mercoledì 19 gennaio 2011

ANANKE - Diary Of An Illusion


Informazioni
Gruppo: Ananke
Anno: 2009
Etichetta: Underground Symphony
Contatti: www.myspace.com/anankeit
Autore: Mourning

Tracklist
1. Trick Of The Eye
2. Rebel Runner
3. Exile
4. Black Courtains
5. On Nothingness
6. The Game
7. Labyrinth
8. Red Eyes
9. Anathema
10. Return To Life
11. Forever (bonus track)
12. Excalibur (ghost track)

DURATA: 01:02:06

Ci si lamenta spesso che nei generi esistono milioni di dischi fotocopia, il power è quello che in alcuni casi ti fa pensare davvero: ascoltato un disco per variante stilistica posso dire d'averli ascoltati tutti.
E' esagerato il modo in cui le band calchino sui clichè ed è per questo che parlare di album "freschi" o "innovativi" è come andare a caccia di lucciole a mezzodì.
I nostrani Ananke, arrivati al debutto nel 2009 con "Diary Of An Illusion", possiedono in toto le qualità per farsi apprezzare dagli appassionati e le altrettante pecche che colpiscono le band dell'ultima decade.
L'approccio melodico/sinfonico che vede le tastiere onnipresenti collaboratrici del guitarworking è infatti ormai rodato e strabusato, la derivazione da gente come i Power Quest, Secret Sphere e Skylark è sin troppo palese in molti frangenti, il gruppo meneghino prova a svoltare fornendo personalità ai brani puntando sulla ricercatezza delle composizioni e una discreta cura dell'arrangiamento ma il troppo stroppia penalizzandoli.
C'è tanta, forse troppa carne al fuoco, chiariamoci, le canzoni sono belle, hanno il giusto tiro e risultano intriganti sia nelle fasi più speed vedasi l'accelerazione finale di "Exile", sia quando fanno fuoriuscire la parte più intima e di compagnia nelle ballad e semi-ballad "Rebel Runner", "Anathema" (hit del disco) e "Return To Life", la pecca sta nel fatto che le lunghe code strumentali a chiusura tendono ad appesantirlo e accompagnate da quel senso di deja vù costante che è l'arma a doppio taglio di questo tipo di release la situazione non volge a loro favore.
I fratelli Riccardo e Alessandro Minicucci unici membri fondatori in line-up svolgono i propri compiti senza sbavature, il tastierista è figura di riferimento per la strada progressiva che la band sembra percorre a più riprese, il cantante si trova a proprio agio nell'alzare di nota mostrando d'aver un più che discreto controllo della voce.
Il resto del combo non ha nulla da farsi perdonare, la prova è genuina, ben eseguita, le chitarre di Claudio Fiumicelli e Daniele Tornaghi infilano una bella serie di melodie e aperture solistiche e il comparto ritmico formato da Matteo Poinelli e Stefano Testa offre le dovute dosi di dinamicità e prestanza.
L'ascolto e l'acquisto di "Diary Of An Illusion" sono consigliati pertanto solo agli ossessionati da tale sound, purtroppo seppur superiore alla media ciò non basta per rendere gli Ananke una realtà di spicco, è un primo passo che piazza delle solide basi, se si vuole prendere il volo però l'uscire dagli schemi ormai sin troppo noti è l'unica via da provare.
Il materiale umano su cui lavorare c'è, a loro adesso dimostrare come e dove vogliono arrivare.

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