sabato 23 aprile 2011

DESTROYING DIVINITY - Dark Future


Informazioni
Gruppo: Destroying Divinity
Anno: 2010
Etichetta: Brutal Bands
Contatti: www.myspace.com/destroyingdivinity
Autore: Mourning

Tracklist
1. To Live In Gloom Of The Beyond
2. At War with Two Worlds
3. Birth Of Faceless Killer
4. Putrid Stench Of Past
5. Undead In The Darkness
6. Cult
7. Prophecy
8. Name Written With Blood
9. Face To Face To Destiny

DURATA: 36:02

Mazzate, sonore mazzate, la Repubblica Ceca non si è mai risparmiata nel regalarci delle belle bastonate e se è vero che non tutte le band sono fatte per divenire portabandiera di un genere, è altrettanto realistico pensare che privarsi di realtà operaie come i Destroying Divinity sia quanto meno stupido anche solo da pensare.
I musicisti cechi attivi nella scena da una decade sono rientrati a distanza di sei anni dalla loro ultima pubblicazione, "Hell Unleashed" datata 2004, con il platter "Dark Future" che è canonicamente fedele alla scuola death metal anni Novanta, lo si può definire peccato mortale? Può darsi, ascoltando certe porcherie che girano spacciate per tali non è questo il caso.
La formazione è cresciuta a pane, Morbid Angel, Deicide, Immolation e di sicuro qualche altra vecchia conoscenza vi verrà in mente facendo girare il disco nello stereo, un platter solido, con un riffing che probabilmente in alcuni casi è standardizzato seguendo fin troppo pari passo i maestri ma che allo stesso tempo riesce a creare un vortice brutale e di malsano piacere sfociante in tracce quali "Prophecy" e "Face To Face To Destiny".
Stranamente infatti la seconda parte della tracklist risulta più coinvolgente della tranche iniziale regalando anche una "Cult" dotata di un blastato che la rende pura dinamite e una "Name Written In Blood" che alterna anche la presenza di un massiccio mid-tempo che la rende affine e similare alla seconda in scaletta "At War With Two Worlds.
Sì i deja vù sono una costante, impossibile non notare anche nelle esecuzioni solistiche che squarciano i brani prendendone possesso quanto le lezioni di gente come Azagthoth e Vigna siano state fondamentali per il background dei Destroying Divinity, riuscite a fargliene una colpa? Personalmente no, è apprezzabile, degna di rispetto e soprattutto valida la prova offerta in tali situazioni dalle asce del combo.
Cosa manca quindi alla formazione per fare il salto di qualità? Un minimo di personalità propria, con "Dark Future" hanno confermato di essere degli ottimi scudieri, d'avere le carte in regola per fare il culo a strisce anche ad act più blasonati e ormai in caduta libera, c'è quindi la possibilità di ritagliarsi un ulteriore spazio e guadagnare consensi fra gli amanti del genere attraverso una ricerca di soluzioni proprie, il che non indica uno stravolgimento del sound, una divinità random me ne scansi da tale pensiero.
Il ritorno è quindi di quelli promettenti, la produzione ha la giusta dose di carica detonante, auguro possa essere per i Destroying Divinity il passo importante per avvicinarsi a una dimensione un "tantino" personale, fatta una breccia in quel muro avranno solo di che guadagnare.
Siete compratori e fruitori abituali di death metal? "Dark Future" va ascoltato, poi ognuno prenda la decisione in merito all'acquisto, tenete conto che una prova simile è pari a un porto sicuro per le orecchie dei fedelissimi fan della "morte".

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