lunedì 25 aprile 2011

MALEVOLENTIA - Ex Oblivion


Informazioni
Gruppo: Malevolentia
Anno: 2011
Etichetta: Season Of Mist
Contatti: www.myspace.com/blackmetalmalevolentia
Autore: Mourning

Tracklist
1. Ex Libris Oblivionis
2. Serment De La Corde
3. Martyrs
4. A L’Est D’Eden
5. Dies Irae
6. Dagon
7. Nyarlathotep
8. Ex Oblivion
9. La Nonnet Et L’Incube
10. La Geste Du Corbeau

DURATA: 47:20

A volte ritornano e lo fanno con giusta causa, è il caso di dirlo dato che i francesi Malevolentia si erano eclissati per ben sei anni, è dal 2005, anno in cui venne dato alla luce il debutto "Contes Et Nouvelles Macabres", che si avevano notizie incerte sulla data d'uscita del successore sino a che in questo 2011 è spuntato fuori a mo' di sorpresa "Ex Oblivion".
La line-up composta da membri ed ex di act quali Otargos, Anthennath, Diskarial, Hasserben, Apocryphe, Bleeding Solitude propone un symphonic black ispirato ai Dimmu Borgir che furono e similare per certi aspetti a quello degli olandesi Carach Angren, aspetti retrò sono evidenziati in un riffing arrembante, veloce e tagliente nella sua compattezza che sa molto di nineties, capace di ricreare atmosfere cineree grazie a melodie e dissonanze ritualistiche e che trova naturale e liberamente malsano sfogo nella vocalità suadente ed incantantrice delle corali liriche quanto in quella affascinantemente maligna della cantante Spleen.
Le due tracce che incarnano al meglio la coniugazione del sinfonico atmosferico con le partiture black sono "Dagon", caratterizzata da aperture dall'incedere raw andante e indovinate linee di canto lirico che si stagliano dalle retrovie, e "Nyarlathotep", dotata di un intro "horrorifico" dal quale a breve si scatenerà una mitragliata di blast e un ritmo in stile marcia mortuaria scandito da continue rullate per poi di colpo dilatarsi lasciando spazio alle divagazioni ampie dei synth a supporto ricordando posizioni e scelte del periodo di "Spiritual Black Dimension" dei norvegesi.
I Malevolentia si esprimono al meglio nel momento in cui la proposta si adopera a favore del sinfonismo e della melodia in genere, l'arrembare coadiuvato da questi due fattori rende "Nonne Et L'Incube" un altro pezzo degno di menzione.
"Ex Oblivion" è un disco che suona "familiare" perché la sua genetica convive con quel flavour oscuro della metà anni Novanta, "Martyrs" e la conclusiva "Le Geste Du Corbeau" rimembrano in alcune occasioni "Enthrone Darkness Triumphant" e lo strumentale "Dies Irae" è situato al posto più adatto per spezzare i ritmi e fornire una pausa al lieve cambio di rotta sonora successivo.
Le composizioni sono fluide, gli arrangiamenti filano a dovere e se la pecca più grave è imputare un dejà vù (sì non c'è ombra di dubbio che i Dimmu abbiano messo lo zampino, è però altrettanto vero che questi francesi sanno il fatto loro) che se vogliamo è un "male" a dir poco inevitabile, penso la possano scampar liscia senza troppi problemi.
Un disco come "Ex Oblivion" mostra che per i Malevolentia un certo modo di fare symphonic non è morto, direi più che altro ch'è stato sotterrato dalle pacchianate che gli stessi promotori dello stile hanno enfatizzato nel corso degli anni sino alle ultime cadute rovinose.
Ascoltare prestazioni simili mi fa credere che anche se il black sta diventando sempre più un circo in cui i leoni sono ormai sostituiti dai troppi clown dell'ultima ora, ci sia ancora gente che si sbatte usando il senno, vi consiglio vivamente di dare una possibilità a quest'album.

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