lunedì 11 aprile 2011

HUNGRYHEART - One Ticket To Paradise

Informazioni
Gruppo: Hungryheart
Anno: 2010
Etichetta: Tanzan Music
Contatti: www.myspace.com/hungryheartofficial
Autore: Mourning


Tracklist
1. Stand Up
2. One Ticket To Paradise
3. Let Somebody Love You
4. Boulevard Of Love
5. A Million Miles Away
6. Angela
7. Love Is The Right Way
8. Let's Keep On Tryin'
9. Just A Little Closer
10. Get Lost
11. Man In The Mirror
12. You Won't Be Alone

DURATA: 56:25

Credo sia capitato a tutti gli amanti della musica di ascoltare una volta nella vita l'album di un progetto solista prima magari d'aver avuto modo di conoscere la realtà band in cui quell'artista aveva trovato la propria dimensione, per il sottoscritto è stato così con gli Hungryheart che a dire il vero non conoscevo se non per qualche pezzo dell'album di debutto ma che non avevo approfondito.
L'aver avuto occasione di recensire il disco solista di Mario Percudani, "New Day", mi ha consentito di avvicinarmi anche a questa realtà che fa del sound eighties il comandamento portante del sound.
"One Ticket To Paradise" è il secondo tassello dell'avventura che Mario e il cantante Josh Zighetti (guardando la foto nel booklet mi ha ricordato il grande scomparso Michael Hutchence degli australiani INXS), accompagnati per l'occasione da una nuova sezione ritmica composta da Steve Lozzi al basso e Paolo Botteschi alla batteria subentrati a Lele Meola ed Emilio "Pingo" Sobacchi, ci offrono, una serie di canzoni dai ritornelli accattivanti che ti rimangono in testa, vibranti, sempre in bilico fra il rock che sa graffiare e quello dotato di una dolcezza velata di malinconia, una tracklist che con spada e fioretto trova continuamente il modo di entrare in contatto con l'ascoltatore.
L'on air d'approccio con l'album è stato spiazzante, a esser sincero non sono un costante fruitore di questo genere, ogni volta però che inserisco nel lettore un platter di questo tipo mi sento catapultato negli anni pre-adolescenza, il periodo in cui la tv italiana (Italia 1) ancora non troppo "trash" nell'animo mandava in onda una serie di film del periodo anni Ottanta in cui i pezzi di gente come Bon Jovi, WhiteSnake, Van Halen, Toto, Europe, Journey erano la colonna sonora.
E' stato quindi come tornare un po' bambino che ora possiede però un numero di ascolti fatti col tempo che mi hanno dato il modo d'apprezzare al meglio la varietà (pur se non sempre distaccata dal seguire i canoni stilistici dettati dai nomi portanti dello stile) di una proposta che ti permette di cantare a squarciagola pezzi come l'opener "Stand Up" e "Angela", godere dei brani di stampo più classic quali "Just A Little Closer" e "Get Lost" precedute da una hard-rockeggiante "Lets'Keep On Tryin'" facendo sì che il tutto si svolga in maniera così naturale e scorrevole da venir assorbito con estrema facilità, l'importante è tenere l'orecchio ben teso.
Interessante l'uso della dobro che da quel tocco lievemente country a "Love Is The Right Way", potevano poi esser assenti a questo tripudio eighties le ballad? Assolutamente no, "One Ticket To Paradise" vanta una efficacissima, suadente e ruffiana "Love Is The Right Way" e un'acustica ed emotivamente ancor più intensa "You Won't Be Alone" che hanno per contraltare gli episodi con più grinta e ritmi andanti come la titletrack e "Boulevard Of Love” mentre una "Million Miles Away" si pone al pari di una via di mezzo fra le due facce ma fa segnalare un lavoro di batteria di livello superiore.
Se all'esaltazione prodotta dalle note combinate la partecipazione di Marco Tansini, nome di cui avrete già letto nella recensione di "New Day" ma che non ha bisogno di molte presentazioni, insieme a quella di artisti quali Nicolò Fragile (Gotthard) e Alessandro Del Vecchio (Edge Of Forever e Moonstone Project), che oltre operare dietro i tasti si è occupato del mixaggio, e aggiungete che il master è stato affidato a Michael Voss (Mad Max, Casanova, Bonfire), vi renderete conto sempre più d'avere fra le mani un piccolo gioiellino curato nei minimi dettagli.
Gli appassionati ammiratori delle sonorità hard melodiche hanno negli Hungryheart una fonte di sicura soddisfazione, mi toccherà reperire il debutto perché con "One Ticket To Paradise" questi ragazzi hanno acquisito un nuovo fan!!!

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