lunedì 11 aprile 2011

CATACOMBE - Kinetic


Informazioni
Gruppo: Catacombe
Anno: 2010
Etichetta: Slow Burn Records
Contatti: www.myspace.com/catacombeband
Autore: Mourning

Tracklist
1. Grundsatz
2. Supernova
3. Anna-liisa
4. Memoirs (Extended)
5. Cavalgada Epica
6. Mockba
7. Sequoia

DURATA: 53:00

I portoghesi Catacombe si muovono attraverso un territorio che sa di campo minato, il metal dalla forte connotazione post/rockeggiante è divenuto una moda su cui tanti anche inaspettatamente puntano per far breccia nell'ascoltatore, un mercato che da inesplorato in un paio d'anni è esploso risultando florido ma anche pieno di inutili cloni.
"Kinetic" è una prova che si colloca nel mezzo, è impossibile infatti non notare le influenze di band cardine quali Isis, Mouth Of Architect, Red Sparowes e Long Distance Calling, non hanno però la cattiveria di alcuni di questi né l'intensità emotiva.
Il disco nei suoi cinquanta e passa minuti risulta sì interessante, ottima compagnia in quanto a dolcezza e delicatezza espressa da un animo a cui piace viaggiare fra le nuvole, è però dispersivo, non possiede ancora la qualità continuativa che permetta all'attenzione di focalizzarsi appieno esclusivamente sul discernere delle note.
Un paio di episodi il bersaglio lo centrano non in pieno ma ci vanno vicini, "Anna-Liisa" poetica, armonicamente ispirata al pari di un avvincente racconto d'amanti che si inseguono senza un reale raggiungersi, ciò fa sì che il desiderio di conquista aumenti esponenzialmente, gradevoli e ammicanti le fasi in cui il mood di matrice jazzy si ritaglia un angolo in "Cavalgada Epica" e il finale di una "Mockba" a dir poco sognante.
Oltre queste tre che fanno da traino, c'è una carenza di dinamicità nel riffing che appiattisce leggermente l'incedere generale creando dei momenti statici che interrompono il feeling con l'ascolto, è un peccato perché le emozioni sembrano scoppiare come bolle di sapone che si scontrano contro il muro del vuoto, è un alternarsi che poteva essere evitato con delle chitarre più vibranti per rompere quella sensazione distesa e sin troppo rilassata che percorre le canzoni quasi appesantendole.
Un disco che convince solo per metà "Kinetic", un platter che nel ruolo di sottofondo si comporta più che bene ma non trova lo stesso impiego come ascolto che non sia una semplice e disattenta compagnia, i Catacombe hanno sicuramente delle discrete basi da cui poter ripartire e sistemando un paio di dettagli potranno magari non brillare per originalità ma farsi apprezzare dagli abituali fruitori dello stile, questo sì.

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