lunedì 11 aprile 2011

RESISTANCE


Informazioni
Autore: Mourning
Traduttore: Dope Fiend

Formazione:
Nathaniel - Voce
Joël - Chitarra
Florian - Basso
Ilmar Marti Uibo - Batteria



Li avevamo incrociati con "Bang Your Fucking Skull" (http://aristocraziawebzine.blogspot.com/2010/04/resistance-bang-your-fucking-skull.html), ritornano adesso con il nuovo "A Tale Of Decadence", parlo dei francesi Resistance che oggi avremo il piacere di conoscere meglio.

Mettiamo da parte i convenevoli e parliamo subito di com'è nata la vostra realtà, la storia dei Resistance e della line-up, a voi quindi la parola.

Nathaniel: Ciao Gabriele. La band ha preso vita tramite la collaborazione tra Joël (chitarra) e Florian (basso), quando erano ancora adolescenti nel 1998. Solo anni più tardi, dopo un paio di cambi di line-up, mi sono unito al gruppo come cantante, nel 2005. Il batterista all'epoca era Marc. Lasciò la band nel 2008, e poi venne sostituito da Marti dei Bloody Sign. Finora abbiamo pubblicato una demo nel 2006, l'album "Bang Your Fucking Skull" nel 2008 su Emanes Metal Record, una canzone per la compilation LP "Long Live Metal-Acte Premier", un ep split con gli Hirax e il nostro secondo album "A Tale Of Decadence" nei primi mesi del 2011. Siamo stati fortunati a suonare al festival Hells Pleasure in Germania nel 2009, così come al Metal Magic Festival in Danimarca. Abbiamo condiviso il palco con band come Manilla Road, Fueled By Fire, Cage, Hirax, Bloody Sign, LoneWolf, Killers, Hurlement, Necrowretch, Necrovation, Portrait, Pentagram (USA e Cile), Pagan Altar, ecc... Questo anno suoneremo con Nifelheim, Necros Christos, Baphomet's Blood, Sanctuarie, Manzer, Gehennah... La vita sta andando bene.


Sono passati tre anni dall'uscita del debutto, cos'è cambiato in questo lasso di tempo? Ho trovato il nuovo lavoro più maturo, complesso, oltre ad aver scelto una direzione concept che non sempre porta a risultati ben riusciti come quello di "A Tale Of Decadence".

Le nostre orecchie sono state aperte a una buona dose di musica in questi ultimi anni e ciò ovviamente ha influenzato il nostro modo di scrivere. Questa volta abbiamo pensato ad ogni piccolo dettaglio, arrangiamento, ecc... Il fatto che abbiamo composto un concept album sul romanzo chiamato "Il Monaco" di Lewis era in realtà abbastanza stimolante. Ha dato un sacco di orientamenti alla nostra composizione. Alcuni colori, atmosfere... penso che sia un risultato positivo. Siamo sicuramente tutti orgogliosi di quanto abbiamo ottenuto con questo album, perchè abbiamo lavorato tanto su di esso dal 2008 al 2010.


Cosa vi ha affascinato del romanzo "Il Monaco"? L'opera ha per voi un significato personale che va più in là di quelli facilmente riconducibilità a moralità e religione? Secondo voi qual è il ruolo dell'Uomo e della divinità nel "gioco" che è la vita?

L'aspetto veramente oscuro, teatrale del romanzo, così come lo scandalo che lo ha prodotto quando è stato rilasciato nel diciannovesimo secolo, è esattamente quello che ci ha portato a interessarci a questa storia. E' vergognoso, controverso e molto vicino al feeling delle storie raccontate da King Diamond. Ragioni sufficienti per adattare "Il Monaco" alla nostra interpretazione del metal. Non appena l'Uomo ha coscienza della sua fine prematura decide di creare il concetto della divinità. Credo che sia per aiutarsi a scongiurare la paura e l'angoscia della morte. Dio è solo un modo per canalizzare la paura dentro l'Uomo. Questo è abbastanza interessante, ma comincia ad essere pericoloso, non appena questo concetto di Dio si trasforma in un'istituzione dogmatica. Poi il legame con la Natura è rotto e non c'è più modo di tornare indietro. Abbiamo creato divinità per sfuggire alla paura e allo stesso tempo dobbiamo temere queste immagini che abbiamo creato... Per me sono cose senza senso adatte per i deboli e per le menti fragili.


Pur suonando massicciamente thrashy, la vena epica che scorreva in "Bang Your Fucking Skull" ed esaltata nella cover dei Manilla Road di "Necropolis" non è andata perduta. Qual è la formazione che vi ha influenzato maggiormente in questo contesto?

Sì, è vero. Abbiamo sicuramente mantenuto la parte epica/narrativa più presente in questo nuovo album. Noi tutti abbiamo un debole per le band narrative come King Diamond, Slough Feg, Manilla Road, Brocas Helm, Thin Lizzy, ma allo stesso tempo amiamo la pura energia di band come Coroner e Holy Terror. Ovviamente abbiamo sviluppato qualcosa di molto personale, ma queste sono sicuramente le band che apprezziamo come influenze.


E' mutato il modo in cui componete i brani? Mi risultano più dinamici ed elaborati, ha influito l'ingresso di Ilmar dietro le pelli?

Sì, ci siamo evoluti nel nostro songwriting. Questa volta c'è stata più che altro una condivisione di esperienze tra tutti noi. Naturalmente Joel (chitarra) ha creato la maggior parte dei riff. Anche Florian (basso) e io abbiamo portato molte idee. Altrettanto naturalmente il drumming di Marti Ilmar è molto diverso rispetto a quello del nostro ex batterista. Lui è più dinamico e suona meno con i piatti. Man mano che continueremo a scrivere canzoni Marti diventerà più presente nel processo di composizione. Sai, lui vive a 600 km di distanza da noi. Quindi non possiamo provare tutto il tempo con lui. E quando ci siamo incontrati, la maggior parte dei riff e canzoni erano già organizzati. Così lui si è solo adattato. Le parti di batteria sono il suo lavoro e le sue composizioni. Ma sicuramente gli si darà più spazio in futuro.


Una delle caratteristiche più belle e personali dei Resistance è la tua voce, ci vuole un po' per abituarsi ma quando la si assimila si nota come calzi perfettamente alle canzoni. Ci sono cantanti che hanno avuto un ascendente sulle interpretazioni? In "Tale Of Decadence" per le tonalità assunte sembra ci sia un incrocio fra Fernando Ribeiro dei Moonspell e Chris Boltendahl dei Grave Digger, hanno mai accennato a questa strana coppia?

Grazie per i complimenti sulla mia voce. Di solito è il fattore "amore o odio" della band. Moonspell e Grave Digger non sono assolutamente una mia influenza. Questo è certo. Questi paragoni che ho letto in alcune recensioni di "A Tale Of Decadence" devo dire che possono solo dare un'idea molto sbagliata di come stiano le cose. La mia voce è molto particolare e i paragoni più intelligenti che ho sentito sono stati quelli con The Hand Of Doom (band tedesca degli anni Settanta) o i Nigro Mantia (gruppo dark danese degli anni Ottanta). Ammiro il lavoro di molti cantanti, ma non posso dire che prendo una diretta ispirazione da essi, piuttosto che ho provato a sviluppare il mio stile personale. Eppure, i cantanti che adoro sono King Diamond, Felipe dei Procession, Simon dei The Lamp Of Thoth, Robert Lowe dei Solitude Aeturnus, Ronnie James Dio, Bobby Liebling dei Pentagram, Keith Deen degli Holy Terror, Mike Scalzi degli Slough Feg...


Com'è la scena metal francese odierna? C'è ancora un briciolo dello spirito di fratellanza metal degli anni Ottanta o come nel resto del pianeta la comunicazione veloce, la mania dell'mp3 e il business tendono a rovinare tutto?

Attualmente abbiamo molte ottime band in Francia. Penso a Rising Dust, Children Of Doom, The Bottle Doom Lazy Band, Oyabun, Sun Preachers per il lato doom della scena. Guerrieri del death sono da vedere in Ritualization, Necrowretch, Abnorm, Necros, Affliction Gate, Bloody Sign (ma sono già sciolti). Circa roba black metal penso che di buono ci siano band come Manzer, Annthennath, Sael, Perversifier Lord. Di heavy ci sono i Killers (ancora in vita dagli anni Ottanta), LoneWolf, Hurlement, Sanctuaire, Elvenstorm. Siamo in contatto con queste persone in un modo o nell'altro e, finora, non vorrei parlare di "fratellanza", ma più di un rispetto reciproco e di amore per il metal. Tutte queste band sono sincere in ciò che suonano.


Al giorno d'oggi si producono dozzine di dischi forse un po' troppo "onanistici" come concezione e plastificati, c'è una ricetta ideale che va sempre bene per creare buona musica?

Una ricetta?? Non lo so. Ciò che più conta per me è che la musica venga suonata con sentimento! Sai, deve avere quel qualcosa di speciale/magico... Chiamatelo come volete. E' difficile da descrivere. Penso che non appena mi prende l'anima vuol dire che è buona musica e non è necessariamente metal.


Quali sono stati i primi approcci che avete avuto col metal? Le band che vi hanno fatto pensare che la vostra strada giusta fosse questa?

È stato con gli Iron Maiden di "A Real Dead One" nel 1993. Da allora non sono più tornato indietro e sapevo fin dall'inizio che questa musica era ciò che faceva per me.


Come state promuovendo "Tale Of Decadence" e com'è nata la collaborazione con la Emanes Metal Records, vostra label sin dagli esordi?

Inviamo cd promo ad alcuni contatti affidabili, cerchiamo di fare concerti. Usiamo internet... Alla fine non è nulla di originale, ma questo lavoro di promozione deve essere fatto in modo che possiamo mantenere in vita la band. Conosco Laurent della Emanes Metal da prima che fondasse la label nel 2006. Abbiamo suonato un paio di volte nel nord della Francia, dove lui vive, ha cominciato a interessarsi a noi e questo è fondamentalmente ciò che ci ha permesso di entrare nelle fila della sua etichetta. Il resto è storia... haha.


Riviste cartacee e fanzine vs webzine, vinili/cd/tape vs mp3, due mondi, il primorde e il futuro che avanza, che si contrastano continuamente pur perseguendo il più delle volte lo stesso scopo? Quali sono i pregi e i difetti di una visione prettamente old school e di quella troppo orientata alla "smaterializzazione del materiale" odiernamente in voga?

Da un lato si ottiene un'esposizione maggiore per la propria musica, d'altra parte si deve suonare un sacco dal vivo in modo da poter vendere un po' di merchandise, che permette di ottenere qualche piccola finanza per le spese di studio. E' un equilibrio difficile. Il problema con il web è che si può convincere la gente dall'altra parte del mondo, che sanno di voi in un solo clic sul mouse, ma si è presto annegati in un oceano di altre band che vogliono la stessa esposizione. Oggi si dovrebbe avere un video professionale per ottenere la possibilità di suonare in posti più grandi. C'è richiesta di denaro, ma tanta gente preferisce scaricare il tuo album e alla fine è difficile raccogliere i fondi per la tua band ad andare avanti. C'è anche l'ipocrisia di agenzie di booking. Se volete suonare in grandi circuiti come band di apertura per una o due band più affermate, allora devi pagare 400 euro al giorno per poter aderire al pacchetto. Se non hai soldi, non esisti in questo business. Speriamo che ci siano ancora persone che rifiutano questo comportamento aziendale e continuano a produrre musica con il cuore e la passione. La cosa più importante alla fine è divertirsi e che le persone che potrebbero essere sulla stessa lunghezza d'onda ottengano una facile opportunità per arrivare alla musica. Poi sono felice. Io sto ancora collezionando vinili, cd e cassette, ma semplicemente non utilizzo i download... Quindi non ho centinaia di band al mese nel mio pc, al contrario compro un paio di dischi che penso siano abbastanza validi per essere presenti nella mia collezione. In questo modo continuo a mantenere alti il mio entusiasmo e il mio interesse.


Cosa caratterizza la dimensione live dei Resistance? Ci sono state delle date passate che ritenete memorabili per annedoti o per le band con cui avete condiviso il palco?

Diamo soltanto del nostro meglio sul palco. Parlo con il pubblico, con buoni risultati. Fino a quando riusciremo a trasmettere una buona dose di energia la gente ci restituirà questa energia e quindi ognuno è contento! Condividere il palco con i Manilla Road e avere Mark Shelton che canta "Necropolis" con noi è stato in effetti qualcosa di molto speciale. Siamo diventati buoni amici da allora. E abbiamo anche avuto un ottimo responso in Danimarca, dove nessuno ci conosceva ma abbiamo sicuramente conquistato la scena! Haha! E siamo stati fortunati ad andare in giro con i ragazzi dei Pagan Altar, che sono persone molto gentili e umili. E' stato bello anche suonare con gli Hellish Crossfire. La band mi ha invitato a cantare "Conquerors Of Black Souls" con loro. Abbiamo sviluppato un buon cameratismo anche con i thrashers tedeschi degli Hatchery.


E' previsto un tour di supporto a "Tale Of Decadence"? Avremo occasione di vedervi suonare qui in Italia?

Niente di programmato in Italia per il momento, ma magari potete darmi qualche buon contatto o organizzare qualcosa per noi... sarebbe fantastico! Conosco bene gruppi italiani come i Baphomet's Blood, Voids Of Vomit, Blasphemophager, i ragazzi del club Alcoolisti Millenari. Per ora non facciamo tour. Siamo troppo sconosciuti, abbiamo posti di lavoro e nessun posto vuole correre il rischio di avere una band come la nostra a suonare di domenica o all'inizio della settimana. Quindi è meglio per noi provare a suonare due o tre live di fila tra il giovedi e il sabato. In questo modo possiamo mantenere i costi più bassi per noi e per i promotori dei concerti.


E' difficile conciliare la vita giornaliera fatta di lavori e impegni vari, con il tempo da dedicare alla band? In cosa consiste la vostra realtà extra musicale?

Tutti noi lavoriamo in effetti. Eppure il nostro batterista Marti è l'unico che è un musicista professionista. E' tutta una questione di priorità e programmi, si sa. Siamo ancora in grado di tenerci tempo per noi e la nostra vita privata. La musica occupa un posto importante nella nostra vita. Proviamo una volta a settimana e spesso ci incontriamo al di fuori della sala prove, in quanto siamo prima di tutto amici. Florian, il nostro bassista, sta lavorando con la musica anche in posti di lavoro in cui costruiscono e riparano chitarre, hurdy-gurdies. Joël vende chitarre e pianoforti in un negozio di musica. E io lavoro come guida in un castello medievale. Ora sapete tutto! Haha.


Ringraziandovi per il tempo concessoci, vi lascio ancora una volta la parola per dar conclusione nel modo in cui preferite all'intervista.

Grazie Gabriele! E' la prima volta che siamo presenti in una 'zine italiana. Speriamo di suonare nel vostro paese in futuro, bere il vostro buon vino e mangiare con voi un po' del vostro buon cibo. Per bere una birra e parlare con noi, basta mettersi in contatto. Abbiamo anche cd e magliette in vendita.
resistance667@hotmail.com oppure www.myspace.com/resistance667

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