venerdì 27 aprile 2012

INFERNAL DEATH - Gniew


Informazioni
Gruppo: Infernal Death
Titolo: Gniew
Anno: 2011
Provenienza: Polonia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/infernaldeathpl
Autore: Mourning

Tracklist
1. Piekielna Smierc
2. Paragraf 148
3. Gdy Przyjdzie Smierc
4. Ponura Przyszlosc
5. Nowy Lad
6. Robactwo Allacha
7. Gniew
8. Czlowiek Maszyna
9. Twarz We Mgle
10. Dosc

DURATA: 37:08

Sarà il revival, sarà che il death è più vivo che mai, sarà quel che sarà, fatto sta che rientrano tutti, ma proprio tutti!
Gli Infernal Death erano una di quelle formazioni che, dopo esser nata nel 1991 e aver prodotto i demo "Twilight Tales" e quello in versione live "Live 13.XI.92 R. W Piatek!" nello stesso anno, il 1992, aveva cambiato nome nel 1993 in Miscarriage, rilasciato altrettanti demo ("Mad Crusade" del 1993 e "Lost In Depth Of Time" nel 1994) per poi splittare nel successivo 1995.
Cosa porta a ridar vita a una band dopo così tanto silenzio? I motivi saranno molteplici: la voglia? La passione per il death? Il voler cavalcare l'onda lunga "dell'old school è sempre il più bello" attirando a sé i patiti più della data di nascita di una realtà che della musica in sé? Tutto è possibile.
Capitolo "Gniew", il termine polacco che in inglese diventa "wrath" e in italiano "collera" dovrebbe servire a identificare il sound di questi musicisti, beh, diciamo che il grezzume e i primordiali attacchi in puro stile early nineties vengono serviti su di un piatto d'argento, ricordano in più occasioni i loro connazionali Armagedon di "Invisible Circle" con uno spirito statunitense più accentuato, purtroppo però in comune a livello di qualità hanno ben poco.
Il platter è ripetitivo negli schemi compositivi, vocalmente sarebbe pure accattivante, l'uso della propria lingua nazionale al posto del più "commerciale" inglese apporta una discreta carica di cattiveria, il problema è insito nelle canzoni che si rivelano sì piacevoli all'ascolto istantaneo, ma non si confermano in quello ripetuto. Si ha la sensazione che tendano ad appiattirsi di "on air" in "on air" pur restando di fatto una compagnia tutt'altro che sgradevole, sembra proprio uno di quei casi che ti fanno pensare al periodo scolastico e alle fatidiche giornate no nelle quali speravi nel gettonatissimo e misericordioso "sei politico" per salvarti le chiappe. Era un voto confortante ma totalmente inefficace come difesa quando poi si arrivava allo scontro finale della riunione con i genitori e i nodi venivano al pettine.
Cosa rimane quindi di "Gniew" dalla prima traccia "Piekielna Smierc" all'ultima "Dosc"? Poco, veramente poco, sicuramente gli sfegatati riusciranno a farlo girare nello stereo più volte, trovando ovviamente materiale affine al loro palato ma obiettivamente, dopo una resurrezione avvenuta a oltre tre lustri di distanza dalla dipartita del monicker, ci si poteva attendere di più? Probabilmente sì, è anche vero che grossi nomi, non c'è bisogno che vi dica quali, hanno tirato fuori dei sottobicchieri notevoli facendoci bestemmiare pure in aramaico, mentre per nostra e loro fortuna non è il caso degli Infernal Death, quindi in tranquillità vi consiglio di provare a dare una chance al disco, però non attendetevi miracoli.

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