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lunedì 31 gennaio 2011ANNULOND - Divine ValeInformazioni Gruppo: Annùlond Anno: 2010 Etichetta: AHQ Productions Contatti: www.myspace.com/annulond Autore: Dope Fiend Tracklist 1. They Rode To A Whispering Ocean 2. The Prevalence Of Fall 3. Winter's Chill 4. Horns Up To The Stars! 5. Frostbitten No More 6. End Of An Ancestral Line 7. Fiddle In The Fog 8. Infinite Energy 9. Sunset Haven DURATA: 58:00 Annúlond è una one-man band australiana, precisamente di Melbourne, che ha pubblicato il secondo full a metà dell'anno appena trascorso. Non conoscevo questa realtà, quindi "Divine Vale" è stato per il sottoscritto il primo contatto con la proposta musicale partorita dal mastermind e polistrumentista del progetto, Paulo Parreira. La scena presente in Australia ci ha abituato a band maligne e tritasassi (c'è forse bisogno che faccia dei nomi?), ma quello che ci viene proposto questa volta viaggia in tutt'altra direzione. Ciò che Annúlond vuole comunicare con la sua musica può trovare termini di paragone con ben più conosciuti gruppi scandinavi. "Divine Vale" infatti amalgama in maniera interessante l'epicità sprigionata da dischi come "Hammerheart" e "Twilight Of The Gods", con le sognanti atmosfere di Falkenbach il tutto condito con la festosa sfrontatezza tipica di gruppi come Svartsot e Kromlek. Il valore aggiunto viene dato dal fatto che tutti questi elementi non sono semplicemente riprodotti pedestremente, ma elaborati e mischiati tra loro con personalità in modo da ottenere risultati decisamente gradevoli. Uno dei punti di forza del disco sono gli stop e le ripartenze piazzate nei brani dai quali fuoriescono anche sentori rock-oriented soprattutto nei fraseggi chitarristici, ben evidenti in pezzi come "The Prevalence Of Fall", "Horns Up To The Stars!" e "End Of An Ancestral Line". Il mood generale naturalistico e avvolgente è impreziosito inoltre da intermezzi folkeggianti come nell'inizio di "Frostbitten No More" (qui è davvero tangibile la sensazione di trovarsi a contemplare l'alba nel bel mezzo di una foresta), l'epicità di "Infinite Energy" e la trionfale e maestosa chiusura affidata a "Sunset Haven". Ciò che può purtroppo far calare leggermente la qualità del prodotto è la produzione, decisamente lo-fi che scorpora un po' l'armonia tra gli strumenti. Nonostante questo comunque, "Divine Vale" è davvero un bel prodotto che ha buone credenziali per essere apprezzato parecchio da chi è amante di questo tipo di sonorità. Faccio notare inoltre che il disco è limitato a cento copie numerate a mano (più dieci box in legno per un totale di centodieci stampe); dunque se dovessero piacervi i pezzi presenti sullo space non esitate a richiederne una, se non lo faceste potreste pentirvene più avanti. Perchè correre il rischio di avere un rimpianto? |
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