lunedì 23 aprile 2012

MALASANGRE - Lux Deerit Soli


Informazioni
Gruppo: Malasangre
Titolo: Lux Deerit Soli
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: I, Voidhanger Records
Contatti: myspace.com/malasangredoom
Autore: Mourning

Tracklist
1. Sa Ta
2. Na Ma

DURATA: 1:12:09

Si rifanno vivi i Malasangre, il quintetto è giunto alla terza release "Lux Deerit Soli" a distanza di ben sette anni dal secondo capitolo "Inversus" ed è evidente che pur proseguendo nel percorso di maturazione di un sound a cavallo fra il funeral doom, il drone e la matrice black, riscontrabile quasi esclusivamente nella componente vocale, si abbia a che fare con il parto di una formazione ormai conscia di quali siano i punti di riferimento su cui ruotare il proprio asse compositivo.
Brani impermeati di un'oscurità profonda ricollegabile all'immensità della volta celeste o alle profondità degli abissi inesplorati, poco cambia, è un buio che non possiede frammentazione, una cappa che ricopre e ammanta con una ferrea chiusura l'ascoltatore quella presente nelle due abnormi tracce "Sa Ta" e "Na Ma".
Per chi non ne fosse a conoscenza sono mantra usati nella meditazione del serpente (Kundalini) nonché fra i primo fonemi del sanscrito ognuno con un significato ben preciso: "Sa" uguale "infinito", "Ta" uguale "vita", "Na" uguale "morte" e "Ma" uguale rinascita. Tenete conto che qualcuno (gli ebrei, grandi risparmiatori) ha deciso di abbreviare un po' la situazione e ne è derivata una delle parole più controverse della storia: Satana, quale miglior via se non partire dallo Yoga per finire al cattivo più noto della millenaria esistenza umana?
Settanta minuti di dispersione, di atmosfere che si dilatano avvolgendo, creando degli anelli di malevola esternazione supportati da una base ritmica che mantenendosi in modo ferreo ai dettami del nero funereo con alterazioni al limite tendenti a una proposizione tribale non si concedono a variazioni frenetiche o inaspettate.
Il flusso delle due canzoni, similari per alcuni aspetti, è pari a quello di un fiume che nel suo quieto scorrere nasconde al di sotto del velo d'acqua superficiale una serie di gorghi pronti a tirarvi giù.
Siano poi le pulsioni di una natura più austera e concentrata nel mitizzare l'inquietudine dilagante attraverso una "monotonia" ossessiva e destabilizzante nell'iniziale "Sa Ta" o la formulazione egualmente stringente ma appagante grazie a una dimestichezza notevole nello sfruttare anche brevi partiture acustiche di "Na Ma" a pressare la vostra essenza nel tentativo di distruggerla per darle la possibilità di riforgiarsi attraverso "Lux Deerit Soli", quello che conta è arrivare in fondo a un disco che nella sua apparente concezione statica offre più di ciò che da a vedere.
Come sovente accade quando ci si avventura in territori solcati da gente come Skepticism, Khanate, Thergoton nei quali si offre la possibilità ad agenti dronici e a una parte black di confluire, il risultato sarà sempre e comunque difficile da assimilare soprattutto se non si è avvezzi a tali "on air".
È quindi ovvio che affrontare una botta considerevole qual è peraltro questo nuovo Malasangre, richiederà da parte di chi si cimenta una dedizione e devozione all'ascolto incondizionate, magari un pieno isolamento tramite cuffie e stanza oscurata calandosi ancor più nella realtà di "Lux Deerit Soli".
Il viaggio è a portata d'orecchio, la destinazione da decidersi in corsa, siete pronti? Non vi resta che aprire il lettore, inserire i Malasangre e per il resto a voi viverlo.

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