lunedì 25 aprile 2011

DESERT OF MARS


Informazioni
Autore: Mourning
Traduttore: Dope Fiend

Formazione
Tony - Basso, Voce
Bob - Chitarra
Billy - Batteria



Con noi oggi una valida realtà stoner-rock texana i Desert Of Mars, il trio ha da poco rilasciato l'album "Transmission" (di cui troverete la recensione sul sito). Vediamo di conoscerli un po' meglio.

Benvenuti ragazzi, il primo passaggio è ormai una routine. Serve però a dare un paio di informazioni utili a chi non avesse avuto ancora il piacere d'incrociarvi: parliamo un po' di come sono nati i Desert Of Mars e dei suoi componenti, vi lascio quindi la parola.

Tony: Grazie per l'interesse e l'intervista! Abbiamo iniziato a provare alcuni anni fa con l'idea di vedere solo ciò che sarebbe accaduto. Ero stato in qualche band prima, ma si sono sciolte tutte e non ho suonato il basso seriamente per qualche anno. Billy si è candidato come batterista e abbiamo lavorato veramente bene insieme. Abbiamo deciso di scrivere musica basata su riff pesanti; e i Desert Of Mars hanno preso vita. Il nostro chitarrista precedente ha deciso che voleva portare avanti altre cose, ma Billy e io abbiamo pensato che valeva ancora la pena di andare avanti in quello che stavamo facendo, così abbiamo cercato per un po' e poi si è unito a noi Bob (era un amico ed era venuto a vederci in un sacco di spettacoli precedenti), che ha aggiunto una ben modellata componente più melodica alla band. Siamo buoni amici e compagni di band da allora.


Come spesso capita, stavo dando uno sguardo a Planetfuzz (che insieme a Chybucca Sounds ritengo i migliori siti per chi ama stoner e affini) quando sono stato colpito dalla cover di "Transmission", posso dire che ricorda un po' un certo stile fine anni Sessanta? La sezione shows del vostro sito contiene anche i flyer delle serate, tutte opere di Billy. La passione per le donne maggiorate formose disegnate con un tocco retrò si può accomunare alla visione (gradita) dei film di Russ Meyer tipo "Vixen", "Supervixens" e "Faster, Pussycat! Kill! Kill!"?

Tony: Sì, Billy è un illustratore e creatore di giochi in primo luogo, ed è grazie a questi grandi personaggi che ha preso vita il nostro carattere marziano, poi il Rocktopuss, Mina la dominatrice spaziale (raffigurata sulla copertina del disco), e il Rocktopuss Queen. La maggior parte delle persone vedono i flyer prima di vedere la band, così abbiamo voluto che le persone fossero ispirate dal fattore visivo. Inoltre sembriamo tutti "sexy space chicks". Sembra figo! Si adatta bene all'estetica Stoner Rock/Metal. Nella finzione che abbiamo creato Mina è una "rock chick", non solo una "eye candy". Abbiamo voluto fare appello a tutti coloro che amano la roba Spacey.


Il vostro sound risente di più influssi sonori, quali sono le band che più avete ascoltato e che hanno fatte parte in maniera costante del periodo in cui registravate il disco?

Tony: Beh, per me sono sempre i classici come Black Sabbath e Motorhead, anche tutti i classici Stoner, (Kyuss, QOTSA, Dozer, Orange Goblin, Monster Magnet, ecc.). Ascolto un sacco i Big Business (adoro il suono del basso!), The Sword, Killing Joke, Boris e Voivod (sono un fan sfegatato!). E' difficile scegliere solo alcuni gruppi, il mio elenco di playlist di iTunes è un mix pazzesco di ogni genere di cose. Tuttavia, questi sono quelli che mi vengono in mente riguardo al periodo delle registrazioni.

Billy: Io sono molto influenzato da batteristi più moderni come Abe Cunningham e Dave Grohl, ma ho un sacco di spunti ritmici provenienti da rap e hip hop. Penso che aggiunga un sapore diverso al nostro sound rispetto a un sacco di altre band nel nostro genere. Veniamo tutti da esperienze musicali diverse, ma sembriamo funzionare bene insieme.

Bob: Ascolto un sacco di generi musicali diversi a seconda del mio umore. Ci sono giorni dedicati al metal e allora mi cullo con Protest The Hero, Killswitch Engage o Pantera. La mia ragazza dice che sono un coglione perché ascolto anche band "emo" e "screamo", come Thursday, Dashboard Confessional, 30 Seconds To Mars e Taking Back Sunday. Per quanto riguarda le influenze chitarristiche, i miei preferiti sono i grandi come Joe Satriani, Buckethead ed Eric Johnson. In questo momento sono anche davvero preso dagli Animals As Leaders.


In alcune sfumature e dai toni spesso grevi, ma non da formare solchi in stile doom o sludge quanto più grigi e fitti in stile Seattle, mi è sembrato di notare una deriva grunge. C'è una parte di questo movimento che vi piace?

Tony: Hmm... sì, amo i Soundgarden (in particolare i loro primi album), i The Melvins e quasi tutto ciò che è pesante. Sono sicuro che ci sia un riferimento a ciò.

Bob: Assolutamente! Il movimento di Seattle degli anni '90 è stato molto influente per me. Quello è il periodo in cui ho iniziato a fare sul serio e a suonare la chitarra. Ero (e sono ancora) un grande fan dei Nirvana. Altri album influenti in quel periodo sono "Siamese Dream" e "Mellon Collie And The Infinite Sadness" degli Smashing Pumpkins e gruppi come Hum, For Squirrels, Rage Against The Machine e Nine Inch Nails.


Ho trovato l'album solido, piacevole, facile da ascoltare e soprattutto ben prodotto, avete fatto tutto di tasca vostra, quanto è stata dura arrivare sin qui? Quanto impegno e costanza ci vogliono per portare avanti un progetto in un mondo sempre più competitivo come quello della musica e quali sono (se ci sono) gli obiettivi che vi siete prefissati?

Tony: Ci è voluto un po'... Siamo fortunati in questo perchè tutti noi abbiamo un buon lavoro al di fuori della band e siamo stati in grado di finanziare l'album di tasca nostra. Sapevamo che non volevamo un demo e non volevamo compromettere la qualità dell'album anche con un budget limitato. Abbiamo lavorato bene con il nostro ingegnere/mixer/guru della produzione Mark Dufour (che ho conosciuto quando ero in una band goth/darkwave con mia moglie) e ho capito che aveva talento, il resto era a carico nostro ed è stato fatto. Il nostro obiettivo principale è quello di fare della musica la nostra strada e di fare la migliore musica che possiamo con i nostri mezzi. Come hai detto tu, il mondo della musica è molto competitivo e abbiamo deciso di darci la possibilità di fare una prima impressione veramente forte.

Bob: Penso che la perseveranza sia il modo migliore per descriverlo. Ci siamo imbarcati in questo progetto con una visione distinta di ciò che volevamo realizzare. Abbiamo dovuto apportare alcune modifiche lungo la strada, ma alla fine siamo riusciti a rimanere fedeli ai nostri obiettivi.

Billy: E' stato anche difficile giostrarci gli orari e i lavori essendo batterista, direttore artistico del disco e sviluppatore di applicazioni per iPhone, che stiamo facendo come parte della nostra strategia multimediale per la band (un altro obiettivo per avere una vera presenza multimediale con la musica/arte/giochi/fumetto/ecc.). Fare tutto questo mantenendo un lavoro a tempo pieno, lavorare sulla direzione e curare i miei altri giochi che sviluppo (gestisco www.perfectdorkstudios.com) e avere una vita al di fuori del gruppo e il lavoro è probabilmente la parte più difficile di essere una band indipendente. Tuttavia, il risultato finale è qualcosa di cui il resto della band ed io siamo veramente orgogliosi.

Tony: Sono totalmente d'accordo con Billy sulla pianificazione e tutti quei problemi! Certo che fa parte della complessiva perseveranza e della passione di lavorare insieme per rendere rock questo album.


Come si svolge il lavoro in saletta? Si usa ancora la jam session, ciò che ne viene fuori si affina dando forma al brano oppure avete un metodo preciso per comporre? Su cosa sono incentrati i testi e chi è l'autore d'essi?

Tony: Di solito iniziamo a provare e la maggior parte delle volte iniziamo con riff di basso e un beat, poi Bob entra e aggiunge un livello di melodia e stabilità nel groove. Noi di solito registriamo lunghe jam e poi ci torniamo sopra per rifinirle. Billy è grande a lavorare sugli accordi e una volta che siamo tutti d'accordo, io arrivo con i testi. Io scrivo tutti i testi per le canzoni, ma ognuno è libero di prendere parte e a modificare una frase qui e là. Questo è il modo in cui funzionano le cose il più delle volte, ma con questo album successivo ci sarà probabilmente ancora più collaborazione. Alla fine della giornata abbiamo solo voglia di scrivere della buona musica da offrire alla gente.

Billy: E' come una combustione spontanea! Iniziamo a jammare e le canzoni sembrano accendersi da sole. Quello che stona lo buttiamo fuori. A volte ritorna rielaborato diversamente, altre volte semplicemente ce ne sbarazziamo.

Tony: Sì, penso che abbiamo buttato via circa mezzo album o un album intero di roba quando Bob si è unito a noi perchè volevamo scrivere nuove canzoni più potenti con Bob coinvolto.


Siete a fine serata dopo un live esaltante, vi chiedono un bis, diciamo due: il primo brano estratto da "Transmission", quello che ritenete più adatto o v'identifica di più, e una cover. Su quali pezzi ricadrebbe la vostra scelta e perché?

Tony: A questo punto penso che "Cities On Fire" sia la canzone dell'album che ascolto di più. Comunque chiudiamo con quella, quindi avrei dovuto dire che sarebbe da fare la preferita dai fan, "Send More Gasoline". E' la prima canzone che abbiamo scritto insieme come band e sembra essere quella che la gente ama di più. Noi in realtà non facciamo cover (con l'eccezione di una versione hard del tema di "Bionic Commando" in un paio di mostre di giochi correlate). Ce ne sono un paio di cui abbiamo parlato, ma nulla di solido. Per me sarebbe probabilmente qualcosa dei Thin Lizzy, Sabbath, Motorhead, Joy Division, Flower Travellin' Band o qualcosa di strano. Voglio fare una cover solo se possiamo adattarla a noi e svolgere un buon lavoro su di essa.

Bob: Non lo so! Probabilmente "Dreamcrushers, Inc.". Questa canzone spacca tutto, sarebbe assolutamente da headbanging. Fare una cover potrebbe essere figo, ma non ho idea di quale potrebbe essere.

Billy: O forse potremmo coverizzare "Angel Witch"!


Lo stoner è un genere "nerd" e con questo termine, per molti spregiativo, intendo sottolineare invece i valori di chi, messo spesso all'angolo dalla società per il suo modo particolare di vivere, si eleva artisticamente. Come si può non adorare un "nerd" di nome Scott Hill ad esempio? Sarebbe un'eresia non farlo. I Desert Of Mars amano la musica e lavorano nella vita di ogni giorno con l'informatica e i fumetti. Grazie allo scambio di mail con Tony ho avuto il piacere di venire a conoscenza dei vostri progetti a cui mi piacerebbe offrire una vetrina, quindi vi lascio liberi di raccontare in cosa consiste ciò che state portando avanti con le compagnie di videogames e come autori di comics.

Tony: Io adoro la mia "nerdezza"! Lo stoner rock è fatto di libri di fantascienza, maghi e fumetti (basta solo guardare tutti i riferimenti ai fumetti presenti nella musica dei Monster Magnet!). Quindi, per me rock, giochi e fumetti sono assolutamente intrecciati. Al di fuori del mio lavoro come artista tecnologico (ho un sacco di interfacce tra programmatori e artisti), sono co-autore del fumetto "Psy-Comm" (il cui seme precoce è stato influenzato da "Veteran Of The Psychic Wars" dei Blue Oyster Cult), un fumetto steampunk chiamato "Clockwerx" (entrambi con il mio buon amico Jason Henderson), Billy e io abbiamo ideato un'applicazione per iPhone chiamata "Aim For The Brain", che è una specie di gioco sugli Zombie e ora sto disegnando alcuni fumetti nuovi. Spero di lavorare su alcuni fumetti influenzati dall'heavy metal con il grande talento Steinbach (http://metalhanzo.deviantart.com/) se possiamo far coincidere i nostri programmi. Inoltre ci piacerebbe fare un fumetto dei Desert Of Mars con Mina, la regina Rocktopuss, e il marziano. Abbiamo flirtato con questa idea per un po'.

Bob: Dove lavoro uno dei valori fondamentali della nostra azienda è "Abbracciare Il Tuo Nerd (letteralmente "geek" significa "persona affascinata dalla tecnologia", n.d.t.) Interiore". Al di fuori del mio lavoro ho sempre a che fare con videogiochi, film, computer e musica.


La scena musicale texana mi ha regalato molte soddisfazioni, tanto per rimanere in tema poche settimane fa sono stati ospiti nel nostro sito i Wo Fat con il loro "Noche Del Chupacabra". Come la vivete? Avete rapporti d'amicizia e stima con altre band? Avete condiviso il palco anche con realtà metal?

Tony: Io amo il Texas, e anche quando non sono qui, sono felice di tornarci, soprattutto a Austin. Ci deve essere stato qualcosa che ha attirato i miei antenati qui e io sono un prodotto di questo. Mentre io non indosso un cappello da cowboy, non vado a cavallo e non guido un camion, ci sono ancora uno spirito indipendente e un senso di orgoglio di essere texano, penso che passi attraverso quello che faccio e come mi pongo per fare musica. Cerchiamo di andare d'accordo con tutte le band con cui suoniamo per evitare litigi meschini e combattimenti nella "scena". Per me quella roba può essere lasciata al liceo. Cerchiamo anche davvero di dare fiducia a chiunque ci aiuti o ci piaccia, dentro e fuori la scena. Diamo il rispetto quando il rispetto è dato a noi e cerchiamo sempre di fare in modo di poter aiutare qualcuno. Credo che un buon karma sia una buona soluzione per andare avanti. Alcuni dei miei gruppi preferiti locali recentemente sono Corporate Elvis (www.facebook.com/pages/Corporate-E...136518403066134), Valley Of Fire (www.facebook.com/pages/Valley- of-Fire/141596642536214), One Eyed Doll (www.oneeyeddoll.com/) e Discendants Of Erdrick (www.descendantsoferdrick.com/). Abbiamo avuto la fortuna di suonare con un sacco di band davvero impressionanti nella scena e siamo sempre alla ricerca di serate con gruppi rock e che vogliono mettere su uno spettacolo impressionante. Non abbiamo ancora condiviso il palco con importanti band metal ma siamo in attesa che succeda, in futuro!


Quando una serata on stage può ritenersi ideale per i Desert Of Mars?

Tony: Vogliamo avere il pubblico che scuote la testa, gettando i pugni in aria e avere fortuna. Poi è il momento di fermarci, suonare ancora un po' e parlare con chiunque ne abbia voglia. Se parliamo con la gente e loro si portano a casa la sensazione di essere stati cullati, che abbiano speso bene i loro soldi duramente guadagnati io penso che abbiamo fatto il nostro lavoro. Se ci lasciamo con le nostre canzoni nella testa delle persone, una camicia in mano o sulla schiena e alcuni cd venduti, è ancora meglio. Siamo lì per passare una bella serata come tutti gli altri.


Ci sono aneddoti o anche solo ricordi di una performance che vi sono rimasti particolarmente a cuore? E una serata che è andata davvero storta dove un "vaffanculo" era l'unica cosa da dire per portarla a conclusione?

Tony: C'è un club in cui si suona un sacco qui a Austin chiamato The Red Eyed Fly e Mike ci è stato super favorevole, abbiamo sempre fatto ottimi live lì. La immaginiamo come la nostra "casa lontano da Marte". Recentemente abbiamo avuto modo di suonare uno spettacolo al The Parish qui a Austin durante SXSWS in cui il suono e le luci sono state fantastiche. Abbiamo anche appena avuto un grande party di presentazione del cd al The Red Eyed Fly, abbiamo avuto una grande folla e abbiamo raccolto un sacco di soldi per aiutare i soccorsi in Giappone dal momento che abbiamo amici lì. Speriamo che servano a quello. Oltre ad un paio di notti la settimana di riposo dove abbiamo suonato per meno di una dozzina di persone, abbiamo avuto abbastanza fortuna con i live. Noi suoniamo ogni volta come se stessimo suonando davanti a un milione di persone, non importa quanto grande sia la folla. Penso che ci sia stato solo uno show che è andato proprio male, ma anche questo era in un luogo bello, quindi non posso dire che è stata una perdita totale. A volte si hanno ingaggi non buoni, si tratta di suonare ancora meglio.

Bob: Esattamente. Come ogni band, abbiamo avuto notti che non sono andate come previsto. A volte ci sono stati problemi di cambio, a volte si dimenticano alcune note. Ma abbiamo suonato lo stesso. Sono molto felice che siano stati casi isolati.


Io e Tony abbiamo qualcosa in comune, i suoi avi sono infatti siculi (Poggioreale), mandiamo un messaggio ai ragazzi siciliani che amano lo stoner per svegliarli un po'? C'è tanto seguito, tanto ascolto ma poca carne al fuoco, che si deve fare in questi casi?

Tony: Io spero che tutti i miei parenti in Sicilia e forse in tutta Italia abbiano voglia di rock tanto quanto me. Ho sempre avuto un'affinità per il cinema italiano (soprattutto horror e sceneggiati criminali) e gruppi come Goblin, quindi sarebbe il mio sogno diffondere il rock dei Desert Of Mars tornando in Italia. Mi piacerebbe suonare in un festival in Sicilia o in Italia, magari anche nella parte abbandonata di Poggioreale. Sarebbe bello e di ispirazione credo. Inoltre farei brillare orgogliosamente la stella dei miei antenati defunti, ne sono sicuro. Una cosa che amo del mio retaggio siciliano è il senso della famiglia, quindi "forza miei fratelli, sorelle e cugini! Let's rock!!!!"


Quali sono stati i riscontri ottenuti sinora? Com'è stato accolto il disco?

Tony: Finora abbiamo ricevuto commenti molto belli sull'album. I commenti stanno iniziando a piovere ed è davvero impressionante. Sono sicuro che ci sarà gente che non ci apprezza, ma succede anche alle migliori band. Siti web come il vostro e alcuni specializzati nello stoner rock hanno davvero apprezzato e c'era anche gente che faceva i video su YouTube di canzoni prima che il cd fisico fosse uscito. Quindi, dobbiamo rimanere in contatto con la gente. Veramente bello!


Progetti a breve termine?

Tony: Siamo abbastanza concentrati sui Desert Of Mars, per cui adesso stiamo lavorando per far conoscere l'album e stiamo scrivendo nuovo materiale. Oltre ad alcune delle cose che ho citato all'inizio, il resto del tempo è dedicato tutto ai Desert Of Mars.


Nessun contatto è arrivato da parte di una label interessata a distribuire "Transmission"?

Tony: Non abbiamo sentito nulla da nessuno ancora, ma non abbiamo cercato molto. Viviamo in un'epoca in cui è possibile fare un sacco di cose per conto proprio, per cui avrebbe dovuto essere esattamente ciò che cerchiamo. Abbiamo sviluppato rapporti con buoni amici in film, giochi e musica, quindi vedremo. Per ora siamo totalmente indipendenti. Il che rende più difficile a volte poter dire la propria, ma ci permette anche la libertà di controllare il nostro destino.


La parola fine sta per essere detta, spero un giorno di vedervi dal vivo magari perché no, proprio qui in Sicilia, per ora vi chiedo di lasciare un ultimo messaggio o un semplice saluto diretto ai nostri lettori, a voi la parola.

Tony: Grazie mille per questa opportunità! Ci auguriamo che ognuno possa godersi questo album come noi ci godiamo tutta la musica che ci piace. Contattateci pure in qualsiasi momento sul web o tramite e-mail. Continueremo con il rock finchè sarà possibile!!! Mars Metal per tutti!

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