lunedì 11 aprile 2011

TRIMEGISTO - Awake From The Blood


Informazioni
Gruppo: Trimegisto
Anno: 2010
Etichetta: Australis Records
Contatti: www.myspace.com/trimegisto
Autore: Mourning

Tracklist
1. Church Of Dog
2. Not More Gold For Javeh
3. Novus Ordo Seclorum
4. Warlock Inside Ears
5. The Serpent Of Life
6. The Vigilant
7. Kosmic Point
8. Initiation Ritual
9. All In Conscience

DURATA: 40:59

Chissà se c'è una cosa che in Sud America sanno far bene oltre l'esser marci e creare atmosfere... Perché iniziare così una recensione? Devo esser sincero, ero alquanto interessato e fiducioso quando mi è arrivato fra le mani il secondo lavoro dei cileni Trimegisto, la formazione con il debutto "Subterranean Stream" spaccava di brutto e possedeva quell'alone nero denso che ti incatenava all'ascolto, una volta inserito "Awake From The Blood" mi è arrivato all'orecchio tutt'altro stile e impostazione, perché questo cambio di direzione? PERCHE'?
Analizzando il platter non posso dire che sia brutto, questo assolutamente no, è old school death che pesta dannatamente, il riffato di Marcelo Contreras è di quelli che smontano la testa in quanto a spessore e malvagità ma standardizzato quasi volesse rientrare forzatamente in un giro composto da gente che si diverte a citare gli act già grandi, la solistica, pezzo da "novanta" del primo album, capace di fare la differenza in ogni sua incursione, in "Awake From The Blood" sembra per lo più sconclusionata e infilata tanto per dare un qualcosa in più al brano finendo di frequente per generare l'effetto contrario, lo dico sinceramente sono, seppur solo in parte, deluso.
Certo la produzione è decisamente migliorata, la profondità e il suono strumentale nel complesso sono più definiti e caratterizzati rispetto a quelli ovattati del recente passato, canzoni come l'opener "Church Of Dog", "Novus Ordo Seclorum", "Warlock Inside Ears" e "The Serpent Of Life" sono predisposte per sbrandellare con la loro prestanza, serve però a poco a esempio la guest di Celso Garces in una "Vigilant" che sa d'incompiuto, bella la prima volta on air, sufficiente dopo un paio di giri, sfiora la mediocrità sul lungo corso, non bastava perseguire l'ascoltatore con il growl catacombale di Claudio Salinas (anche chitarrista, curatore del missaggio e del mastering)?
Il problema più grande risiede proprio nella fase discendente che il valore delle canzoni subisce, abbiamo una tracklist che divisa a metà (o quasi) ci da un risultato discretamente positivo dall'episodio d'apertura sino al quinto superando con facilità la sufficienza, da quel momento in poi però ci s'imbatte in soluzioni che non avranno vita facile con l'andare del tempo, l'affiorare del pensiero "mo' lo tolgo" di sicuro non si pone a favore di nessuna prestazione musicale.
I Trimegisto stavolta sono incappati in una semi-battuta a vuoto, partendo dal principio che il gusto personale è sicuramente uno dei cardini che non può venir meno anche quando si recensisce un album, inutile negarselo, volutamente o meno affiorerà, vi consiglio ugualmente di dare un'occasione a un disco come "Awake From The Blood", se siete riusciti a digerire porcate come l'ultimo Deicide questo a confronto vi sembrerà un capolavoro, per quelli invece che hanno una soglia di sopportazione similare alla mia, dire per questo giro me lo evito potrebbe esser auspicabile, non vi cambierà la vita.

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