Informazioni
Gruppo: Teeth And Thorns / Iconic Destruction
Anno: 2010
Etichetta: October's Mist Records / Malignant Manifestation Productions
Contatti: www.myspace.com/teethandthorns - www.myspace.com/iconicdestruction
Autore: M1
Tracklist
Teeth And Thorns
1. Wrecked
2. Demonic Spores
3. Beastcraft 97
4. Saturnine Curse
Iconic Destruction
5. A Moment Of Revelation
6. Disgorge Upon Existence
7. Resigned To In-Existence
8. Embrace Extinction?
DURATA: 45:00

La prima metà del lavoro riguarda la formazione italica la cui line-up è composta da Non (voce), Trismegisto (chitarra e compositore), Teloch (basso) e Atum (batteria), con questi ultimi due che hanno prestato la propria opera in band del calibro di 1349, Gorgoroth, Malfeitor e Setherial; tutti e quattro comunque forniscono una prova di spessore. Una voce campionata dal tono apocalittico, che potrebbe appartenere a Charles Manson, si trova in apertura di "Wrecked", fiore all'occhiello dei Teeth And Thorns. Su di una base martellante partorita da Atum e Teloch si innesta un riffing circolare e melodico di grande presa, non mancano poi rallentamenti e ripartenze al fulmicotone. I bombardamenti posti in capo a "Demonic Spores" (sulla scia di quelli celeberrimi di "Panzer Division Marduk") sembrano presagire ad un massacro indiscriminato e invece ciò che esce dalla chitarra è un riff sinistro che però ben presto si placa in favore di un'atmosfera noise/ambient. La sola acustica sorregge inizialmente "Beastcraft 97", l'idea complessiva del brano sembra rifarsi a "I Reject" degli Aborym (da "Generator") ma poi si ravviva trasformandosi in un pezzo cadenzato e acido. "Saturnine Curse" infine parte in versione minimale con un basso pulsante (e presente in tutti i pezzi) e un clima reso malsano dallo scream che vagamente ricorda Attila, poi la tensione cresce grazie alla chitarra serrata e si sviluppa fra uno stacco in acustico e un'accelerazione.
Le ultime quattro tracce sono tutte appannaggio di Iconic Destruction, con la numero quattro in scaletta, "A Moment Of Revelation", che funge da lunga introduzione. Da "Disgorge Upon Existence" in poi si esprime la vera essenza del progetto anglosassone, fatto di suoni disturbati (e a un volume molto più alto rispetto alla prima parte), di un clima caotico e di una prova vocale sguaiata e portata all'estremo. Un paio di inserzioni e variazioni sul tema come ad esempio l'innesto melodico/malinconico proprio di "Disgorge Upon Existence" o l'assolo delirante in "Embrace Extinction?" (opera dell'ospite Geoff Bradley) non sono sufficienti a risollevare una proposta sì sofferta ma anche canonica e abbastanza scontata.
Questo split si rivela dunque ambivalente. Da un lato Trismegisto dimostra per la seconda volta la propria abilità compositiva e i quattro brani dei Teeth And Thorns invogliano ad attendere altra musica da parte di questa formazione e magari nella forma estesa di un album, con la consapevolezza che prima o poi il ragazzo farà il botto. Dall'altro Iconic Destruction ha ancora molta strada davanti a sè prima di poter offrire al pubblico un'opera realmente competitiva e non unicamente rispettosa dei canoni più tradizionali.