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lunedì 10 gennaio 2011MORIOR AXIS - Arsenik GiftInformazioni Gruppo: Morior Axis Anno: 2010 Etichetta: Autoprodotto Contatti: www.myspace.com/morioraxis Autore: Mourning Tracklist 1. Goldstadt 2. Arsenik Gift 3. Heindenricus 4. Jar 5. Under The Dungeon 6. Szklany Dukt DURATA: 36:00 La Polonia toglie e la Polonia dà, quest'anno è stato particolarmente prolifico per la nazione che spopola nel settore black/death, probabilmente più che per tutte le altre nel panorama europeo, c'è da dire però che formazioni rinate e più propriamente black come i Moon non hanno impressionato mentre chi ha deciso di virare addentrandosi nei territori moderni e deatheggianti, vedasi Non Opus Dei, si è fatto decisamente del male producendo un bel sottobicchiere da collezione ma che con la musica di qualità ha poco a che vedere. Per fortuna capita sempre quel disco fra le mani che ti fa rivedere un po' di lustro, è il turno di una band non proprio nuova (sono attivi dal 2004) ma probabilmente sconosciuta a molti di farmi avere delle buone sensazioni, parlo dei Morior Axis. Suonano un black/death nero, cattivo, pesante ma che non disdegna di possedere un'anima che si bagna nel mare del melodico riuscendo ad abbellirsi anche con lo sfruttare di un vocalizzo femminile senza sputtanarsi come frequentemente avviene. Il 2010 ci consegna il secondo album "Arsenik Gift" che succede al debutto "Sedutian Winter" e in entrambi i casi è l'autoproduzione la via intrapresa per dar vita alla musica. Sei tracce, tutte e sei della durata di sei minuti: sarà un caso? Chissà... Il sound è pulito, discretamente definito ma lungi dall'essere plastificato e impacchettato in stile Behemoth, mantiene vivido quel sentore di violenza pura non potenziata sterilmente da varie sovrastrutture, l'approccio vocale di Dario è arcigno e alquanto intellegibile, la prestazione del cantante fortifica l'operato delle basi battagliere ma che non hanno forzatamente bisogno di sfogarsi in velocità per farsi rispettare, preferiscono sfruttare una sequenza di soluzioni melodiche piacevoli ma ben incastrate che le rendono intriganti vedasi "Heindenricus". Il compito svolto dal chitarrista Dawid "Nasir" nell'assemblare il riffing è svolto con notevole perizia nel curare l'aspetto evolutivo delle tracce, è vigoroso il modo d'imporsi che le canzoni possiedono, lo noterete sin dall'opener "Goldstadt" e ancor meglio nella doppietta che mette in sequenza "Jar" e "Under The Dungeon" supportate da un lavoro di base compatto, ordinato e discretamente diversificato fornito dall'asse ritmico comparto in cui agiscono Pavlah al basso e Speed alla batteria. E' una band che sta maturando, ha in sè le doti e un sound che si sta col tempo rifinendo, lavorando su un proprio marchio di fabbrica potrebbe saltar fuori e al giorno d'oggi sarebbe una grande conquista. Chi segue la scena dell'Europa dell'est e in generale chi ha voglia d'ascoltare black/death che per descrivere il nero non deve per forza ricalcare i soliti clichè triti e ritriti una possibilità ai Morior Axis e di conseguenza ad "Arsenik Gift" dovrebbe concederla, notevole. |
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