Informazioni
Gruppo: Darkside Of Innocence
Anno: 2009 / 2010
Etichetta: Autoprodotto / Grailight Productions
Contatti: www.myspace.com/darksideofinnocence
Autore: Fedaykin
Tracklist
1. Act I - Inferno
2. Act I.I - Angel Of Sin
3. Act I.II - The Eve To A Colder Epoch
4. Act II - Once Upon Havoc And Despair
5. Act II.I - An Impending Commence For Decay
6. Act II.II - To Her Spawn In Full Submission
7. Act III - The Chosen Path Led Forth Devastation
8. Act III.I - ...Of A Cursed Dawn Eclipsed
9. Act IV - To Bid Valia A Last Farewell
10. Act IV.I - A Howling Hymn For Aneon's Awakening
11. Act V.I - In Nomine Dementia
12. Act V.II - Bloody Mistress
DURATA: 58:45
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Nonostante chi scrive non sia affatto un luminare nell'ambito specifico in cui si colloca la band, risulta evidente che il suo sound sia pesantemente riconducibile a quelle sonorità diventate famose grazie agli inglesi Cradle Of Filth. Il genere proposto, che la band auto-definisce "Gnostic Metal" per via dell'argomento trattato, non si discosta più di tanto da quel tipo di Black Metal fortemente sinfonico dalle marcate tinte Gothic; ad uno stridente cantato in scream su base ritmica tipicamente Black, infatti, si accosta la suadente voce di Sara Henriquez, mentre l'elemento sinfonico, portato avanti incessantemente con l'uso di tastiere e melodie di sottofondo, diventa in certi casi preponderante, come nel caso dei brevi intermezzi di introduzione ad ognuno degli "atti" che compongono l'album.
Se è vero quindi che l'originalità, di per sè, non è il punto cardine dell'album, è assolutamente necessario notare la qualità davvero impressionante del prodotto, che, per la maturità che dimostra, non sembra affatto un album di debutto: i diversi elementi, infatti, sono bilanciati con molta sapienza, il sound, reso in realtà molto accessibile dall'impronta estremamente melodica che viene data anche ai suoi lati più crudi, è convincente e potente, e tecnicamente l'album è impeccabile; l'atmosfera è cupa, oscura, decadente, ma per tutta la durata del disco il lavoro di chitarre e tastiere non smetterà mai di creare una trama molto elaborata e mai banale, con picchi quasi progressivi. Già dalla prima traccia, "Angel Of Sin", il gruppo mette in evidenza tutte queste caratteristiche, proponendo un rapido alternarsi di cantati e di ritmiche differenti, ma senza mai perdere di vista la struttura e il messaggio di fondo.
Inoltre, il gruppo mostra anche una certa sensibilità teatrale nell'album, che emerge nelle parti di narrato sparse nel disco, come anche in quel capolavoro che è "In Nomine Dementia", un pezzo che musicalmente si discosta moltissimo dal resto del disco e in cui una disperata voce piangente viene accompagnata da una lenta e incessante sinfonia di tastiere e ritmiche per lunghi tratti Doom Metal, e la cui carica emotiva rende quasi di troppo la traccia successiva, la conclusiva "Bloody Mistress". Infine, dal punto di vista dei testi l'album non lascia a desiderare, per quanto sia resa necessaria una lettura molto attenta degli stessi, espressi in un linguaggio che risulta molto criptico, anche se perfettamente adeguato all'atmosfera; in essi, proprio a confermare il lato più teatrale dell'album, sono presenti dei personaggi ricorrenti che interagiscono tra loro in un susseguirsi di immagini diverse, ma si fatica molto a trovare un filo conduttore vero e proprio.
Insomma, la cura minuziosa dei dettagli, la varietà, la maturità compositiva e l'ottima produzione rendono questo disco un prodotto davvero interessante e godibile. I Darkside Of Innocence hanno già dichiarato di essere al lavoro sul prossimo album, e ci si augura davvero che sappiano replicare la qualità espressa in questo lavoro di debutto.