Informazioni
Gruppo: Deadly Remains
Titolo: Severing Humanity
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Deep Send Records
Contatti: facebook.com/DeadlyRemainsOfficial
Autore: Mourning
Tracklist
1. Home Invasion
2. Cosmic Necrosis
3. Severing Humanity
4. Human Trafficking
5. Equilibrium Obsolete
6. Instincts Of Flesh
7. Memories Of Defilement
8. Apocalyptic Birth
9. Psalm Of Impurity
10. Scriptures Of Foreign Tongues
DURATA: 39:11
I Deadly Remains sono tornati, due anni trascorsi forse a decidere cosa suonare ma son tornati. La formazione californiana infatti cambia il tiro e aumenta la brutalità, il death thrashato degli esordi viene praticamente ammorbato da una svolta totalmente devota alla cattiveria dai risvolti tecnici; è quindi con una realtà che sembra nuova di pacca che andremo a incrociare l'udito e "Severing Humanity", questo è il titolo del successore di "Before The Nothing", non lascia dubbi partendo in quarta con "Home Invasion".
Quello che appare evidente è che il quartetto sia migliorato molto dal punto di vista compositivo, è più vario, le dinamiche maggiormente incisive e il lavoro di basso di Chris Dericco accoppiato con la motrice in costante rotazione del drummer James Royston impianta delle basi che sia per impatto che evoluzione permettono alle chitarre di Josh Kerston e Ian Andrews (quest'ultimo ricopre anche il ruolo di cantante) di ammassare tonnellate di riff in possesso di un'unica pecca: sanno un po' di già sentito. Questo fatto ci distoglierà dall'ascolto? Non credo.
Non è facile distinguere l'operato della band dalle miriadi di formazioni di stampo similare che escono ogni anno in questo mondo, del resto è però impossibile non riconoscere loro la capacità di creare brani coinvolgenti. In questo caso sarebbe stupido non tener conto della validità della proposta contenuta nell'accoppiata martoriante composta da "Cosmic Necrosis" e dalla titletrack, in "Equilibrium Obsolete" dove è spiccata la vitalità del basso di Dericco con frazioni dissonanti e rallentamenti ad alimentarne l'incedere altalentante, nella più scatenata nei cambi di tempo "Istinct Of Flesh", per non parlare di "Memories Of Defilement", brillante nella fasi solistiche e della strumentale "Psalm Of Impurity" che fa sfoggio della tecnica affinata dai Deadly Remains.
Senza mezzi termini, lo dico con sincerità, i primi ascolti sono stati davvero esaltanti, col tempo però ci si accorge di come molte delle soluzioni applicate e alcune sbavature di troppo, probabilmente dovute al tentativo di strafare, facciano un po' perdere contatto con i pezzi.
"Severing Humanity" è un buon album, gli amanti del genere lo apprezzeranno quanto apprezzeranno la versatilità messa in mostra dai Deadly Remains, per raggiungere le vette c'è tempo e a quanto pare gli statunitensi sembra proprio vogliano farci un pensierino, ci riusciranno? Vedremo.