Informazioni
Gruppo: Orbis
Titolo: The Unquestionable Chapters Of A World Forgotten
Anno: 2012
Provenienza: U.K.
Etichetta: Darkness Shade Records
Contatti: Sito - Streaming Album - Darkness Shade Records
Autore: Akh.
Tracklist
1. Intro
2. Dust Of This Earth
3. Death Of Planet Earth
4. Tunnel Of Darkness
5. Outro
DURATA: 50:00
Quest'anno è stato veramente interessante francamente, se non posso dire di aver ricevuto eccessivi scossoni dalla musica mainstream, al contrario nei vari strati del mondo sotterraneo ho trovato diversi elementi molto intriganti. Uno di questi sono sicuramente le etichette che promuovono le loro uscite in cassetta. Quest'oggetto, che è indubbiamente di culto per noi di qualche lustro fa, è un attrezzo quasi estinto ma che resiste ancora grazie alla passione di operatori di nicchia che rimangono inossidabili a certi attacchi tecnologici di ultima generazione.
Senza aver grosse notizie quindi (per non dire nessuna) mi appresto ad ascoltarmi il lavoro degli Orbis, presunto progetto albionico, che giunge al suo esordio.
Il nastro si presenta bene, confezionato con cura, logo stampato e copertina professionale che rimanda immediatamente alla produzione musicale, con un'aria soffusa e quasi romantica della morte, in quanto la proposta si piazza indubbiamente nel regno dell'Ambient Drone.
La piccola porzione di testo ci svela che questa è una musica visionaria, il cui concetto si sviluppa attorno ad un unico tema: l'oscura distruzione e la pianificazione della morte attraverso tempeste apocalittiche (e non) del nostro piccolo globo; le note si piegano indubbiamente a narrarci il sunto di tutto questo.
I brani sono scuri, malati, ipnotici, criptici, duri, ed eccetto il breve intro hanno una discreta durata media (oltre i dieci minuti) con cui irretirci e bordate di droni martellanti che vengono modulati a seconda del momento (cosa che non sempre avviene in altre circostanze). A mio parere ciò mantiene vigile l'attenzione dell'ascoltatore e pure una certa forma canzone nonostante l'aria glaciale perennemente antiumanizzante; "Death Of Planet Earth" ne dà una certa riprova.
Si evince dopo vari ascolti attenti l'alone del "creatore" di Orbis, si percepiscono ombre moleste ed emotività quasi silvestri, infatti la cosa interessante di questo lavoro è che viene miscelato fortemente lo spirito nero e nefasto dei primi lavori Dark Ambient (scuola Cold Meat Industry giusto per intenderci) con i piu moderni suoni ciclici, ma sempre indirizzati a ricreare atmosfere asfissianti, gelide e catacombali: è un po' come unire i primi brani D.A. di Vikerness a modulatori sonori più prestanti e secondo me in "Tunnel Of Darkness" ciò viene perfettamente evidenziato.
La desolazione di "Dust Of This Earth" è tangibile e il fattore la fa risaltare è quella sensazione di "suonato" come dicevo poc'anzi.
Lo spirito di questo lavoro è chiaro: ammantare il pianeta di rovine e solitudine, una landa distrutta e ricolma di macerie dove l'artefice possa trascorrere i momenti più intimi della propria esistenza, passeggiando sopra una coltre di devastazione e morte, riuscendo a convogliare i propri incubi in questo immaginario.
"The Unquestionable Chapters Of A World Forgotten" è una lastra impeciata, un olezzo maleodorante, un frutto marcescente, una landa abbandonata, una notte senza confine.
Se ciò vi aggrada, fate vostra una delle cento copie, tirate fuori dalla vostre putride cantine il vecchio mangianastri e alzate i volumi di questa mortifera tape calandovi nel suo gelido mondo.