lunedì 16 aprile 2012

DR. JEKYLL AND MR. HYDE - Dr. Jekyll And Mr. Hyde

Informazioni
Gruppo: Dr. Jekyll And Mr. Hyde
Titolo: Dr. Jekyll And Mr. Hyde
Anno: 2011
Provenienza: Bergamo, Lombardia, Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: jekyllandhyde.it
Autore: Bosj

Tracklist
1. Rain Song
2. Da Monkey Is In Da Haus
3. La Ballata Dell'Illuso Sognatore Ragionevolmente Egoista
4. Leaves In The Wind
5. Ridesta
6. Man In The Moon
7. La Fiaba Di Isabelle
8. Sangue
9. Freak Show
10. Billy The Kid
11. Juda's Trip

DURATA: 41:45

Deviamo temporaneamente dai binari dell'underground estremo, come già altre volte, per parlare di un debutto nostrano, stavolta instradato su binari principalmente folk-rock, sebbene altresì ricco di anse e deviazioni ora cantautorali ora "indie". Four-piece del bergamasco, il gruppo si pone da subito con personalità, ma anche eccessiva pretenziosità. "L'espressione scaturita è pura manifestazione del paradossale dell'animo umano, il malizioso abbraccio tra gli opposti, la loro incomprensibile reciproca fascinazione. Dr. Jekyll And Mr. Hyde è un seme energico, a volte nostalgico ed evocativo, a volte delicato, a volte stronzo e divertito. Questo è Dr. Jekyll And Mr. Hyde un ibrido di differenti immagini, per condurre lo spettatore dall'altro lato e renderlo parte del paesaggio." è la biografia del gruppo: biografia che, del gruppo, in realtà non dice un cazzo. Dichiarazione d'intenti, per carità, ma anche legenda di una simbologia che, a partire dal nome, in realtà si spiega da sola e non necessita di divagazioni in prosa ricercata.
Passando dalla forma al contenuto, il disco si presenta articolato dal punto di vista strumentale, ma estremamente acerbo sotto più aspetti: volendo puntare sull'intimismo dei testi e sulla ricercatezza dei termini, sarebbe bene garantire una produzione che permetta di distinguere chiaramente i versi dalla strumentazione che li accompagna, così come sarebbe apprezzata una maggior capacità interpretativa dietro al microfono (non ultima la padronanza della lingua inglese, qui costretta in una pronuncia quantomeno rivedibile, se proprio non si vuole cantare tutto il platter nella lingua di Dante).
In ultimo, tentare la via cantautorale con una pesante influenza "faber-esca" porta inevitabilmente a scomodi paragoni: "La Ballata..." è il pezzo che rimane in mente con più piacere, tuttavia è anche il brano più palesemente derivativo (vi ritroverete a metà canzone a canticchiare "Bocca Di Rosa") e allusivo a certa scuola facente capo al cantautore genovese.
Insomma, non bastano una chitarra acustica e una manciata di titoli malinconici per trasmettere davvero le sensazioni contraddittorie del sentimento umano, così come le fiabe bisogna saperle raccontare, anche se non in rima baciata: "il tuo sangue ormai è un diserbante per i fiori della mia anima" ("Sangue") è un'immagine quantomeno interlocutoria.
Le basi strumentali, la capacità di variare e la voglia di fare ci sono tutte, bisogna lavorare sul songwriting, donare linfa e far sbocciare questo "seme energico".

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