venerdì 27 aprile 2012

MASSIVE ASSAULT - Death Strike


Informazioni
Gruppo: Massive Assault
Titolo: Death Strike
Anno: 2012
Provenienza: Olanda
Etichetta: F.D.A. Rekotz
Contatti: myspace.com/massiveassault
Autore: Mourning

Tracklist
1. Driven Towards Death
2. Cycle Of Violence
3. Operation Anthropoid
4. Finished Sympathy
5. Turning Tides
6. Pride
7. Dismal Life
8. Aggressive Depression
9. Chained
10. Plead Not Guilty

DURATA: 37:00

Il marchio europeo nel death è da sempre una garanzia, negli ultimi anni è diventata forse anche troppo una moda, c'è un continuo venir fuori di band che suonano come il "clone di...", sono poche invece quelle che riescono a permettersi il lusso di mettere personalità o avere una release talmente valida da poterci passar sopra a occhi chiusi.
I Massive Assault non sono gli ultimi arrivati nel grande carrozzone, hanno già all'attivo un paio di demo ("Demo 2003" rilasciato però nel 2004, "Demo II" nel 2005), gli ep "Conflict" del 2009 e "Slayer" del 2011 e il debutto "Dystopian Prophecies" sempre del 2011 a testimonianza di un'attività continua che giunge ora al traguardo del secondo full "Death Strike".
Inutile dire che il disco in questione suoni piacevole, sia death metal sino all'osso con tanto di devozione per gli anni Ottanta e Novanta, elemento imprescindibile data la visione con la quale mettono sul piatto influenze che vanno dai Dismember ai Pestilence, dai Bolt Thrower sino ad arrivare ad alcuni accenni similar Hail Of Bullets.
Si rimane dunque all'interno di un circolo di nomi le cui qualità sono difficili da mettere in dubbio, ok, gli ultimi Pestilence sono una bufala colossale ma non sono i PESTILENCE, sono solo un dannato incubo.
Chitarre compresse alla svedese, ritmiche battagliere, qualche fraseggio attinente alle dovute esaltazioni punk/d-beat e il gioco è fatto, un bel nulla di nuovo che in più di una circostanza svolge il proprio mestiere promettendo e mantenendo il suo compito di farci scapocciare con pezzi come "Driven Towards To Death", "Cycle Of Violence", "Turning Tides", "Pride" e "Chained".
In sé un album della tipologia di "Death Strike" è ciò che ci si aspetta da un'uscita death metal, d'altro canto non si può evitare di renderci conto che fra "già sentito" e qualche brano un po' meno brillante, ciò che tiene a galla la prestazione dei Massive Assault è in primis la grinta riversata nella musica.
C'è poi sicuramente un più che discreto apporto fornito dalla produzione che come sempre più spesso avviene garantisce il supporto adeguato alla strumentazione e per il resto? Lì, sarete voi a giudicare se nel complesso il lavoro sia degno o meno di rimanere per un lungo tempo nel vostro stereo, di sicuro non è fra quelli da scartare a priori, per i masterpiece del momento lo sguardo può però rivolgersi altrove.

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