Informazioni
Gruppo: Offending
Titolo: Age Of Perversion
Anno: 2012
Provenienza: Francia
Etichetta: Deepsend Records
Contatti: facebook.com/pages/OFFENDING/150646044483
Autore: Mourning
Tracklist
1. Infested By His Burden
2. Within This World
3. Modern Enslavement
4. Dominion XXI
5. Religion Depravity
6. Age Of Perversion
7. Hopeless Submission
8. Raped By Religion
9. Devotion
DURATA: 41:24
La Francia si sta dando un bel da fare in ambito death metal, fra revival old school (si vedano gli Affliction Gate), formazioni ultratecniche come i Gorod e gente che tira fuori dischi particolari in serie alla Gojira, i frutti di una scena maturata nell'ultima decade più che nelle altre si raccolgono portando con sè parecchi consensi.
In questo florido ambiente sono nati gli Offending, la band ha all'attivo due demo (l'omonimo del 2005 e "The Destruction Of The Human Spirit" del 2007), il debutto "Human Concept" rilasciato nel 2010 e nel 2012 affronta la seconda avventura full pubblicando "Age Of Perversion", ancora una volta con il supporto della Deepsend Records.
La line-up dei transalpini vede al suo interno musicisti navigati, citare act quali Reverence, Sael, Quintessence, Asmodé, Decrepit Spectre, B.S.D. e Annthennath nei quali militano o hanno militato ci permette di comprendere come non manchino le carte in regola per far bene, anche se si cimentano in un genere che si distacca dalla malignità del black per affrontare tematiche anti-religiose e brutali in altra forma.
È altresì vero che con il background artistico che si portano sulle spalle attendersi un disco che fosse cupo ed esprimesse la sua cattiveria tramite atmosfere malevole era auspicabile, è evidente che la Florida abbia ispirato parecchio il combo, tanto da poter menzionare Morbid Angel e Immolation fra i vari nomi da chiamare in causa. Abbiamo a che fare infatti con un death metal minaccioso e violento ma tecnicamente anche ben più che discreto.
L'opener "Infested By His Burden" si cala perfettamente nella parte da recitare presentando il platter come una scura e accattivante opera che ambientalmente, sfruttando dissonanze e randellate, riesce a essere convincente; manca forse di originalità e del piglio delle grandi "corazzate" del passato però si muove bene, a sostegno della prima impressione giungono a dar manforte un altro paio di episodi di discreta fattura.
A seguire difatti troviamo una tripletta dai buoni intenti che vede susseguirsi "Within This World" dall'appeal "moderno" a tratti militaresco e una parentesi solistica indovinata, "Modern Enslavement" che persegue le stesse coordinate e "Dominion XXI" nella quale è la vena melodica a fare la differenza. Tutte tracce poste nella prima parte della tracklist? Già, questo è uno dei difetti di "Age Of Perversion", dalla metà in poi si percepisce un appiattimento, la proposta si mantiene arcigna e sprigiona ancora quella dose dovuta di emotività plumbea, però non colpisce né affonda come avvenuto in precedenza. "Religion Depravity" e "Hopeless Submission" si lasciano ascoltare ma non spostano l'ago della bilancia da nessuna parte e bisogna attendere il finale con lo strumentale "Devotion" e il suo assolo caldo e avvolgente per riaccendere i sensi, peccato dopo vi sia la fine.
"Age Of Perversion" è un album gradevole che non farà storcere il naso ai puristi del genere né terrà lontano chi predilige suoni più odierni, la produzione sarebbe potuta essere migliore, in fin dei conti però il risultato si fa ascoltare e non è da una scontata "botta e via".
Vi capitasse fra le mani questo disco degli Offending a un prezzo "onesto", potreste anche farci su un pensierino.