lunedì 18 aprile 2011

KEEP OF KALESSIN - Reptilian


Informazioni
Gruppo: Keep Of Kalessin
Anno: 2010
Etichetta: Nuclear Blast
Contatti: www.keepofkalessin.no - www.myspace.com/11460769
Autore: Akh

Tracklist
1. Dragon Iconography
2. The Awakening
3. Judgement
4. The Dragontower
5. Leaving The Mortal Flesh
6. Dark As Moonless Night
7. The Divine Land
8. Reptilian Majesty

DURATA: 56:57

Tornano i norvegesi forti del loro contratto su "Nuclear Plast" (anche se va detto che l'ultimo Immolation si è salvato alla grande!!!), dopo un insipido "Kolossus".
Abbandonate le sonorita' Bm degli esordi, adesso il quartetto si propone con una sorta di "extreme epic metal" in cui varie influenze musicali trovano sbocco e sicuramente cercando di appetire nuovi fans metallici provenienti da vari generi.
L'obbiettivo del gruppo è manifesto, riempire nei cuori degli appassionati di C.O.B. o C.O.F. come anche di Dimmu Borgir ed ultimi Immortal le lacune e gli aborti musicali recentemente riproposti dai suddetti gruppi.
La proposta è sicuramente di presa, Obsidian sa farsi valere con la sei corde, ed il suo stile "flamencato" riesce nell'intento di donare spessore al riffing intricandosi fra ritmiche e linee soliste in maniera sicuramente originale per la proposta offertaci.
La saga del Kalessin (per chi fosse a digiuno di tale nozioni vedasi la trilogia fantasy di U.Leguin) abbia inizio quindi; i pezzi devo dire immediatamente che sono efficaci, tecnici, ben calibrati, ben suonati e da non ignorare..., belli sparati, cosa non da poco data la proposta mainstream.
Prendete ad esempio i migliori brani tratti da "Armada" e da "Kolossus", spruzzateci sopra una maggior vena epica, una ridimensionata alla vecchia eterogeneita' vocale (la voce alla Lemmy proprio non ci incastrava niente nelle precedenti uscite; ma qui la prestazione vocale è assolutamente altisonante), gli inserimenti azzeccatissimi di cori puliti nei refrain, ed una produzione robusta e cristallina fatta ad "arte"; e ci ritroveremo di fronte a questa bomba ad alto voltaggio, a cui la schiera di defender non potra' sottrarsi.
Certo bisogna dire che qua troviamo un trio di pezzi in apertura ("Dragon Iconography", "The Awakenin", "Judgement") al fulmicotone, cui i seguaci non tarderanno ad imparare a memoria le strofe da urlare a squarciagola in qualche festival, soprattutto la spudoratamente radiofonica "The Dragontower" non tardera' a mietere vittime in tal senso.
A parte certe ruffianerie, il disco suona alla grande per un vecchio giocatore di ruolo come il sottoscritto, l'epicita' scorre trionfale ed imponente e se non facciamo caso a certi ammiccamenti ed autocompiacimenti, la voglia di immaginarsi uniti a tirar dadi sotto il vessillo del vecchio drago è davvero fortissima.
Sorprendente è "Dark As Moonless Night" in quanto l'arpeggio tira fuori sensazioni di tiamattiana memoria ("Astral Sleep" docet), per donarci un brano atmosferico e potente dalle sfumature "deathy", tanto da spingere a linee piu' growl che ben s'incastrano alle melodie che si disegnano.
"The Divine Land" è un inno in cui le clean vocals fanno valere tutta la loro imponenza su un tappeto ritmico al fulmicotone, in cui la chitarra si esibisce in linee davvero ficcanti a cui non ci si potra' che sottomettere con un headbanging furioso, fino all'ingresso dei suggestivi cori.
La chiusura viene affidata (come spesso succede) alla lunga "Reptilian Majesty", dove tutto quanto cio' che si è ascoltato fino ad ora viene esaltato in forma di suite, dove si potra' passare da stacchi di scuola Emperor ad un lead di scuola D.Gilmour, a passaggi stoppati, nonche' tornare a furiose cavalcate su cui levare in alto le nostre mani a forma di "corna".
Kalessin, il suo sguardo sapra' mesmerizzare pure voi?

Come detto, un album che ha un target preciso (con i suoi pro ed i suoi contro), sicuramente molto piu' degno di nota dei vari cd immondizia che i "favolosi quattro" sopra indicati oramai hanno l'abitudine di donarci e donarvi.
I Keep Of Kalessin hanno lanciato il guanto di sfida al trono degli "Dei", sapranno conquistarlo? Con questo trionfale "Reptilian" sicuramente sapranno espandere i loro territori e chissa' che qualche vecchia corona non rotoli stritolata nelle spire del "Dragone".

P.s. la recensione è volutamente scritta in ritardo
Keep The Flame!!!

Akh

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