Informazioni
Gruppo: Ibridoma
Titolo: Night Club
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Sg Records
Contatti: facebook.com/ibridomaofficial
Autore: Mourning
Tracklist
1. Eagles From The Sky
2. Cold Light Of Moon
3. Night Club
4. Seven Days Of Death
5. Why Do You Feel Alone?
6. Last Supper
7. Businessmen
8. Face To Face
DURATA: 32:11
Aristocrazia aveva avuto modo di apprezzare i maceratesi Ibridoma nell'anno del debutto omonimo, era il 2010 e "Ibridoma" veniva recensito dal sottoscritto.
È trascorso un biennio, la formazione è maturata, i puntelli sono stati inseriti dov'erano assenti e il momento per dare alle stampe il secondo disco è perfetto, "Night Club" è stato rilasciato ma... c'è il ma.
Mettiamo sul piatto della bilancia ciò che va e ciò che non va: le note positive del platter sono rappresentate in primis dalla produzione stavolta veramente ottima, l'operato di Michael Baskette (Ratt e Stone Temple Pilots) è ineccepibile, seguita a ruota dal songwriting ora più fluido e coinvolgente nel quale si percepisce appieno la voglia di realizzare dei brani che si possano cantare e ricordare con semplicità.
Gli Ibridoma in questo riescono perfettamente anche grazie a una prestazione strumentale e vocale, Christian rimane croce e delizia dell'ascolto con la sua ugola che o si ama, o si odia, che ha fatto un netto passo in avanti rispetto al recente passato.
È talmente ben oliata che trovare un episodio "skippabile" nel disco è impresa ardua, forse la titletrack è un po' sottotono ma è integrata alla grande nella tracklist, eppure quest'assenza di attimi di stanca non evidenzia la presenza di "hit" vere e proprie che nell'esordio erano rappresentate da capitoli quali "Jenny" e l'italiana "Ibrido".
Proprio da quest'ultimo brano citato inizio per discutere i lati negativi, comprendo infatti che l'inglese sia una lingua sicuramente più adatta per attirare su di sé una più larga fetta di "follower", c'è però da dire che quel pezzo oltre ad essere per il sottoscritto il simbolo di una band che crede nell'uso della propria lingua, è anche un'ottima traccia, probabilmente la migliore composta sinora, era quindi auspicabile trovare una sua "parente stretta", invece in "Night Club" si è deciso di perseguire una strada forse più sicura, non per questo del tutto più facile ma che ha livellato ulteriormente i valori rendendo la scaletta ancor più omogenea.
Peccato, c'era un'impronta fortemente personale che è stata spinta fuori dai giochi.
Ripeto, il platter è gradevolissimo, il contrasto fra le atmosfere malinconiche e dolciastre di "Cold Night Moon" e quelle più decise, prestanti e passionali di "Seven Days Of Death" e "Why Do You Feel Alone" è da gustare più e più volte, non vi mancheranno il modo e il tempo di rimetterlo su, "Night Club" si fa ascoltare e riascoltare, caratteristica da non sottovalutare al giorno d'oggi.
Se volete un buon disco heavy metal da far girare nello stereo gli Ibridoma piazzano la loro candidatura per occupare quel posto, lo stile c'è, la personalità di sicuro in futuro spiccherà maggiormente, auguro quindi loro che il successore di "Night Club" sia l'album della definitiva consacrazione, nell'attesa alzo il volume e ripremo "play"!