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lunedì 18 aprile 2011DARK COVENANT - Eulogies For The FallenInformazioni Gruppo: Dark Covenant Anno: 2011 Etichetta: Emanes Metal Contatti: www.myspace.com/darkcovenantdoom Autore: Mourning Tracklist 1. The End-Time Congregation (Intro) 2. Forever Amongst The Ruins 3. Visions Of Salvation 4. Ascension Denied 5. Black Raven 6. Perennial Solitude 7. Black Sun Rising 8. A Broken Sword Reforged 9. Dirgevows (Outro) DURATA: 47:04 I Dark Covenant sono una formazione canadese di Epic Doom, non sono un monicker nuovo per la nostra 'zine, ai più attenti non sarà sfuggita la recensione del demo 2009 (http://aristocraziawebzine.blogspot.com/2010/06/dark-covenant-demo-2009.html) dove già la band mostrava di essere una creatura derivativa sì, ma con le idee ben chiare in testa. Sono trascorsi due anni da quell'uscita e il 2011 li consacra con il rilascio del debut "Eulogies For The Fallen", in tracklist troverete le "vecchie conoscenze", i quattro pezzi della demo, più cinque ancora mai ascoltati e intanto la formazione è passata dall'essere un quartetto al divenire un trio dopo la defezione del secondo chitarrista JS. Le influenze della band le citai al tempo e bastano solo i nomi di Candlemass e Solitude Aeturnus in primis a riassumerle, la direzione perseguita è rimasta coerente, ben salda ai fasti eighties del Doom, tralasciando intro ("The End-Time Congregation") e outro ("Dirgevows"), la scaletta punta i piedi soprattutto nei due episodi che trainavano anche il lavoro primorde, sono infatti "Black Raven" e "Perennial Solitude" a elevarsi, sia considerando la struttura che il lato atmosferico sono le canzoni che forniscono le dovute garanzie bissando il valore della versione antecedente. Il combo sa perfettamente come districarsi, sceglie la via forse più conosciuta per rappresentare la propria vena doomica, quello che rende interessante il platter è il gusto prettamente retrò sotto tutti i punti di vista. Mettendo su i vari brani, si passi da "Vision Of Atlantis", "Ascension Of Denied" e "A Broken Sword Reforged" per citare solamente gli "ultimi arrivati", la sensazioni d'esser calati all'interno del panorama old school più ortodosso da un lato evidenzia le mancanze della band: personalità latente, un cantato decisamente buono ma non paragonabile né a quello di Rob Lowe per potenza, né a quello di Johan Langquist per teatralità, si notano affinità stilistiche e la voglia di Vjohrrnt Wodansson di far rivivere quella decade anche tramite la sua prestazione, non è lontano dal riuscirci, è un singer discreto senza ombra di dubbio, ahimè la classe è una cosa naturale, si può crescere e maturare ancor più nei vari aspetti d'approccio ma quella è una dote che o si ha, o non si ha, poco da fare in tal senso. Dall'altro esalta le capacità di una band che pur "rispettosa" dei canoni in toto, produce della musica piacevolissima d'ascoltare per gli sfegatati del genere. La produzione avrebbe potuto dare più spazio al drumming, in certi frangenti leggermente chiuso da una visione "guitar-oriented" ma complessivamente il sound regge bene la botta. "Eulogies For The Fallen" è la conferma che i Dark Covenant sono un'ancora di salvataggio per coloro che sono stufi e hanno saturi i "satelliti" di dover vedere pseudo gothic/doomster intasare la scena con voci liriche femminili o spacciando per paesaggi desolati isterici piagnistei, è un tuffo nei ricordi, realmente epico, realmente Doom e chi è fedele alla cara vecchia scuola lo amerà di sicuro, io sono fra questi. |
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