Informazioni
Gruppo: Svyatogor
Titolo: Doctor Veritas
Anno: 2012
Provienienza: Russia
Etichetta: Svarga Music
Contatti: myspace.com/svyatogorband - realmusic.ru/svyatogor
Autore: Akh.
Tracklist
1. In Memory Of Fallen Heroes
2. Word Hard. Eat. Watch.
3. The Manifesto
4. Doctor Veritas
5. Nor Fire, Nor Sword
6. Awoke Incoming (Antarctic Solitude)
7. Spit And Forget
8. Inevitability
9. La Concupiscence
10. Reincarnation Of Thoughts
DURATA: 51:45
Giungono al terzo disco i russi Svyatogor grazie alla Svarga Music, non conosco il loro precedente materiale quindi mi immergo immediatamente in questo nuovo lavoro. "In Memory Of Fallen Heroes" parte immediatamente alla grande, maestosa, riuscendo nel difficile compito di miscelare parti Thrash, B.M. epico, stacchi di metallo moderno e accenni folk a tratti anche robusti; a mio avviso uno dei brani migliori del lavoro è proprio questo, grazie al gran tiro di certe melodie e ad arrangiamenti dal sapore Melodic Death. Anche il secondo episodio "Word Hard. Eat. Watch." non è male, miscela ritmiche dal sapore Dimmu Borgir a soluzioni cachty dal piglio modernizzante, pure in quel rimando simil popolare accelerato, prima di ripartire a spingere per il finale.
La produzione sorregge benissimo gli strumenti, per potenza, corposità e cristallinità dei suoni, quindi si possono godere le indubbie qualità tecniche che vengono palesate in tutto il cd, ma soprattutto nella atheistiana "The Manifesto" in cui l'influenza di Shaefer & Co. si può percepire grazie al riffing tagliente e multiforme, su cui i nostri si divertono come dei pazzi. Quest'ultimo termine pare essere la variante, la mina vagante di questo "Doctor Veritas", infatti nel procedere dell'album la struttura dei brani o certi arrangiamenti strumentali prendono pieghe non sempre prevedibili (con microschegge schizzoidi di fiati o sax, come in chiusura di disco), ma il tutto è veramente un vorticare di generi musicali, che scherza e frustra l'ascoltatore, senza dargli un vero e proprio appiglio se non nella robustezza generale di fattura orgogliosamente metal, come nell'occasione di "Nor Fire, Nor Sword".
Dalle sortite furibonde dei primi pezzi si passa man mano a situazioni maggiormente rallentate e atmosferiche, ad esempio nella titletrack, in questi casi alla vena solista si sposano chitarre massicce o giri di basso molto groovy ed a tratti jazzy; la voce di Arius sferza continuamente l'aria e non si concede fortunatamente coretti, ma anzi cerca di ampliare la propria gamma donandoci un lavoro vario e performante. Certo che molti nomi salgono in mente, ai sopraindicati aggiungerei i mai troppo menzionati Mourning Sign, i Dark Tranquillity (ascoltare "La Concupiscence/Lust" e forse mi darete ragione), un vago sentore di Amorphis, a volte i primissimi Sentenced (qui però credo di essere giunto al delirio e qualcuno mi manderà a defecare!) sino ad abbracciare a tratti il Death Metal di stampo europeo in toto. Il tutto è condito da "quintalate" di classe e sperimentazioni più moderne e non.
Gli Svyatogor sanno il fatto loro come si evidenzia in una carica e sostanziosa "Awoke Incoming (Antarctic Solitude)" in cui alcune soluzioni più classiche si abbinano al resto del brano, rendendo omaggio alla prima decade del metallo estremo, pur mantenendo il proprio trademark fatto anche di pennate spaccavertebre. A questo proposito si veda "Spit And Forget" dove le molteplici influenze affiorano in maniera prepotente e ben l'immaginiamo all'opera dal vivo, luogo in cui devono farsi veramente valere. Altro tassello di pregevole fattura è l'emozionate e furiosa "Inevitability" grazie ai suoi ricchi intrecci, assalti e rallentamenti, elementi comuni anche alla conclusiva e vibrante "Reincarnation Of Thoughts" che assume spessore e virulenza anche grazie al taglio dell'idioma russo, scelta che apprezzo sempre e che valorizza appieno il pezzo.
In generale consiglio questo disco a chi ama musica tecnica ma con una certa versatilità intrinseca, poggiata su solide basi di metallo melodicamente adrenalinico e vitaminizzato. Le qualità i ragazzi le hanno, ancora non siamo al loro capolavoro però le potenzialità fanno ben sperare, intanto sono sulla buona strada e "Doctor Veritas" è qui a dimostrarlo.