescentsecretancy
Autore: Mourning

Tracklist
1. Altered States Of Dr. Glass
2. Lack Of Oxygen
3. M361
4. Atom Manipulation
5. No Time In Eternity
6. Invisamode Dysteria
7. The Point
8. Mindravel
9. After Effects
10. Flood Of Nibiru

DURATA: 41:00

Non lasciatevi fuorviare dal monicker Putrescent Secretancy, non c'è traccia di grind, gore e affini nella musica di "Reconfiguration Of Reality", la band statunitense proveniente da Orlando è dedita ad altre sonorità che si nutrono di tecnica e avanguardia.
Impossibile non notare che la fonte principale da cui attingono è la malattia delle soluzioni care ai Meshuggah, tempi sincopati, riff che forse sono in qualche maniera sin troppo similari a quelli proposti dal combo svedese, coniugati con l'impatto del death metal brutale di gente come i Suffocation e le dissonanze che porterebbero a pensare a una qualche influenza Immolation, è un miscuglio intricato, compatto, ben assemblato ma che di sicuro non brilla per originalità.
Le tracce sfruttano le brevi ma repentine accelerazioni del drumming che si divincola al di sotto del reticolato chitarristico, le trame sono fitte sia quando affettano l'aria con un riffing martellante, sia nelle circostanze in cui mettono momentaneamente di lato tale scelta preferendo elaborazioni in cui la melodia riesce a ritagliarsi un suo ruolo seppur non da protagonista.
I Putrescent Secretancy sono buoni musicisti, pezzi come "Altered States Of Dr.Glass", "M361" e "Atom Manipulation", in pratica la parte iniziale del disco, esplicano chiaramente come e dove andranno a parare, il problema di fondo in un album come "Reconfiguration Of Reality" è che dopo un primo ascolto sorprendente ed efficace, nei successivi la tensione inizia a calare.
L'interesse non viene più sollecitato se non da qualche sparuta soluzione che si discosta dai clichè ripetuti più volte come avviene in una "No Time In Eternity" che condita da blastati velocissimi e synth a tappeto assume una forma symphonic black o con i grevi rallentamenti di "Invisamode Dysteria", due dei momenti che saltano all'orecchio spostando il tiro, seppur per brevi spezzoni, dalla ripetuta marea di riff che percorrono il sentiero battuto e ribattuto.
Se lo strumentale "Lack Of Oxygen" esalta il lato ragionato ed evoluto, il secondo "The Point" è più istintivo, ferale nello sfuriare irrefrenabile che in alcuni frangenti ne assume il totale controllo, si arresta, crea atmosfera e fa fuoriuscire materia psichedelica sino a quel momento celata.
Nella seconda parte del platter l'animo brutale prende più volte il sopravvento cercando di contrastare il ripetersi del già sentito meshugghiano e in parte vi riesce portando a conclusione il disco con una discreta "Flood Of Nibiru".
Siamo davanti a un debutto con i pregi e difetti di chi affronta tale incombenza, da un lato abbiamo tecnica, composizioni che suonano bene e una formalità che non da adito a lamentele particolari, dall'altro una personalità in molti casi latente, sin troppo riconducibile alle formazioni da cui prende corpo e una freddezza che in più occasioni sterilizza un "Reconfiguration Of Reality" che sarà anche orientato verso il math ma risulta in certi casi troppo meccanico.
I Putrescent Secretancy possiedono indubbiamente talento, le idee su ciò che vogliono suonare sono chiare. adesso hanno bisogno del tempo per farle maturare e dar loro una identità che sia personale anche solo in parte, c'è bisogno di far percepire la propria presenza, il rischio è quello di rimanere una buona band che non ha il coraggio di mettersi in gioco facendosi assorbire dal calderone dei "vorrei ma non posso". Ne vale la pena?

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