Informazioni
Gruppo: Enoid
Anno: 2008
Etichetta: Bergstolz
Contatti: www.myspace.com/enoid - www.bergstolz.ch
Autore: ticino1
Tracklist
1. Skullfuck
2. Deathkult
3. Total Hate
4. Massmurder
5. Hellblood
6. King Of Darkness
7. Humans
DURATA: 22:52
Bornyhake é un nome già apparso qui, no? Certo! Quest'anno il suo progetto Borgne ci gratificò con un lavoro molto interessante. L'ep qui discusso mi giunse tramite la Bergstolz, senza che apparisse sulla lista del materiale fornito. Dopo parecchi strafalcioni, scoprii che si tratta di un lavoro degli Enoid. Il logo, per me difficile da decifrare all’inizio, mi mise in difficoltà.
Giacché l'ho, ve lo presento se permettete!
Enoid pare che sia una creatura giovane. In realtà invece, manifesta la sua malvagità già dal lontano 1996. La maschera chiamata Organ Trails portata originariamente, fu levata nel 2005 per sfuggire ai cacciatori di demoni. Questo cambiamento permise di perseguire in incognito l’opera di partigiano del black metal nel sottosuolo!
Mi vengono in mente ricordi della vecchia scena norvegese, sorvolando le note durante il primo ascolto. Bornyhake ha definitivamente una buona cultura metal e adora utilizzare atmosfere conosciute da tutti a suo favore, senza cadere nella banalità assoluta. Anzi, raccoglie voti presso la maggioranza dei partiti di metal estremo. Non si trova solo black su questo disco. "Total Hate", per esempio, contiene riff che sono un chiaro omaggio agli Slayer, mentre l’inizio ricorda piuttosto l'industrial. Soggettivamente credo che questa canzone sia la più riuscita sul vinile.
Particolarmente piacevoli e annichilenti sono i cambiamenti di tempo all'interno dei pezzi che sfoggiano diversi accordi perfettamente intrecciati fra loro. Alcune piste, come "Deathcult", faranno gonfiare il pacco ai fanatici del black "mitragliatrice", con i suoi ritmi estremi. Interessante in questa traccia é anche il lavoro della squadra chitarristica. Il fascino é provocato da due strumenti che seguono la loro strada su due corsie tonali totalmente differenti.
Se amate il black di base tradizionale che esce però un poco dal seminato, non perdete l'occasione di accaparrarvi questo ep, non ve ne pentirete.