mercoledì 19 gennaio 2011

KING OF NOTHING - Dark Trench I Tread


Informazioni
Gruppo: King Of Nothing
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/kingofnothing676
Autore: Mourning

Tracklist
1. Waking Your Demons
2. Endless Space
3. Dark Trench I Tread
4. Binge
5. And The Monuments Fell
6. You're Going Nowhere
7. The Long Road Down

DURATA: 42:22

Vengono da Wixon, Michigan i King Of Nothing e seppur il monicker mi permetta di parlare al plurale, è un project quello che vede coinvolto il solo Mich, a quanto pare il ragazzo è un polistrumentista che se la cava più che degnamente e ha da poco rilasciato l'album "Dark Trench I Tread", le tracce confermano che ci troviamo dinanzi a qualcosa di buono.
Partiamo dal genere, è un buon esempio di come si possano combinare le correnti che particolareggiano il sound doom, all'interno infatti potremo riscontrare riffing di matrice classica di derivazione Black Sabbath e Saint Vitus, una chiave di lettura southern/sludge, sfiancanti serrate brevi ma puntuali nel prendere largo di matrice tendente al filone death e per non farsi mancare proprio nulla percepirete anche una discreta qualità degli arrangiamenti e nelle infinitesimali frazioni che fanno comparire ombre di progressione sonora.
Le chitarre innalzano dei veri e propri muri spessi, rocciosi in cui le tonalità rimangono quasi esclusivamente incastrate nell'area più nera nella scelta delle note, è un album dove la luce trova poca spazio, viene praticamente annientata quando le ritmiche divengono sin troppo grevi e claustrofobiche dilatandosi o in altro caso inaspettatamente, seppur per ciò che è paragonabile a un istante, si serrano per affogarla.
Ogni singola canzone è il tassello di un percorso che va verso il basso, come in un giro a tappe ogni fermata ha una sua valenza così l'opener "Waking Your Demons" noterete che non avrà lo stesso carico di pesantezza di una titletrack e "The Long Road Down" che si pongono come i passaggi cruciali del disco, l'essenza più maligna e cinerea vien fuori ammorbando e di una "Endless Space" estremamente intrigante nella sua parte centrale che sembra stranamente vivacizzare una strada che di svoltare definitivamente non ha idea.
Il drumming lievemente in secondo piano acuisce quel senso di ampio e pachidermico nei tratti in cui c'è la volontà d'ingabbiare l'ascoltatore, libero di muoversi all'interno di un labirinto da cui non avrà uscita se non dopo la fine del platter.
C'è passione nella mentalità compositiva di Mich, si nota come il songwriting sia stato studiato tenendo cura dei vari aspetti, inserendo i riff più groovosi per aumentare il carico quando serve e accennando solo le aperture progressive per sviare la mente prima dell'ennesima ricaduta, la voce stessa si pone sia growlando in stile death ma aprendosi a venature e inclinazioni core facendo in modo di adattarsi allo scorrere delle canzoni, mettendo in conto che la propria presenza non è mai ostentata.
"Dark Trench I Tread" per essere una creatura autoprodotta vanta anche una produzione di tutto rispetto, non è laccata, il che ridurrebbe notevolmente la sua acidità, non è neanche troppo sporca facendo sì che i suoni siano alquanto intellegibili, anche il basso dice tranquillamente la sua.
Se apprezzate le sonorità fangose in genere, il debutto dei King Of Nothing è un disco che vi piacerà, non inventano nulla (ma chi lo fa al giorno d'oggi?) in compenso vi donano un bel tre quarti d'ora di musica fatta con tutti i crismi dovuti, come primo colpo non è poco.

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