lunedì 10 gennaio 2011

EMPATIC - Gods Of Thousand Souls


Informazioni
Gruppo: Empatic
Anno: 2010
Etichetta: Wydawnictwo Muzyczne Psycho
Contatti: www.myspace.com/empatic
Autore: Mourning

Tracklist
1. Green Mile
2. G.O.T.S.
3. False Friend
4. The Game
5. Tomorrowland
6. VS
7. So What?
8. Dreamer
9. Fulfilled Dreams
10. Empatic
11. Enola Gay (OMD cover)

DURATA: 47:06

La Polonia è una di quelle nazioni che possiede un marchio di fabbrica riconoscibile e quindi trovandomi fra le mani il disco di una death metal band proveniente da lì il pensiero mi ha ingannato, credevo d'ascoltare qualcosa che ricalcasse per l'ennesima volta lo stile della terra natia e invece gli Empatic hanno tutto fuorchè un polish sound.
La formazione ha appena un lustro di vita, un "Promo" nel 2007 e quest'anno debutta con "Gods Of Thousand Souls" un album che miscela death brutale, groove e melodie in una fusione immaginaria di act quali Hypocrisy, Cannibal Corpse, Pantera e la scena swedish di Gothenburg.
La proposta che potrebbe sembrare detta così un calderone impastato in maniera poco accurata è invece ben miscelata offrendo dieci tracce robuste, grevi quel tanto che basta e che negli attimi in cui meno uno se l'aspetta trovano lo spunto melodico che non dispiace all'orecchio.
Non è un platter costante, ci sono alti e bassi ma si mantiene comunque al di sopra di una più che larga sufficienza, vi sono tre o quattro episodi che per la qualità del riffing, i ganci offerti dai refrain e le prestazioni dei singoli maggiormente ispirate fanno la differenza e posso citare come appartenenti a tale fascia quella che è in pratica la seconda parte del disco che va da "VS" alla titletrack strumentale con l'esclusione di "Dreamer" che con "G.O.T.S." e "The Game" forma quella che è la seconda linea di pezzi da tenere in considerazione, da rivedere almeno in parte i restanti che pur mantenendosi sulla discreta forma compositiva non presentano lo stesso piglio né dal punto di vista dell'impatto, nè da quello riguardante le incursioni in territori melodici ma che comunque non mi sento neanche di catalogare come reali e inutili filler.
La canzone conclusiva è una cover degli indimenticabili OMD gruppo british synth-pop che proprio con questo pezzo, il cui nome è tratto dal bombardiere B-29 che sganciò la bomba su Hiroshima "Enola Gay", scalò le classifiche ed è tuttora un brano conosciutissimo, suppongo che chiunque anche per sbaglio una volta nella vita l'abbia ascoltata, certo la versione degli Empatic è molto più massiccia e metallizzata, sono riusciti a farla propria evitando che venisse fuori la solita boiata che rimane in bilico fra gli stili perdendo autenticità.
Singolarmente è da rilevare una gran prova del singer Rochaczewski Maciej che va giù di growl cavernoso, nessun scream isterico o aperture clean, il ragazzo macina e nei frangenti in cui la situazione ha bisogno di "more power" scende e bastona come si dovrebbe.
Valido l'operato dietro il mixer, gli Empatic possono vantare una produzione di livello degna di act maggiori, pulita, energica ed equilibrata da una marcia in più ai pezzi il che aiuta molto a scatenare l'headbanging.
Sono una sorpresa gradita, c'è da lavorare e da migliorare ma come apertura dei giochi "Gods Of Thousand Souls" è di buon auspicio, le sue caratteristiche potranno fargli avere riscontri sia dalla fascia ancorata alle sonorità classiche quanto da quelle che seguono con più attenzione la scena odierna e più catchy come attitudine.
Album da condividere durante una serata in cui si ha voglia di sbatacchiare la testa in compagnia o soli in casa per scaternarsi dopo una giornata che ha fatto accumulare nervosismo, in entrambi i casi la carica al suo interno sarà per voi fonte di sfogo, ascoltatelo.

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